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Con il Pendìo l’arte di Caravaggio prende vita in Piazza Marconi

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Pubblico numeroso e incantato davanti al meraviglioso connubio tra poesia, arte, teatro e musica nello spettacolo ideato dal prof. Franco Leone con Teatri 35.

Ieri 28 agosto, nell’ambito delle iniziative della 54esima edizione della rassegna d’ arte Il Pendìo, Piazza Marconi ha costituito lo scenario in cui i quadri di Caravaggio sono diventati viventi e poesia, rispettivamente grazie agli attori della compagnia teatrale e ai commenti e alle poesie del famoso poeta e critico d’arte coratino, Franco Leone.
Il sommo pittore lombardo Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, a cavallo tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 realizzò dei capolavori d’arte nei quali il gioco di luci esaltava la bellezza dei soggetti, contrapposti alla bruttezza, analogia della vita, come nella ‘Canestra di frutta’. Delle 14 opere presentate, il prof. Leone ha esposto il suo commento, evidenziandone mirabilmente particolari e significati. Per alcune di esse ha persino composto e declamato un componimento poetico, dedicato al capolavoro stesso di Caravaggio. Nella struttura di endecasillabi, come un componimento antico dantesco, il quadro ha iniziato a scoprirsi nei suoi significati e nei suoi dettagli.
I presenti si sono più volte sciolti in applausi quando gli attori Gaetano Coccia, Francesco De Santis e Antonella Parrella della compagnia teatrale Teatri 35 di Napoli hanno reso viventi le opere d’ arte di Caravaggio. “ Per grazia ricevuta” : il nome dello spettacolo dei tableau vivant ha reso concreti i 14 quadri già commentati davanti il portone d’ ingresso del nostro teatro comunale.
I tre attori hanno interpretato con i loro corpi, i loro sguardi, le loro movenze i capolavori stessi e Caravaggio avrebbe certamente applaudito come il pubblico in piazza.
L’introduzione allo spettacolo affidata al presidente della Pro Loco Quadratum di Corato Gerardo Giuseppe Strippoli, ha sottolineato che quest’anno il Pendìo si è arricchito anche di questo evento culturale collaterale che, come Franco Leone ha anticipato, ha comunicato sensazioni ineffabili, unendo tre forme d’arte: la pittura, il teatro e la musica di Tchaikowsy, Mozart, Albinoni e Sibelius che hanno suggerito e provocato suggestioni senza precedenti.
“La resurrezione di Lazzaro” “ La decollazione del Battista” “La crocifissione di Sant’Andrea”: alcuni dei quadri di Caravaggio diventati viventi e poetici hanno entusiasmato anche il Sindaco della Città Corrado De Benedittis, che nei saluti finali ha ribadito il fine sociale della cultura, la bellezza che nell’arte porta sempre ad alte vette.

 

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1 commento

  1. Voglio ringraziare Rosanna Procacci anche a nome della Proloco e di Gerardo Strippoli, organizzatori dell’evento dedicato a Caravaggio, per questo splendido articolo.
    Il talento della giornalista Procacci oltre che avere uno stile limpido e integerrimo, ha anche la caratteristica di saper valorizzare il territorio. Un ringraziamento personale va a lei per il suo contributo importante rivolto alla divulgazione della cultura della città di Corato e dei paesi limitrofi.

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