Prorogata a Palazzo Reale di Genova la Diario di un designer visitabile fino a sabato 30 ottobre 2021.
Sessantanove giorni nel segno di Vito Nesta, a cura di Alessandro Valenti e Luca Parodi, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova, si tratta della prima esposizione del museo dedicata a un designer contemporaneo.
Il percorso di mostra si snoda attraverso tracciati paralleli che mostrano il lavoro del designer in due distinte modalità espositive che ripercorrono, da un lato, il vissuto durante i giorni del lockdown e, dall’altro, omaggiano la dimora genovese attraverso oggetti e arredi contemporanei messi in dialogo con i pezzi storici del museo.
La prima modalità è installativa. Nella Galleria degli Specchi, un tavolo – che si fa metafora della tavola apparecchiata – raccoglie cento piatti creati nei sessantanove giorni di isolamento trascorsi in casa, usando la ceramica come le pagine di un diario.
Il tema dell’esperienza è il fulcro della narrazione: nei piatti in mostra prendono forma, in una moltitudine di motivi compositivi, le sensazioni e gli stati d’animo di quelle giornate solitarie, i ricordi riaffiorati per caso, i piccoli cambiamenti quotidiani osservati dalla finestra.
Si delinea un forte rapporto con il tempo, da una parte monotono che sembra non scorrere, dall’altra quasi regalato, che permette un’introspezione che trova nel disegno la propria manifestazione. Il risultato è un mondo figurativo, a tratti astratto, in cui l’immaginato si trasforma in reale e viceversa, un luogo in cui gli echi di popolazioni lontane, bellezze ancestrali, nature selvagge e città chiaroscurali si relazionano con il rigore di prismi e geometrie grafiche e con l’antico mistero raffigurato su monete e carte da gioco.
La seconda modalità espositiva è mimetica e vede il segno di Vito Nesta infiltrarsi tra le stanze del museo, dando vita a un sottile gioco di rimandi e mimesis. L’esperienza si snoda lungo le sale finemente decorate di stucchi e affreschi, dove l’osservatore si trova inconsapevolmente a ricercare e scoprire gli oggetti realizzati dal designer.
Sono presenti in mostra il tavolo progettato per la mostra e realizzato da Studio F, i pouf in tiratura limitata e le due panche pezzi unici, prodotte da Tappezzerie Druetta e foderate con tessuti fuori collezione di RUBELLI, che entrano a far parte degli arredi del Museo, il tappeto Turquerie disegnato per Les-Ottomans, i vasi in ceramica Grand Tour realizzati per la mostra Musica da viaggio. Vito Nesta nelle stanze di Giuseppe Verdi del 2019, i vasi in vetro presentati quest’anno con l’azienda Effetto Vetro.
La mostra si accompagna al catalogo Diario di un designer. Sessantanove giorni nel segno di Vito Nesta, edito da Il Poligrafo Editore, che permette di addentrarsi nell’insieme di visioni, bisogni e impressioni che suddividono idealmente i cento piatti, insieme all’approfondimento dei curatori che inscrivono l’intero progetto nel contesto più ampio di Palazzo Reale, approfondendo gli effetti di contrasto e di continuità.
L’ingresso alla mostra è sempre compreso nel biglietto del museo.
DIARIO DI UN DESIGNER. SESSANTANOVE GIORNI NEL SEGNO DI VITO NESTA.
a cura di Alessandro Valenti e Luca Parodi
17 giugno / 30 ottobre 2021
Dal mercoledì al sabato, dalle ore 13.30 alle ore 19 (ultimo ingresso 18.30)
L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del Museo
Per ogni dettaglio si rimanda al sito web http://palazzorealegenova.beniculturali.it/
Per info sulle prenotazioni: customerservice@wingsoft.it / +39010592158
Vito Nesta | Breve biografia
Pugliese di origine e milanese di adozione, Vito Nesta si laurea in Interior Design a Firenze. Designer, art director, interior decorator e artigiano, Vito Nesta è animato da una grandissima curiosità per le culture più diverse. Il viaggio è la costante della sua formazione, sempre alla ricerca di immagini sospese tra design e artigianato che lui intende come sapiente cultura del fare e anima della creatività. Si interessa di tutto quello che gira intorno al pensiero progettuale, spaziando dalla grafica all’architettura, dalla fotografia alla pittura.
Ha collaborato con Cadriano, Devon & Devon, Effetto Vetro, Fratelli Majello, Imarika, Karpeta, Les-Ottomans, Riva 1920, Roche Bobois, Sanbonet, Texturae, Limonta, EXTO, Tappezzerie Druetta, San Patrignano e Secondome Edizioni. Nel 2018 ha fondato il suo brand personale Grand Tour.