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I vertici della Siciliani Carni di Palo Del Colle confermano che è un coratino il primo caso positivo al covid 19

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Ennesimo tentativo andato a vuoto da parte dei detrattori o di chi cerca di screditare il nostro lavoro giornalistico, le testate locali hanno riportato il comunicato trasmesso dal Comune di Corato sulla vicenda dei 34 casi positivi al covid-19 dell’azienda Siciliani Carni, che esclude il coinvolgimento di nostri concittadini.

Comunicato del comune di Corato:

“Da informazioni acquisite dal Servizio di Igiene e Prevenzione della ASL BA dall’elenco dei lavoratori dell’Azienda Siciliani S.p.A. di Palo del Colle, sottoposti a verifica con tampone, allo stato attuale non risultano cittadini di Corato.

Eventuali ulteriori notizie saranno fornite all’esito delle successive verifiche”.

Stando a questo sembrerebbe che all’interno dell’azienda Siciliani Carni di Palo Del Colle non sia mai stato riscontrato caso di positività riguardante un nostro concittadino e invece così non è.

La comunicazione dell’Asl si riferisce ai tamponi fatti nell’ultimo periodo in cui non risultano cittadini coratini e in effetti così è ma, il comune non ha dato un’informazione completa visto che il primo caso di positività all’interno dell’azienda è stato un nostro concittadino e, soprattutto, alla luce delle dichiarazioni fatte da uno dei titolari della Siciliani Carni, Carlo Siciliani, in un’intervista rilasciata ad una testata giornalistica  che, oltre ad altre dichiarazioni, riferiva che il primo caso positivo di coronavirus risaliva a circa un mese fa confermando che si trattasse di un dipendente coratino impiegato nel settore amministrativo; quindi forse a riguardo era doverosa da parte del comune una nota di chiarimento.

Ad onor del vero di questo caso, la nostra redazione era a conoscenza già ai tempi e quando annunciavamo i casi di positività a Corato così come quelli dimessi, perché guariti, per ovvi motivi non avevamo riportato riferimenti particolari sullo stesso.

La vicenda Siciliani poi, in questi giorni, è balzata agli onori della cronaca per i numerosi casi di contagio saliti a 34 nella giornata di ieri e, visto le dichiarazioni fatte dal Siciliani, avevamo riportato la notizia che uno dei casi positivi a Corato, seppur risalente a circa un mese e mezzo fa, in effetti, era un dipendente dell’azienda in questione, confermato tra l’altro dai vertici dell’azienda a cui nella giornata di oggi abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti.

Cosa è accaduto?

Il primo caso positivo alla Siciliani, il nostro concittadino, è risalente alla prima decade di marzo ed è stato l’unico dipendente diretto dell’azienda risultato positivo, ovviamente alla luce di ciò il personale degli uffici amministrativi è stato messo in quarantena e tra questi ad oggi non risultano altri positivi mentre il dipendente coratino che, dopo essere stato ricoverato al Miulli di Acquaviva e guarito, rientrerà al proprio posto di lavoro il 27 aprile.

Quello che è accaduto negli ultimi giorni quindi fa parte di un periodo distinto dal precedente in cui il problema era stato circoscritto e arginato; i nuovi casi positivi, invece, sono stati riscontrati all’interno dell’area di macellazione gestita da una cooperativa esterna. L’azienda a riguardo ovviamente ha provveduto a metter in atto tutte le procedure necessarie: chiusura del reparto e sanificazione mentre il dipartimento di prevenzione della Asl ha predisposto i tamponi a tappeto, 400, estesi ai dipendenti che operano nei reparti produttivi, inclusa l’amministrazione, il servizio mensa, pulizia e trasporti e per i casi positivi è stato disposto l’isolamento domiciliare come previsto dai protocolli sanitari per l’emergenza covid – 19.

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