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Emozioni, riflessioni, speranza, magia… in “Questo enorme spazio vuoto pieno di mondo” portato in scena dai ragazzi di Teatri Di.versi

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Metti una sera afosa di fine giugno, metti l’auditorium del liceo artistico di Corato, metti un gruppo di 19 ragazzi belli belli tra i 13 e i 16 anni, metti la guida sicura e rasserenante di tre “maestre” di vita e di bellezza Claudia Lerro, Lorena Farucci e Beatrice Gallo, ed è subito magia!
“Questo enorme spazio vuoto pieno di mondo” uno spettacolo-laboratorio vissuto e interpretato dal gruppo adolescenti di Teatri Di.versi, una realtà culturale coratina effervescente, tecnicamente elevata e terapeuticamente umana capitanata dalla bravissima Claudia Lerro.
Una realtà in cui i ragazzi vengono messi nelle condizioni più idonee per provare ad attuare una rivoluzione gentile in equilibrio tra il vuoto e il pieno delle vite, dei sentimenti e dei pensieri. Un esercizio di laboratorio teatrale e una prova geniale della vitalità del tessuto giovanile che, contrariamente a quanto, in maniera superficiale e qualunquistica si dica dei ragazzi, se messi in condizioni di esprimersi liberamente, danno prova di grande spessore, di enorme profondità e capacità di emozionare e fare riflettere. Questi splendidi adolescenti hanno fatto uno sforzo formidabile nel tracciare, attraverso i loro testi composti liberamente o interpretando appassionatamente testi di alcuni autori, quelle che sono le loro esperienze di vita portandole in uno spettacolo e, attraverso le tecniche recitative, a donarcele nella loro purezza!!
Claudia, Lorena e Beatrice regie eccellenti di una adolescenza in bilico tra speranze e paure, gioia e dolore, felicità e tristezza vuoto e pieno. Una serie di dialoghi e monologhi che hanno toccato brillantemente, tra utopia e “piedi per terra” temi vari dall’immigrazione alla guerra, dall’amore alla violenza di genere e tanto altro! Un tuffo nel cuore e un pugno nella mente di noi genitori emozionati e cittadini attenti a ciò che di bello accade nel nostro paese! I ragazzi hanno messo a nudo il loro mondo interiore proiettati in un futuro in cui è possibile realizzare un mondo migliore dove ognuno è libero di esprimersi! Tanta cura e attenzione alla comunicazione non verbale, alla gestualità che commuove!
“Passami il mantello nero, il costume da torero, oggi salvo il mondo intero con un pugno di poesia! Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di così.
È con questo bel passaggio della canzone “Il costume da torero” di Brunori Sas che ha fatto da sottofondo allo spettacolo, che ringrazio Claudia Lorena e Beatrice perché ci aiutate a credere che tutto sia ancora possibile.

Giulia Tommasicchio (Una mamma)

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