Nell’ambito del programma inerente “La settimana della Cultura 2022”, terza edizione dell’iniziativa organizzata dall’istituto Oriani-Tandoi, si è svolto ieri mattina presso l’agorà Tarantini dello stesso liceo l’incontro: “Stampa e Politica”. Relatori della conferenza, moderata dalle professoresse Di Canio e Bellucci, sono stati il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia, Dott. Piero Ricci, il direttore editoriale della testata Il Quarto Potere, Michele Varesano e il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Gianpaolo Balsamo. Non è mancato il saluto a distanza del direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Oscar Iarrussi, che ha celebrato il ritorno nelle edicole dello storico quotidiano di Puglia e Basilicata e ha posto l’accento sulla collaborazione tra il giornale e le scuole, affinchè non si perda il contatto tra la stampa e le nuove generazioni.
Partendo dall’ immediata attualità della guerra ucraina, il presidente Ricci ha sottolineato la complessità del fare informazione, poiché le nemiche principali della trasparenza delle notizie sono la propaganda e la disinformazione e la necessità di avere più fonti e più giornalisti sul campo. Secondo Ricci, il problema più grosso che affligge la stampa odierna è avere un quadro corretto di ciò che accade. A tal proposito, l’intervento di Balsamo ha evidenziato quelli che sono i due pilastri della professione giornalistica: la ricerca della verità e la salvaguardia della libertà, volti ad orientare una ricerca che si basi sulla chiarezza espositiva e completa dei fatti raccontati. Il direttore Varesano, si è focalizzato sull’esposizione del significato del “fare giornalismo” a livello locale, sulla qualità delle notizie offerte al territorio, sul trasferimento delle esperienze di vita raccolte dai cittadini e sul compito che la stampa territoriale svolge circa la sensibilizzazione di problematiche sociali. Anche il controverso rapporto tra politica e giornalismo è stato scandagliato. Ricci ha espresso le differenze sostanziali tra il modo di fare informazione in Italia, più legato al connubio col mondo politico rispetto all’indipendenza del mondo anglosassone/ statunitense e Balsamo e Varesano, in qualità di operatori di stampa ed editoria, riportando alcune esperienze professionali hanno ribadito il carattere contrastante della sinergia tra politica e giornalismo. L’incontro è stato animato anche dal collegamento con l’inviato di guerra del tg2, Leonardo Zellino, giornalista professionista, che ha testimoniato la dura e drammatica realtà bellica, narrando cosa significhi cercare di testimoniare la verità anche a costo della vita.