Parole semplici, quelle di Giuseppe, sono giunte in una lettera alla nostra redazione che, senza girarci troppo intorno, arrivano dritte al nocciolo perché, chi vive sulla propria pelle un disagio e non trova supporto nelle infrastrutture, vuole farsi sentire.
“C’è ancora troppo poco per noi in questa città” – scrive Giuseppe. Probabilmente, aggiungiamo noi, non solo nella nostra città, ma lui qui vive ed è qui che si aspetta delle risposte concrete.
Oggi ricorre la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità che, come tante altre giornate, celebrano e ricordano temi che affliggono la nostra società su cui riflettere. Ben vengano, ma non basta se poi rimangono tali: “giornate” e basta. Occorre agire pensando a soluzioni che facciano bene. Certo bisogna fare i conti con la burocrazia, ma questo ostacolo, con coraggio, bisogna varcarlo, per consegnare ai cittadini e alle minoranze, spesso orfane degli strumenti necessari per rivendicare i propri diritti, la dignità. Le istituzioni devono farsi carico di questo. È un dovere a cui non ci si può sottrarre quando si scende in campo.
L’appello di Giuseppe è essenziale: poche cose, ma fondamentali per la vita normale di un disabile che deve affrontare una quotidianità per lui più complessa e che ancora riesce ad assaporare il piacere delle piccole cose come il falò di Santa Lucia. Quel fuoco non è solo fuoco per Giuseppe, ma luce, speranza che le cose possano finalmente cambiare.
La lettera
“Corato è da sempre una vergogna, le strade sono rotte, vanno aggiustate. Ai comuni cittadini chiedo, a nome di tutti i portatori di handicap: “Non parcheggiate le vostre macchine sulle strisce gialle o davanti agli scivoli: “Abbiate rispetto”.
Purtroppo, per noi, questo momento è ancora più difficile. Da quando c’è il coronavirus le associazioni sono chiuse. Già in tempi normali non avevamo molte possibilità di svago in particolar modo in estate, mancano strutture adeguate.
In questo periodo quindi non posso uscire, non so dove devo andare. Esco un poco la domenica, ma è difficile andare in giro con la sedia a rotelle perché le strade fanno schifo, c’è ancora troppo poco per noi in questa città. Servono più luoghi e più materiale per i ragazzi disabili.
Quest’anno non ci sarà neanche il falò di Santa Lucia che a me piace molto perché c’è il virus.
Caro sindaco e tutta la giunta comunale spero facciate qualcosa per noi e mi raccomando sistemate tutte le barriere.
È molto DIFFICILE per noi.
Scusate per qualche errore.
Vi saluto Giuseppe.
Grazie.”