Il lusinghiero motteggio di cui sopra, ci fu appioppato niente popo’ di meno che dal geniale Puer Apuliae, l‘imperatore Federico II di Svevia .
È evidente che il fenomenale imperatore, iperdotato a livello intellettivo di una galassia di neuroni in più rispetto alla locale plebaglia di derelitti che componeva la folta schiera degli autoctoni, aveva già subodorato la natura infida, perfida, parassitaria e negativa del coratino, campione d’ eccellenza in uno sport d’ élite:
La diffamazione. Pare che secoli dopo , la situazione non sia affatto cambiata e la locale fauna, composta per lo più da individui megalomani, protervi, infantili , boriosi , dediti all’ uso e all’ abuso altrui ( i quali credono chissà in virtù di quale dorata genealogia di essere in diritto di ostentare arroganza ad ogni piè sospinto) non faccia altro che continuare ad eccellere in questo raffinato sport.
Man mano che si avanza, la diffamazione di paese cresce sempre più e si rinnova per tutte le stagioni e le evenienze, con una fantasmagorica girandola di invenzioni atte a uccidere psicologicamente le vittime e danneggiare la loro dignità.
Checche’ si favoleggi tanto di rivoluzioni, gentilezza, buone pratiche, anime belle e parole delicate, l’ opera prima da mettere in programma con urgenza sarebbe quella di eradicare dall’animo del coratino medio e della tossica società locale tutta l‘atavica propensione a questo antico ma sempre moderno vizietto di sbattere il mostro in prima pagina inventandone di ogni. Corato è affetta da una lebbra immaginaria e le piaghe principali – oltre il ben noto malaffare trasversale che attraversa vari settori -sono proprio la calunnia e la diffamazione.
Vi è molta carenza anche dell’antidoto che curi questa lebbra e rimargini le piaghe: l’onestà intellettuale. Spessissimo assente o parzialmente addormentata anche presso la pletora di coloro che si fregiano di essere la locale “intellighenzia” e ne dovrebbero essere i portatori principali . Il citato gruppetto di illuminati gode sì della facoltà di essere onesti intellettualmente e della capacità di indignarsi ma solo riguardo fatti, persone o argomenti che riguardano alcuni temi a loro cari. Per la serie: “indignazione a targhe alterne”.
Risultato: nulla funzionerà mai, se prima non ci si monda collettivamente da questa sordida e tanto diffusa attitudine dei cittadini, una volta per tutte.
Corato come era merdosa e piena di veleno così ci rimarrà per l’eternità, non evolvendosi mai in qualcosa di positivo e non scrollandosi mai di dosso certe imbarazzanti etichette, non facendosi mai crocevia di civiltà e progresso fino al momento in cui il ricorso alla gogna di paese non verrà eliminato proiettandoci finalmente fuori dal Medioevo che ancora stiamo vivendo.