Stanza n.2022
Transiti_Soste/Ripartenze, la Personale d’Arte Contemporanea di Vincenzo Mascoli, dal 21 marzo 2022 al 21 marzo 2023 al Venezia Rio Del Piombo Suites by 101Flats, Sestiere Castello 5977
Testo critico a cura di Azzurra Immediato
Milano, Firenze, Venezia. Città, strade, suites. Intersezioni di spazi e tempi che ritrovano, attraverso le opere dell’artista e scenografo Vincenzo Mascoli e del progetto itinerante Stanza n.2020-1-2 Transiti_Soste/Ripartenze, un fil rouge che sta definendo, nel connubio creatosi con Texture srl & Prospero Consulting, una trama che segue le dinamiche generative del progetto 101Flats., ove arte ed accoglienza si fondono al fine di creare una vera esperienza immersiva. Seguendo la scia del Missori Suits di Milano e della Residenza di Borgo Albizi a Firenze, il viaggio dell’arte di Mascoli, accompagnato ancora una volta da un testo critico di Azzurra Immediato, giunge ora a Venezia, che quest’anno ospita la 59° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale. Alla crescita del progetto 101Flats, che racchiude in ogni sua struttura ricettiva ricerca di una identità sempre unica e confortevole, fa da contraltare il percorso messo in atto dall’artista Vincenzo Mascoli le cui opere dialogano con le suites, e non solo, ridefinendo il concetto di relazione tra opera d’arte e luogo ospite: non più decorazione ma emozione.
Ripartenza e nuova meta: riprende il viaggio immaginifico e transitorio di Vincenzo Mascoli che, attraverso il suo personale itinerario accompagna altri viaggiatori, coloro i quali sosteranno nelle suites veneziane ideate da 101Flats. Se viaggiare è conoscere nuovi mondi, nuove realtà, confrontarsi con altre visioni, viaggiare con ed attraverso l’arte è la maniera più sincera per ri_conoscere nell’altro da sé, materiale e filosofico, il valore delle diversità, la ricchezza empirica di una narrazione che procede per racconti tramandati attraverso il tempo. Tuttavia, l’interazione con il lavoro e la ricerca di Mascoli, nel percorso estetico intrapreso con il progetto Stanza n.2020-21 ed ora 2022 ha trasformato le dinamiche di transitorietà, brevi e spesso poco accorte, in una sorprendente trama che agguanta l’anima di una città – ancora da scoprire – lo sguardo del viaggiatore solitario, l’emozione di viaggiatori che condividono una personale mappa, riscrivendo, in un certo qual modo, il processo del divenire cosciente che trasforma il turismo senza anima in tragitto di nuova avventura emotiva. E se nessun viaggio è uguale a sé stesso, se nessuna meta è uguale nel rincorrersi dei mesi e degli anni, è altrettanto vero che tali modulazioni sono da ricercare anche nelle nuove opere dell’artista che, anno dopo anno, lavora osservando il mondo da differenti prospettive, porgendo il proprio segno agli occhi degli ospiti di 101Flats. In una Venezia protagonista della Biennale d’Arte 2022, la personale di Vincenzo Mascoli nell’antica residenza Rio Del Piombo Suites, tra calle, ponti e canali, luci d’antan ed atmosfera di suggestione unica al mondo, segna un ritorno alla sintesi compositiva ed un nuovo approccio, in cui prevale l’interazione tra spazi pubblici e spazi privati ma che diventa, a Venezia, contraltare di una architettura precipua. Ai colori della Laguna, alla geometra dei suoi canali, alle luci e alle ombre dei suoi palazzi, ogni nuovo lavoro di Stanza n.2022 Transiti_Soste/Ripartenze sembra ridefinire le sollecitazioni di un racconto che pare suddiviso in capitoli, in scansioni come fosse un Atlante di un universo metareale e per lo più ignoto. Dalla maniera del 2020, contraddistinta da una forza ed una energia speculari alla trattazione cromatica e materica, il percorso di Mascoli ha proceduto, verso Firenze, mediante un’espressione tonale virata verso in una dimensione essenziale, in cui il colore, velato ed mitigato, pareva trattenere il vigore intero di una città. A Venezia, le circa 30 opere di Stanza n.2022 Transiti_Soste/Ripartenze, i corpi e le storie abitano lo spazio tramite un moto ondoso pittorico, fluttuazione di tourbillons emozionali e materici, nella sottrazione degli inutili e pesanti orpelli che non si addicono al tempo del viaggiare. Eppure si riconosceranno, come volti tra la folla, quelle che Mascoli ha trasformato, sin dalla prima tappa milanese ‘in icone di universale migrazione metareale, in cui ogni gesto, carico di pathos, assume il valore di memento vitae, a ricordarci che siamo vivi, nella nostra instancabile ricerca di verità, seppur viaggiatori nel mondo e nel vivere.’
È il momento di fermarsi? Lo scopriremo a Venezia…