Sarà realizzata dall’azienda coratina Tangari Made in Italy la casula e la mitra papale che Papa Francesco e i vescovi indosseranno il 23 febbraio alla celebrazione in Corso Vittorio Emanuele, evento conclusivo dell’incontro “Mediterraneo Frontiera di Pace”. «Abbiamo ricercato un tessuto semplice in linea con lo stile essenziale del Pontefice» – spiegano dall’azienda.
Saranno realizzate da un’azienda di Corato (Ba), la Tangari Made in Italy, le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo indosseranno il prossimo 23 febbraio in occasione di “Mediterraneo Frontiera di Pace”, il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto (partirà il 19 febbraio) che vedrà la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternità fra i popoli in un’area segnata da guerre, persecuzioni, emigrazioni e discriminazioni.
L’azienda coratina, che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dell’Arte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand “Ecclesia” anche l’abbigliamento religioso e liturgico, ha ricevuto dalla Cei l’incarico di realizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio saranno impegnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco.
Per quest’ultimo la Tangari Made in Italy, su richiesta di S.E. Mons. Francesco Cacucci e dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, ha curato la progettazione e la realizzazione di una casula con mitra papale che indosserà durante l’Angelus.
«Il nostro ufficio stilistico ha dovuto ricercare un tessuto che fosse in linea con lo stile semplice ed elegante di Papa Francesco – spiega Paolo Tangari, amministratore della Tangari Made in Italy. «Una volta individuato un filato con queste caratteristiche (composto principalmente da lana e seta) è stato effettuato un bagno di colore per ottenere la stessa tonalità delle casule dei concelebranti. Il mix della tonalità dei colori tra la seta e la lana fa emergere il fascino dello stolone. La veste papale avrà uno stolone ricamato con la Croce simbolo dell’evento e tanti piccoli dettagli attorno al collo. In aggiunta alla Casula c’è anche la Mitra, che riprende lo stesso tema».
Per questo importante evento si è messa a lavoro anche la quarta generazione della famiglia Tangari: Francesco, figlio di Paolo, vent’anni, studente presso l’Accademia delle Belle Arti, ha ideato il ricamo principale che sarà cucito sulle casule del Papa e dei celebranti con una rinnovata interpretazione del tema dell’evento. «Disegnato in chiave moderna – dice Francesco Tangari – il pesce (Ichthys) richiama il suo habitat naturale, il mare, ed è il più antico simbolo di appartenenza a Cristo e alla Comunità cristiana. Il colore del ricamo, pertanto, ricorda le terre bagnate dal mare, simbolo di uguaglianza, ma anche la Terra di Bari, ricca di ulivi, consolidando il tema della riconciliazione e della Pace. L’occhio di colore azzurro rappresenta il Mediterraneo e il suo ecosistema».
E’ stato un lungo lavoro (partito dallo scorso mese di novembre) ricco di responsabilità per l’azienda di Corato, che non è alla sua prima esperienza nelle visite ufficiali di Papa Francesco in Puglia: nel 2018, infatti, in occasione della visita del Pontefice a Molfetta per commemorare il XXV Dies Natalis di Don Tonino Bello, la Tangari Made in Italy ha realizzato una speciale casula con il ricamo che richiama la croce, simbolo che ha sempre distinto e accompagnato la storia e l’immagine di Don Tonino Bello durante il suo percorso terreno.
«La veste che indosserà il Pontefice a Bari – fanno sapere dalla Tangari Made in Italy – resterà a Bari in ricordo dell’evento, mentre la seconda sarà conservata nella Sagrestia Pontificia».