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Trame e intrecci di arte e storia nell’ex complesso conventuale dei Cappuccini a Corato (Foto)

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Laboratori, conferenze e visite guidate per la valorizzazione del patrimonio e la ricerca della consapevolezza identitaria

Riscoprire le proprie radici, la ricchezza del proprio patrimonio artistico e culturale, ripercorrendo le tracce del passato e lasciando filtrare la luce della storia fra le testimonianze e i beni che ci viene richiesto di custodire, valorizzare e tramandare.

Nasce da questa necessità “Trame e intrecci di arte e storia”, un corposo progetto che, seguendo le fila della prima edizione “Trame di luce” tenutasi lo scorso anno e con la rotta segnata dalla pubblicazione del volume “In paupertate splendor” (Ed Insieme), mette al centro la valorizzazione del patrimonio dell’ex complesso conventuale dei Cappuccini, uno dei più antichi complessi conventuali esistenti su Corato.

L’iniziativa è organizzata e promossa dall’Ente Morale “Istituto Regina Elena” (emanazione dell’antichissima Arciconfraternita Sacro Monte di Pietà), cui compete la gestione e la salvaguardia dell’intero complesso dell’ex convento dei Cappuccini, la chiesa e le opere in essa presenti, con il patrocinio del Comune di Corato e una fitta rete di collaborazioni con gli Istituti di Istruzione Secondaria della città; la Scuola dell’Infanzia “Regina Elena”; l’Associazione “Presidio del libro”; l’Associazione “Amici dei Musei”; le Associazioni dell’Interassociativo “Rete Attiva”.

Presentato nella Sala Verde del Palazzo di Città di Corato da Angela Paganelli, presidente dell'”Istituto Regina Elena” e promotrice del progetto, il sindaco Corrado De Benedittis e il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, “Trame e intrecci di arte e storia” prevede, da maggio a dicembre, un articolato programma di eventi, conferenze, laboratori, visite guidate e iniziative volte ad accrescere la valorizzazione e la fruibilità del patrimonio della nostra città.

«Dopo la pubblicazione di “In paupertate splendor” e l’iniziativa “Trame di luce”, questo progetto rappresenta per l’Ente Morale “Istituto Regina Elena” la terza tappa del programma di valorizzazione del proprio patrimonio avviato negli ultimi anni. – le parole della Presidente Angela Pagaelli – Purtroppo, stenta a consolidarsi nella nostra città una diffusa sensibilità alla conservazione e alla tutela del patrimonio culturale, soprattutto di quello storico/artistico, nonostante l’opera più che decennale di alcune Associazioni. Si riscontra anche la mancanza di strumenti di analisi e lettura idonei ad una corretta decodifica del manufatto artistico, sia esso architettonico, pittorico o di altro genere. Il nostro auspicio è far leva proprio sul sentimento identitario e la riscoperta delle risorse culturali che la nostra storia ci affida».

«È importante rivalutare la vocazione artistica e culturale della città di Corato prendendo ad esempio il lavoro di scavo e di ricerca fatto dalla professoressa Paganelli, insieme al gruppo di giovani donne che l’hanno coadiuvata, per recuperare documenti, tracce e memorie e ricostruire un percorso storico che riguarda monumenti artistici e presidi spirituali e della vita sociale della città. – sottolinea il sindaco Corrado De Benedittis – Il complesso dell’ex convento dei Cappuccini, nella sua lunga storia, sin dall’impegno all’educazione dei bambini della città, anche per le persone meno abbienti, è sempre stato presidio del volontariato cittadino, anche con l’opera del compianto Don Luca Masciavè, caratterizzata dal dialogo fra la solidarietà sociale e le nuove generazioni».

Vincitore del Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale, del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, “Trame e intrecci di arte e storia” rafforza il legame fra l’ex complesso dei Cappuccini e il centro storico della città, e fra la loro storia e il nostro presente, coinvolgendo i cittadini di ogni età per renderli protagonisti attivi proprio della storia che si evolve e che si arricchisce senza perdere mai di vista le proprie origini.

«Con “Trame e Intrecci” si apre una importante iniziativa che sta dentro la strategia regionale di sostegno alle associazioni senza scopi di lucro che mettono in campo progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, riempiendo di contenuti strutture storiche, architettoniche, religiose importanti, con una storia da cui trarre le radici e proporle alle giovani generazioni in una logica di futuro. – l’intervento di Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia – É questa la logica del welfare culturale che caratterizzerà sempre di più le iniziative della Regione, del Comune e dell’associazionismo del territorio che ha la funzione di riannodare le relazioni sociali attraverso la cultura che più si condivide più si incrementa di valore».

Fil rouge, il recupero della conoscenza del valore di un patrimonio culturale molte volte misconosciuto, del senso di appartenenza al territorio con una maggior consapevolezza identitaria e del senso civico, fino al coinvolgimento nella salvaguardia, nella tutela e nella promozione.

Tutte le attività in programma (maggio-dicembre 2022)

“Trame e intrecci di arte e storia” taglia il nastro nel segno della memoria e dello svelamento delle trasformazioni della città a 100 anni dal disastro idrogeologico del 1922. Lo fa con due conversazioni a tema, la prima sulla storia e il ruolo sociale dell’Arciconfraternita del Sacro Monte di Pietà e la seconda di analisi e contestualizzazione della pala d’altare la “Pietà” di G. D. Oppido Materano, unico manufatto esistente della chiesa Monte di Pietà, in Piazza Di Vagno (ex Piazza del Popolo), demolita nel 1922 perché pericolante.

Punteranno al potenziamento delle capacità di analisi e osservazione delle opere anche il Laboratorio teatrale, condotto da Francesco Martinelli, e la messa in scena di una drammaturgia appositamente creata, traendo spunto dal “San Nicola in cattedra” di Gaspar Hovich.

Inoltre, proprio del “San Nicola in cattedra”, in ambiente virtuale, saranno ricreati lo scenario che fa da sfondo e i due episodi rappresentati a destra e a sinistra della cattedra del Santo, al fine di poterne fruire in modo interattivo, entrando e navigando nel quadro stesso.

Fruibilità del patrimonio artistico-culturale e multimedialità, le parole chiave che guideranno alla realizzazione di 5 totem sulle caratteristiche architettoniche della chiesa dei Cappuccini; i dipinti murali dello studiolo; le lunette con le Storie di San Francesco; la “Pietà” di G. D. Oppido Materano; e il “San Nicola in cattedra” di Gaspar Hovich. A questi, si aggiungeranno anche 8 piastrelle, una per ciascuno degli 8 dipinti della cosiddetta quadreria settecentesca presente nella chiesa dei Cappuccini.

I testi esplicativi di totem e piastrelle saranno rigorosamente bilingue, in italiano e in inglese, e dotate di un QR code per un rinvio alle pagine di “In paupertate splendor”.

La scoperta, la conoscenza e la consapevolezza passano attraverso l’esperienza diretta, resa possibile da visite guidate e conversazioni a tema da realizzare con il supporto di esperti e dell’Associazione “Amici dei Musei” che interesseranno non solo l’ex complesso conventuale, ma anche il centro della città, in particolar modo Piazza Di Vagno.

Fondamentale il coinvolgimento dei cittadini di tutte le età. Ai bambini sarà dedicato uno spazio di letture ad alta voce con il supporto dell’Associazione “Presidio del Libro” e un laboratorio creativo sull’osservazione del “cielo dipinto” con il supporto di “Amici dei Musei”.

Gli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado della città di Corato saranno coinvolti nell’osservazione e analisi delle opere custodite nell’ex complesso dei Cappuccini ed in attività di realizzazione di prodotti multimediali.

Largo, poi, agli scambi intergenerazionali sulle antiche tecniche del ricamo e trasmissione di competenze attraverso un Laboratorio guidato da ricamatrici della città, affinché attraverso l’analisi dei ricami dei paramenti liturgici, conservati presso la chiesa dei Cappuccini, insegnino i cosiddetti “punti” di ricamo ad un gruppo di almeno sei giovani.

Le date e i dettagli di tutte le attività saranno resi noti di volta in volta.
Tutte le iniziative si svolgeranno nel rispetto delle vigenti normative.

Progetto realizzato dall’Ente Morale “Istituto Regina Elena” di Corato, con il patrocinio del Comune di Corato, Assessorato alle Politiche Educative e Culturali e il sostegno di Regione Puglia, Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio.

In collaborazione con “Amici dei Musei” APS, Presidi del Libro – Corato, Interassociativo “Rete Attiva”, Fedora Studio Esperimento.
Il contributo di Cifù e Piarulli, Unipol Sai.

 

 

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