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Maddalena dalla Germania ha scelto di non tornare – Sarebbe stato “un tentato omicidio” ai miei cari…

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Una scelta difficile ma consapevole quella di Maddalena, una studentessa coratina, che è rimasta in Germania

“Come ben sapete vivo in Germania da 6 anni, ed ho cominciato da un paio d’anni l’università, quest’ultima in Italia, telematica. Il 18 marzo, sarei dovuta scendere come al solito, per fare alcuni esami universitari, ma anche per la mia famiglia (compresa la piccola Riot ) ed i miei compagni.

Con la quarantena ho dovuto chiedere il rimborso del volo: scendere, viaggiare in aereo, sarebbe stato un un “tentato omicidio” ai miei cari e non. Come “giovane donna” avrei potuto infettare me in questo viaggio e di conseguenza anche i miei genitori, i miei familiari, tra i quali anche la mia nonnina che ogni giorno lotta per delle patologie già presenti. Di certo, non solo loro, tenendo conto che nel piccolo paesino dal quale provengo, Corato, ci sono tantissime altre persone che avrei potuto infettare/contagiare, anch’esse anziane o semplicemente non nelle migliori condizioni fisiche, che non avrebbero “retto” il virus.

Mi mancano tutti, non è stata una scelta semplice quella di non “scendere”
Ma è una scelta che ho preso per proteggere me, i miei cari e non.
Gli esami possono aspettare, il mare, i paesaggi della mia cara Puglia anche, la vita no. Se il virus ti “prende”, non hai più scampo.

Quindi ragazzi, restate a casa voi che potete (io per esempio lavoro in un chioschetto, dove vendiamo cibo e bevande per la gente di passaggio, di conseguenza devo uscire per lavoro e per fare la spesa come tanti altri). Dobbiamo tutelarci e autogestirci, così da limitare i contagi e sperare che questo incubo finisca il prima possibile.

Fatelo per voi, fatelo per me e per gli altri studenti e lavoratori Italiani e non che sono rimasti all’estero, o per gli altri rimasti al nord Italia per proteggere il sud.

Chissà quando potrò rincontrare la mia terra ed abbracciare le mie radici. Alcuni giornali affermano che ci si potrà spostare liberamente solo dopo la scoperta del vaccino. Il problema è che questa ricerca può durare diversi mesi o forse anni…

Quindi nel nostro piccolo diamo il meglio. L’essere solidale con chi ha poco e l’autogestione di sé stessi può salvare delle vite.

Aiutiamoci a vicenda, non usciamo. È difficile dopo 20 giorni di quarantena, ma dobbiamo resistere. Riscopriamo noi stessi, meditiamo, leggiamo ecc.. possiamo farcela! Dobbiamo farcela! Così ne usciremo tutti insieme..

Restare molto tempo in un luogo chiuso ha per molti ripercussioni psicologiche compresi bambini. Non sono un medico, ma se notate di non sopportare questa situazione, parlatene con qualcuno che ha competenze per aiutarti.

Donne e non con vittime in casa, non esitate a chiedere aiuto e resistete!”

🌻🌻🌻

Maddalena M.M.

 

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