Home Cultura MalAssortiti : da “Paralleli poetici” il nuovo incontro sulla carta di poeti

MalAssortiti : da “Paralleli poetici” il nuovo incontro sulla carta di poeti

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La sfida dell’editore Piacente incanta i lettori

Nel complicato e un po’ stanco mondo dell‘editoria, le sfide e le novità sono ben accette, specialmente se inducono ad una piccola rivoluzione nel settore.

Paralleli Poetici nasce da un “delirio” di Peppino Piacente della Secop Edizioni di Corato, così come lo definisce la moglie Raffaella Leone, che sabato 13 luglio, nella sede di via Mercadante, 9, ha presentato il secondo “volume“ della raccolta.

I due autori, Enzo Tandoi di Corato che vive a Milano, e la salentina Luciana Manco che vive a Bari, si sono incontrati sulla carta, si sono conosciuti attraverso le parole e i loro componimenti sono stati inseriti nel piccolo libro (di formato inconsueto e pratico) in un incrocio di stili, con un gioco editoriale che finalmente recupera il vecchio importante ruolo dell’editore durante la pubblicazione di un lavoro letterario.

Enzo e Luciana si sono fisicamente incontrati per la prima volta ieri sera stessa e hanno potuto constatare quanto affascinante sia lo scambio di sguardi dopo che per mesi c’è stato lo scambio e l ‘incrocio di pensieri, di versi, di sensazioni ed emozioni forti che ogni loro componimento ha comunicato all’altro autore.

Così per Enzo Luciana è essenziale, veloce, folgorante, mentre per Luciana Enzo abbraccia un respiro più ampio, con immagini che vanno indietro nella memoria.

Raffaella Leone ha magistralmente condotto una esperienza nuova di presentazione: quasi in punta di piedi i lettori e spettatori sono entrati nel libro e nella mente dei poeti giocando a riconoscere l’autore dei versi declamati, a proporre agli stessi un tema da ricercare nei componimenti lasciandosi incantare dalle emozioni che la lettura delle poesie suscitava.

Convergenza e incrocio di stili, diversità e comunanza di sensazioni in un’avventura letteraria nuova hanno offerto a Enzo Tandoi l’opportunità di comunicare al lettore l’invito ad aprirsi alla comunicazione, poiché nel silenzio ci si discolpa, ci si rifugia per non affrontare la realtà. Per Luciana Manco, invece, c è l’impellenza di raccontarsi e riconoscersi diversi ma uguali nelle diversità, forti ma fragili nell’intimo.

L ‘esperienza letteraria di Piacente sia uno stimolo ad innamorarsi sempre più del mondo poetico e letterario, sia per la presenza sul territorio di nomi premiati come la Manco e fertili di idee come il Tandoi, ma soprattutto perché nel caos dei social e nella ipocrisia a cui inevitabilmente ci portano abbiamo bisogno di imparare ad analizzare le profondità del nostro io.

 

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