Coprifuoco dopo le 21, i sindaci potranno chiudere vie e piazze, apertura alle 5:00 per bar e ristoranti, nel precedente Dpcm non era specificato lasciando spazio ad equivoci, al tavolo si sta in sei, a scuola si entra alle 9, palestre e piscine aperte ma solo se adeguate al protocollo.
È arrivato nella serata di ieri 18 ottobre il tanto atteso Dpcm che ha tenuto col fiato sospeso gli italiani, ma soprattutto i gestori di tutte quelle attività che erano nel mirino.
Ad illustrare le nuove misure il Presidente del Consiglio Conte che in conferenza ha spiegato:
“Il provvedimento dovrà consentirci di affrontare la nuova ondata, non possiamo perdere tempo, dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown, la strategia non è e non può essere la stessa della primavera, in questi mesi abbiamo lavorato intensamente – e assicura – saranno previsti ristori per gli imprenditori che verranno penalizzati dal nuovo Dpcm, la situazione è critica, ma il governo c’è, ma prima di vedere i risultati di queste nuove misure dovremo attendere un po’” – sottolinea.
Tra le novità di questo dpcm ci sono: la chiusura di strade e piazze dopo le 21 demandata ai sindaci per evitare assembramenti, chiusura dei bar alle 18 fatta eccezione per quelli che fanno servizi ai tavoli che potranno proseguire fino alle 24, ristoranti aperti fino alle 24 con un massimo di sei persone sedute ai tavoli, questa volta per queste attività è stato specificato anche l’orario di apertura alle 5 a differenza dello scorso dpcm, smart working al 75%, per la scuola ingressi scaglionati, palestre e piscine aperte, ma dovranno in una settimana di tempo adeguare i protocolli.
I sindaci per evitare assembramenti
I sindaci potranno disporre la chiusura, dopo le ore 21.00 di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Bar e ristoranti
Le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie sono consentite dalle ore 5.00 sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e con un massimo di sei persone per tavolo, in assenza di servizio al tavolo la chiusura deve essere alle 18.00, resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nonché la ristorazione con asporto fino alle 24.00 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.
Smart working
Il 75% dei lavoratori dovrà rimanere in smart working, un provvedimento rivolto ai dipendenti pubblici, ma che potrebbe essere adottato anche nel settore privato, volto a limitare i contatti all’interno degli uffici nonché sui mezzi pubblici e che ha trovato parere favorevole sia da parte del Cts che dei governatori.
Scuola
Per le scuole superiori modalità ancora più flessibili con gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni disponendo in ogni caso l’ingresso non prima delle 9, più didattica a distanza a complemento di quella in presenza e possibilità di turni pomeridiani mentre continua in presenza l’attività didattica per scuola dell’infanzia, primaria e medie.
Le palestre, piscine, altri sport
Palestre e piscine rimangono aperte ma hanno una settimana di tempo per adeguare i protocolli mentre rimane vietato lo sport di contatto a livello amatoriale, resta ancora il divieto per calcetto, basket e altri sport da contatto e con il nuovo decreto la misura riguarderà anche le associazioni e le società dilettantistiche, comprese dunque le scuole per bambini e ragazzi, consentita l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto solo in forma individuale con divieto di gare e competizioni.
Fiere e sagre
Vengono sospese fino a nuovo ordine