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(Foto) “L’arte progredisce e si arricchisce, non teme umidità!” Il Pendìo è anche musica

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Il Pendìo diventa nazionale e si arricchisce anche di eventi collaterali
L’arte progredisce e si arricchisce, non teme umidità!” così ha aperto la serata di inaugurazione e premiazione de “Il Pendio” il presidente della Pro Loco Quadratum Gerardo Giuseppe Strippoli. Giunta alla 54esima edizione, la mostra concorso d’arte dedicata agli artisti sotto i 40 anni di età di tutta Italia (non più solo del Centro Sud) quest’anno ha ospitato due eventi collaterali: il concerto Ghibli e Messa in luce -Tableau Vivant.
Il Pendìo, fondato dai proff. Leone e Mosca, poi ereditato dalla Pro Loco che quest’anno festeggia i suoi 50 anni, continua a stimolare i giovani artisti e ad essere strumento di promozione del territorio. Il 24 agosto scorso, il tavolo dell’inaugurazione e premiazione ha ospitato come madrina la Consigliera Regionale alla cultura della Regione Puglia Grazia Di Bari, il sindaco Corrado De Benedittis, il vice Sindaco e assessore alla cultura Beniamino Marcone, il presidente di Giuria Michele Peragine, giornalista RAI e il presidente dell’UNPLI Puglia Rocco Lauciello.
Dallo scorso anno è stato istituito il Pendìo Juniores, riservato agli alunni delle scuole medie: il primo premio sarà d’ora in poi dedicato ad Alessandro Mosca.
Gerardo Strippoli ha ringraziato anche don Peppino Lobascio per aver messo a disposizione i locali dell’ex convento dei Benedettini in Via San Benedetto per ospitare le opere fino al 30 di agosto.
La mostra ormai è nel cuore dei coratini: oltre al contributo dell’Amministrazione comunale, aziende e famiglie finanziano i premi. Il Sindaco ha sottolineato la ricchezza in numero e la qualità delle opere dei partecipanti: l’arte serve ad aprirsi prospettive, a guardare oltre, e la funzione civile dell’arte stessa è importante per la creatività, la capacità immaginifica che serve a proiettarsi in avanti. La vita degli artisti è difficile dal punto di vista economico: si devono studiare politiche a supporto dei giovani artisti, i quali possono esprimere anche sentimenti di incomunicabilità intergenerazionale, come è successo per Alessandro Mosca, la cui scomparsa ci deve interrogare tutti. Il Pendìo costituisce una finestra di speranza e fiducia per i giovani e per l’intera città, e dovrebbe estendere la sua attività in tutto l’anno.
Anche la consigliera Grazia Di Bari ha ribadito l’importanza di dare agli artisti la giusta dignità di lavoratori. La presenza della Regione Puglia è a sostegno delle iniziative culturali, poiché attraverso l’arte e la cultura si possono creare ponti di pace. Inoltre un piano strategico culturale deve dare esperienze autentiche ai turisti che specialmente in estate visitano le nostre città.
Il vice Sindaco Beniamino Marcone ha sottolineato il grande lavoro delle Pro Loco, veri modelli di comunità, il cui concetto andrebbe trasferito alle città, alle amministrazioni. Il programma di eventi culturali di questa estate SEI LA MIA CITTÀ mira alla crescita culturale, poiché l’arte e quindi la bellezza può aiutare a raggiungere gli obiettivi.
Rocco Lauciello, presidente di tutte le Pro Loco pugliesi ( UNPLI) ha evidenziato la longevità del Pendìo anche grazie alla Pro Loco Quadratum che, come tutte le Pro loco è pioniere di azioni di attività formativa con il servizio civile.
Il presidente di giuria Michele Peragine ha presentato la giuria del concorso, ha ringraziato il suo collega Rai coratino Pasquale Strippoli e ha definito Corato capitale dell’agroalimentare, con importanti siti archeologici come la necropoli di San Magno. Ha quindi auspicato in futuro la presenza di una galleria d’arte moderna.
Il primo premio della categoria Juniores Alessandro Mosca è stato assegnato a Federica Labartino con “I colori della pace”: evidente la cultura dell’autrice che ha rappresentato la piazza centrale di Kiev con il suo monumento su cui un aereo libera un arcobaleno di colori di pace. Tanti i premi della categoria superiore, tra cui la menzione speciale dell’associazione artistica Antonello da Messina a ‘Maselle’ di Nunzia Lastella, il premio dell’associazione Cataldo Leone a ‘La controra’ di Nicla Di Bisceglie, il Premio Pro Loco a ‘Confessioni’ di Luca Granato , il premio prof. Simeone a ‘0,25x’ di Rossella Di Nuzzi. I premi in danaro, dall’ottavo al primo premio, hanno visto la presenza di aziende e privati a consegnare i riconoscimenti. Il primo posto è stato assegnato a Davide Di Lauro con l’opera ‘ Forse un inizio’: uno sguardo sulla contemporaneità. Ogni artista partecipante alla mostra concorso ha ricevuto 2 copie del catalogo, importante come curriculum, e dall’ottavo posto in su è entrato nell’Albo d’oro del Pendio.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 30 agosto.
Il concerto Ghibli che venerdì 26 ha avuto luogo in Piazza Cesare Battisti, introdotto dalle parole del presidente Pro Loco Gerardo Strippoli e dal Sindaco Corrado De Benedittis, è stato dettato dalla scelta di forme di espressioni artistiche molteplici: i suoni del Mediterraneo sono auspicio di pace, libertà e speranza. Ghibli ( il vento del Sahara)- Suoni ed Echi dal Mediterraneo con Nabil Bey e Fabrizio Piepoli: due delle voci più importanti della world music italiana e del pop di matrice mediterranea: il libanese di origini palestinesi Nabil Bey (voce dei #Radiodervish, collaboratore di Battiato e altri) e il pugliese Fabrizio Piepoli (voce de La Cantiga de la Serena e già collaboratore di Teresa De Sio e altri) hanno unito gli universi musicali pugliese e arabo-mediorientale, mescolando tradizione e musica leggera, mettendone in luce gli aspetti storici, culturali, teorico-musicali mescolando suoni acustici ed elettronica. Il pubblico è rimasto incantato dai suoni dei due musicisti che hanno inteso mettere al centro del loro messaggio musicale la dignità dell’uomo, spesso in balia della guerra, delle prossime condizioni di vita che li portano a lasciare la loro terra per un futuro migliore, sempre con il forte desiderio di tornare a casa.
Domenica prossima 28 un nuovo evento culturale all’interno del Pendio: Messa in luce tableau vivant del Teatro35 con il commento di Franco Leone.

 

 

 

 

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