Il Presidente Loiodice: “Sostenibilità significa prendersi cura della Terra”
L’Expo internazionale Artigiano in Fiera, un evento unico nel suo genere che dal 2 al 10 dicembre richiama a Milano il meglio delle creazioni artigianali italiane e dal mondo, ospita in questi giorni Casa Unapol, lo stand dell’Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli che con le eccellenze dei prodotti La Finezza racconta la ricchezza artigiana delle Aziende, OP associate e gli agricoltori del mondo olivicolo italiano.
A Casa Unapol si discute in queste ore di sostenibilità con tecnici ed esperti che ogni anno fanno il punto sullo stato di salute dell’olivicoltura italiana. E in occasione del World Soil Day, la giornata mondiale del suolo, il Presidente Unapol Tommaso Loiodice ha lanciato un appello per sensibilizzare gli operatori del mondo agricolo ad un utilizzo sostenibile delle risorse naturali: “L’edizione di quest’anno, intitolata Soil and Water, a source of life vuole mettere al centro del dibattito mondiale la relazione fondamentale tra acqua e suolo, alla base della realizzazione di sistemi agroalimentari ecosostenibili. Noi di Unapol sappiamo bene come sia fondamentale adottare pratiche sostenibili di gestione dei terreni, al fine di preservarne fertilità e biodiversità. L’umidità presente nel suolo svolge una funzione vitale per l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante, garantendo così la sopravvivenza degli ecosistemi. Negli ultimi decenni i cambiamenti climatici e l’agricoltura superintensiva, associati ad un impiego irrazionale delle risorse idriche hanno portato ad un degrado progressivo dei suoli. Mai come in questo momento risulta di insostituibile rilevanza il lavoro quotidiano dei pazienti e saggi agricoltori, vere sentinelle dell’ambiente”.
La biodiversità, raccontata dall’olio extravergine d’oliva con le sue tante monocultivar, rappresenta un esempio di come l’unicità di ogni territorio è un patrimonio universale da preservare e tramandare. Per Loiodice “le nostre Regioni sono caratterizzate da terreni e microclimi peculiari che garantiscono una variegata gamma di prodotti agricoli identitari di ogni comunità e territorio. La selezione così variegata che oggi vantiamo è frutto del genius loci, di quella capacità di utilizzare i terreni in armonia con i cicli naturali. L’agricoltura superintensiva propone un modello che va esattamente nella direzione opposta, verso un appiattimento dell’offerta con una ricaduta disastrosa sulla fertilità dei terreni. La salute di acqua e suolo è fondamentale per la nostra sopravvivenza, talvolta si dimentica che il 95% del cibo che la popolazione mondiale consuma quotidianamente proviene da queste due risorse. È giunto il momento di invertire la rotta e di prenderci cura del nostro pianeta”.