Dopo il secondo coratino risultato positivo al Covid 19, è in quarantena anche il medico ospedaliero che ha effettuato il tampone e altri operatori sanitari.
Tutto questo conferma – nonostante lo scetticismo a gettone di qualche disinformato che vuole distorcere il compito degli organi di informazione locale che non sono tutti uguali – che la notizia data ieri ha fonti solide come quella di oggi del medico che è stato sottoposto, precauzionalmente, alla quarantena domiciliare insieme ad altri operatori sanitari.
Resta da accertare, e non è secondario, se il tutto sia avvenuto secondo il protocollo dettato nei casi di sospetto di Covid 19 , o se ci sia stata qualche negligenza o forzatura da parte dei protagonisti della vicenda.
Ora dunque deve essere effettuata, senza indugio, la sanificazione degli ambienti ospedalieri e se non ci ha pensato ancora oggi la Direzione sanitaria, che venga fatta senza perdere altro tempo.
Esattamente come sta accadendo negli altri comuni, anche vicini, nei quali sono stati riscontrati casi di positività all’interno delle strutture ospedaliere, per esempio ad Andria con alcuni reparti chiusi e 7 sanitari risultati positivi al COVID-19, o a Castellaneta.
Tutti casi nei quali l’informazione locale è stata preziosa per capire cosa stia veramente accadendo, e non boicottata.
Quanto al protocollo che deve essere osservato, e che una inchiesta interna farebbe bene ad appurare, la regola è questa:
In caso di sintomi o dubbi, rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale.
