Attrezzi del lavoro posati per terra, nessuna pirouette su quelle punte, nessun colpo con quei guantoni, non si salta per la zumba, da quando l’ultimo dpcm entrato in vigore il 26 ottobre, ha messo una croce sul settore dello sport, chiudendo: palestre, e scuole di ballo. Istruttori, corsisti e maestri sono scesi in piazza Cesare Battisti per una protesta pacifica e silenziosa per rivendicare il diritto allo sport, amarezza e tanta delusione in quei corpi, immobili, che simboleggiano il blocco delle loro attività , coinvolte nella manifestazione anche associazioni sportive dilettantistiche di Corato e semplici appassionati di sport.
Vanno in fumo tutti sacrifici e gli investimenti fatti per riaprire in sicurezza dopo lo scorso lockdown e tutta la rimodulazione del lavoro
Non si tratta di hobby per questi operatori, la loro è una professione a tutti gli effetti, vivono di sport e per questo rivendicano il loro diritto al lavoro, e non aiuti inconsistenti da parte del governo che li sottrae alla loro dignità
Un settore che oltre a subire il contraccolpo di questa emergenza sanitaria vede svilire l’attività sportiva di tutti quei benefici fisici, psicologici e sociali.
Ad esprimere solidarietà anche il sindaco De Bendittis che si è unito agli operatori in piazza raccogliendo testimonianze con la promessa di farsi portavoce nelle sedi istituzionali opportune.