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L’Associazione Bersaglieri di Corato – Una risorsa per la nostra città – L’appello per una nuova sede

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È l’Anno Europeo della Cultura con Matera capitale e a maggio nel suggestivo scenario della città dei sassi si è tenuto il Raduno Nazionale dei Bersaglieri.

Migliaia di cappelli piumati accarezzati dal vento, in corsa, hanno calcato le tortuose stradine tra le rocce bianche che qui, come in nessun altro luogo, rappresentano monumenti dall’originale architettura, tanto da diventarne patrimonio dell’Unesco.

Al Raduno ha corso anche la sezione Bersaglieri di Corato accompagnata dal generale di corpo d’armata, il coratino Nicola Tota, che ha fortemente appoggiato, nella vita associativa, la sezione di Corato con i generali Vincenzo Lops e Domenico Zucaro.

Il corpo dei bersaglieri ha una valenza storica inestimabile, nasce il 18 giugno  1836 da un’idea del generale Alessandro Lamarmora con l’obbiettivo di creare un esercito veloce che potesse intervenire sui campi di guerra tempestivamente. La corsa dei bersaglieri infatti racchiude esattamente questo significato, loro devono tenere una velocità di almeno 180 passi al minuto.

La presenza sul territorio del corpo dei Bersaglieri è di fondamentale importanza ai fini militari, storici, sociali e civili, molti sono gli ex bersaglieri che si mettono a servizio della comunità attraverso le loro associazioni.

Ne parliamo con Peppino Diaferia, ex sergente dei bersaglieri.

 Quando nasce a Corato l’associazione dei bersaglieri?

Nasce cinque anni fa da un gruppo di 17 persone, il cui presidente è il bersagliere Antonio Varesano, in onore del Bersagliere Francesco Procacci insignito della medaglia di bronzo al valor militare durante la prima guerra mondiale

Dove si trova la vostra sede?

Purtroppo non abbiamo una nostra sede, quella che avevamo, al momento, è in condivisione con l’associazione dei carabinieri a seguito di  una decisione maturata dalla scorsa amministrazione, ovviamente per noi tale decisione è stato un danno rilevante.

 Perché?

Lo spazio è limitato, dovremmo alternarci con i carabinieri ma questo non sempre è possibile quindi viene meno la possibilità di incontrarci, di fare riunioni e soprattutto di avvicinare la cittadinanza a questa realtà.

 Qual è lo scopo della vostra associazione?

I bersaglieri si occupano di tutto ciò che riguarda il sociale, intervengono nelle attività di  volontariato e sono un valido supporto per  la protezione civile sia come volontari che come corpo, presenti in eventi di calamità naturali così come nei luoghi di guerra ( Afghanistan, Kosovo..).

 Nella nostra città avete promosso delle iniziative?

Certo. Circa tre anni fa abbiamo avviato una raccolta alimentare a favore della Caritas ottenendo un ottimo risultato, oltre alla manifestazione, cornice di questa iniziativa alla presenza delle autorità civili e militari con l’intervento del picchetto d’onore da Altamura, creando così un’interazione con le sezioni dei bersaglieri presenti sul tutto il territorio dando lustro alla nostra città.

Abbiamo coinvolto inoltre le scuole per sensibilizzare i ragazzi al valore sella Patria, infatti qualche tempo fa avevamo promosso l’alza bandiera a cura delle scuole, una volta al mese.

Avete dei progetti?

Progetti ne abbiamo tanti, ma come dicevo non avendo una sede e non potendoci incontrare, non abbiamo la possibilità di programmare. Questo è un rammarico per tutti noi considerando che i bersaglieri garantiscono sempre la loro presenza lì dove c’è da intervenire, oltre al fatto di non poter incrementare il nostro supporto alla protezione civile in quanto occorre preparare i ragazzi in tal senso.

 A proposito di giovani, ce ne sono nella vostra associazione?

Al momento non tantissimi, anche se a livello nazionale c’è un gruppo di runners, Fiamme Cremisi, rappresentato appunto dai più giovani, esistente anche a Corato a cui fa capo l’avvocato bersagliere Pasquale Zucaro.  È sicuramente nostra intenzione impegnarci in questa direzione, avvicinare i giovani è una delle nostre priorità proprio per inculcare in loro uno spirito di solidarietà, di servizio, di comunità e i valori sociali, l’amore per la Patria, e perché no! anche un approfondimento sulla storia. Importante per noi è accogliere anche le proposte da parte loro sempre fervidi di iniziative, purché siano consapevoli di attenersi alle regole contemplate nel decalogo dei bersaglieri.

 Per quanto riguarda la protezione civile come si preparano i vostri ragazzi?

Nel momento in cui danno la loro disponibilità possono frequentare i corsi di protezione civile che il comune stesso fa, come accade per chi fa parte di altre associazioni di volontariato, ed è noto quanto sia fondamentale avere uomini formati e preparati pronti a poter intervenire in caso di calamità naturali, per esempio. 

Importante è anche la preparazione per il servizio d’ordine molto richiesto durante le varie manifestazioni a supporto della polizia locale.

Appare chiaro quindi la necessità di una sede idonea, intanto per portare a conoscenza della cittadinanza la presenza dell’associazione dei bersaglieri, ex e non, a Corato poiché è importante per chi volesse iscriversi, e poi per poter operare e mettere a frutto le varie iniziative sociali, coinvolgere sempre più giovani e dato che l’associazione fa rete con tutte le associazioni dei bersaglieri presenti sul territorio nazionale diventerebbe un motivo di scambio culturale e sociale dando prestigio alla nostra città.

L’augurio è che l’amministrazione prenda in considerazione questa richiesta e rivaluti la possibilità di concedere in comodato d’uso uno spazio di proprietà del comune, come previsto, tra l’altro, per tutte le associazioni degli ex militari.

 

 

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