Home Eventi A Don Antonio Piano, povero tra i poveri: una piazza nel cuore...

A Don Antonio Piano, povero tra i poveri: una piazza nel cuore de’ “La Cerasella”

0

Il quartiere dedica uno spazio al suo storico parroco

Povero tra i poveri. Schivo, a volte burbero, ma profondamente umano.
Don Antonio Piano, storico parroco del Sacro Cuore di Gesù,  è stato molto più di un parroco per il quartiere “La Cerasella” a Corato.
È stato un punto fermo, una presenza discreta ma costante, un pastore che non ha mai lasciato indietro nessuno. La sua figura, ancora oggi, è viva nei ricordi della gente: chi lo ha incontrato anche una sola volta non ha potuto dimenticarlo.

Don Antonio non ha mai cercato applausi né onori. Ha vissuto con poco, mettendo tutto ciò che aveva – casa, auto, tempo e denaro – a disposizione degli altri. La sua storica Fiat 500 era un’icona del quartiere quanto lui. Il Vangelo era al centro della sua esistenza, come anche i suoi fedeli; la Messa, il cuore pulsante delle sue giornate.

Con il suo modo semplice e diretto, Don Antonio ha costruito relazioni autentiche. Conosceva i nomi, ascoltava le storie e portava sulle spalle i pesi delle famiglie in difficoltà del suo amato quartiere. Non faceva distinzioni: accoglieva chiunque, anche chi si era allontanato dalla Chiesa o non vi si era mai avvicinato. Non giudicava, per lui, ogni persona aveva un valore, un’anima e una dignità.

Il suo stile di vita era essenziale, radicale e profondo. Nulla di superfluo, tutto dedicato agli altri. Una fede che si faceva azione quotidiana, che camminava per le strade, che non si fermava davanti alla diffidenza o all’indifferenza. Anche quando non era capito, non ha mai smesso di esserci.

E allora, ieri – venerdì 27 giugno 2025 – il quartiere che tanto ha amato ha voluto restituirgli un po’ di quel bene.
In viale Po, angolo via Belvedere, è stata inaugurata la piazza dedicata a Don Antonio Piano, alla presenza del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale, del parroco Don Vito Martinelli, del Comitato Cittadino e dell’Arcivescovo Monsignor Leonardo D’Ascienzo.

Una cerimonia semplice, partecipata, sentita. Un momento di memoria collettiva, ma anche di speranza. Perché dedicare uno spazio pubblico a una figura come Don Antonio significa rendere visibile un’eredità spirituale che continua ad accompagnare il quartiere.

Quel nome inciso sulla targa non è solo un ricordo o un simbolo. Oggi, più che mai, deve essere un invito a vivere con più attenzione all’altro, a scegliere l’essenziale, a non dimenticare che il Vangelo cammina solo se ha piedi sporchi di polvere e mani tese verso chi soffre.