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La Vecchiaredd e U’ Panzone – Cosimo e Luigi raccontano: una tradizione tramandata da generazioni

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Si è da poco conclusa la 40^ edizione del Carnevale Coratino e per celebrare questa tappa importante, i mastrocartapestai Paolo Vallarelli e Pasquale Mazzilli, hanno realizzato uno splendido carro in cartapesta.

Il carro rappresentava una torta dalla quale fuoriuscivano la“Vecchierella” e il“Panzone”,  le due maschere storiche e tipiche del Carnevale di Corato.

Questo è stato possibile grazie al signor Cosimo Zitoli e al signor Luigi Olivieri, che hanno ottenuto la collaborazione di numerosi sponsor per finanziare la realizzazione del carro.

Cosimo e Luigi sono legati in modo particolare alle maschere delle “Vecchierelle e dei Panzoni” e già da diversi anni, portano avanti l’antica tradizione di famiglia.

Entrambi infatti sono stati invitati come ospiti d’onore al Carnevale di Soverato, in Calabria, insieme alle loro Vecchierelle e Panzoni, invito che hanno dovuto declinare perché, nello stesso giorno, si svolgeva anche il Carnevale Coratino.

Per quest’estate 2019, però, è prevista la loro partecipazione al “Summer Festival” nel mese di Luglio, appunto presso Soverato, mentre il prossimo anno le maschere tipiche del Carnevale dello stesso comune saranno ospiti durante la nostra kermesse.

Cosimo e Luigi vantano la partecipazione al Carnevale di Andria, Manfredonia e Putignano ma la loro priorità è sicuramente la città di Corato.  Per questo motivo, nel 2015 e nel 2016, hanno registrato il marchio e il disegno della Vecchierella e del Panzone presso la Camera di Commercio affinché queste maschere non venissero né copiate né imitate da altri gruppi ma, soprattutto, desideravano legarsi al Comune di Corato.

L’obiettivo principale di Cosimo e Luigi è quello di avvicinare un numero sempre più crescente di appassionati a queste maschere per mantenere viva questa tradizione fondando anche l’Associazione Turistico Culturale e Sociale “Le Vecchierelle”.

Ma chi sono queste due maschere e soprattutto cosa rappresentano?

La Vecchierella – spiega il signor Cosimo- rappresenta la vecchia generazione, che porta sulle spalle quella nuova (il fantoccio), debole e bisognosa del sostegno di un adulto.

È stata ideata, 74 anni fa, da mio nonno Felice, che amava esibirsi in casa per far divertire parenti ed amici.

Successivamente, con la nascita del Carnevale Coratino nel 1978, è diventata una delle maschere tipiche e da allora non ha mai smesso di partecipare al nostro Carnevale.

Originariamente era una maschera abbastanza povera, poi negli anni ci sono state delle modifiche e dei miglioramenti perché, essendo una maschera in paglia, era molto pesante e dolorosa da trasportare.

Nel corso degli anni il gruppo si è ristretto ma stiamo cercando di ritornare al numero di componenti degli anni passati unendoci, negli ultimi anni, al gruppo dei Panzoni.

Il Panzone, invece, – racconta Luigi – nasce nello stesso periodo della maschera della Vecchierella ed è il simbolo della borghesia agraria, del vecchio proprietario terriero che ostentava il proprio potere e la propria ricchezza.

È stato mio nonno Vito ad idearla e a realizzare la loro divisa utilizzando dei sacchi. Prima della sfilata, ogni Panzone ha bisogno di due sarte a testa, perché gli abiti vengono sistemati e cuciti al momento su ciascuno di noi.

La stessa cosa accade quando dobbiamo toglierci gli abiti, dopo la sfilata. Abbiamo bisogno sempre di due sarte a testa che ci aiutino a svestirci.

Sono fiero di portare avanti questa tradizione e questa mia passione, che ho trasmesso anche a mio figlio.

Vogliamo far conoscere e portare queste maschere in altri comuni vicini e lontani, perpetrando la tradizione delle nostre famiglie.

 Cosa sarebbe un paese senza tradizioni?

Domani 21 marzo, ore 20:00, presso la saletta del bar Appia Antica, ci sarà una conferenza stampa: le maschere tipiche saranno liete di ringraziare gli sponsor.

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