Come ormai da consolidata tradizione, prosegue la scia di successo dell’Oriani anche in campo teatrale.
Il 16 gennaio, alle 20.30 il sipario del teatro comunale di Corato si è aperto quest’anno su una tragedia portata in scena dagli alunni del liceo.
Successo di pubblico assicurato ha premiato la dedizione degli attori impegnati alacremente nel ricalcare le drammatiche gesta di Edipo Re e di sua moglie, la regina Giocasta.
Intervistate dal nostro microfono, le Professoresse responsabili del progetto teatrale, (prof.sse Micello, Di Canio, Carminetti e D’Introno) hanno sottolineato l’importanza di questa attività a scopo didattico, poiché era sentito il bisogno di far toccare agli alunni il significato del teatro nel mondo classico.
L’esperire realmente cosa significa fare teatro a partire dai testi classici trasmette sia a chi recita sia agli spettatori, parole e concetti scritti più di duemila anni fa che ancora oggi risuonano come moderni e che hanno qualcosa da insegnare anche alla modernità.
La Preside, Dott.ssa Adduci, ha rimarcato l’importanza del connubio scuola – istituzione teatro comunale, che ormai da quattro anni offre il suo palco alle grandi trasposizioni delle opere greche.
L’attività teatrale è sempre stata coltivata dagli studenti liceali che hanno cosi potuto mettere in campo creatività e diffusione di cultura.
La Preside auspica quindi che le nuove generazioni crescano col sano culto del teatro, cosi come le vecchie generazioni, venivano educate alla cultura artistica venendo accompagnati dai docenti presso il Petruzzelli di Bari.
Quest’anno, l’opera scelta è stata l’Edipo Re di Sofocle. (497-406 a.C.) Per Aristotele questo dramma rappresenta il punto più alto mai raggiunto dalla tragedia greca.
L’Edipo re, assieme ad Antigone e a Edipo a Colono, fa parte del ciclo delle tragedie tebane composte e rappresentate da Sofocle ed è l’opera che in seguito ha affascinato molto pensatori e intellettuali, tra cui Freud che proprio basandosi sul mito di Edipo ha sviluppato le sue famose teorie.