“Smettiamola di far polemiche, discorsi astratti, discussioni, qui bisogna essere concreti perché c’è da tutelare la salute propria, delle persone anziane”.
Ad anticipare l’ipotesi di un lockdown a Natale il virologo professor Andrea Crisanti a Rainews 24: “Penso che questo è nell’ordine delle cose, un lockdown in quel periodo potrebbe resettare, in qualche modo , il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il tracciamento dei contatti. Così come siamo il sistema è saturo”, a cui ha fatto eco, nella giornata di ieri, anche il presidente Conte sottolineando lo stato di allarme, alla luce della curva dei contagi in salita, e nulla esclude:
“Non faccio previsioni per Natale, faccio previsioni in questo momento delle misure più idonee, adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown, però dipenderà molto da quello che sarà il comportamento di tutta la comunità nazionale.
Continua questa curva che sta lentamente, ma progressivamente crescendo, è la ragione peraltro per cui abbiamo adottato delle misure restrittive; non ci ha fatto piacere, ma dobbiamo adesso rispettare queste regole c’è questo nuovo innalzamento dei numeri, ma c’è anche un record dei tamponi, però è una situazione che non può non preoccuparci, non può non spingerci a rispettare tutte le regole, questa è una partita in cui vinciamo tutti o perdiamo tutti.
Non potete pensare che ci sia il governo che risolve il problema, l’abbiamo risolto e ho dato merito a tutta la comunità nazionale; è stata la comunità nazionale che ci ha consentito di affrontare la fase più dura, è stata la comunità italiana, benemerita, che ha affrontato una prova difficilissima e ne siamo usciti vincitori, adesso stessa cosa.
Questa nuova ondata l’affronteremo con grande senso di responsabilità, con grande sensibilità, afferrando quali sono i valori in gioco e smettiamola di far polemiche, discorsi astratti, discussioni, qui bisogna essere concreti perché c’è da tutelare la salute propria, delle persone anziane perché se cresce il numero dei contagiati, cresce il numero delle persone negli ospedali, in particolare nelle terapie intensive, e andremo di nuovo in difficoltà, non c’è cosa migliore in questa fase che rispettare le regole” – ha ribadito.