Il concorso di Miss Italia a Corato, per la prima volta non ha goduto del patrocinio morale del Comune.
La selezione provinciale di Miss Italia è tornata in grande stile presso piazza Cesare Battisti. Ad aggiudicarsi la fascia di miss Corato, è stata la 21enne Isabella Lapenna, studentessa universitaria di Lingue e Culture Internazionali.
Le concorrenti che in una calda serata di inizio estate, hanno calcato il palcoscenico dello storico e popolare concorso nazionale di Miss Italia, giunto alla sua 83esima edizione, con la loro bellezza hanno messo a dura prova il lavoro della giuria, a cui è toccata la difficile scelta di decretare una sola vincitrice,nonostante tutte le partecipanti non difettassero affatto né di estetica , né di competenze. Ma la meritocrazia ha fatto il suo corso, come è naturale che avvenga sempre.
L’evento, organizzato dalla esclusivista regionale Carmen Martorana Eventi in collaborazione con l’A.S.D. Wellness Garden Corato è stato animato da momenti di spettacolo e musica con l’energia dei balletti di Tiziana Loconsole, sosia della grande Raffaella Carrà, con le divertenti gag dell’attore comico di Mudù e con la straordinaria voce del tenore Luigi Cutrone. Ad allietare gli spettatori anche un momento di moda e romanticismo con la sfilata degli splendidi abiti da sposa dell’atelier Opere Sposi indossati dalle miss.
La madrina della serata è stata la pugliese Manila Nazzaro, eletta Miss Italia nel 1999, che ha accompagnato Christian Binetti, presentatore dell’evento , il quale durante lo spettacolo ha focalizzato l’attenzione sul delicato tema sociale della violenza sulle donne con un toccante monologo denunciando uno Stato ancora troppo assente e inadeguato di cui spesso le donne che subiscono violenza sono vittime per la seconda volta.
La selezione di Miss Italia a Corato, per la prima volta non ha goduto del patrocinio morale del Comune, forse un caso unico, anche tra i comuni del circondario, che come conseguenza ha registrato l’assenza dei rappresentanti dell’amministrazione, un episodio inedito, che senza processo alle intenzioni, sembra voltare le spalle ad una manifestazione di giovani protagoniste che sul palco oltre alla bellezza hanno portato sogni e storie che non fanno leva solo sulla fisicità ma nel contempo anche su percorsi di vita legati allo studio, allo sport, al lavoro e a testimonianze di impegno nella società, tra chi con ambizione insegue i sogni o chi li ha già consolidati senza precludere svaghi più frivoli come un concorso di bellezza che non è sinonimo di vacuità, come più di qualcuno può erroneamente pensare.