Home Coronavirus Coronavirus – Turismo in crisi: agenzie viaggi tra spostamenti, disdette e voglia...

Coronavirus – Turismo in crisi: agenzie viaggi tra spostamenti, disdette e voglia di ripartire

0

L’intervista alle agenti di viaggio andriesi, Emanuella e Adriana Porro

Il turismo è uno dei settori che ha subito maggiormente un forte contraccolpo a causa del Coronavirus. E se è vero, come afferma il premier Conte, che esso rappresenta circa il 13-14% del PIL nazionale unito all’indotto, è anche vero che tutti gli operatori del comparto, dopo quasi due mesi di lockdown lanciano un appello affinché l’annunciato “robusto sostegno” del Governo sia erogato in tempi rapidi ed efficaci.

Ma cosa sta succedendo ai protagonisti locali della filiera turistica? Riescono a vedere finalmente la luce in fondo al tunnel? Di quali aiuti concreti necessitano per poter ripartire? Lo abbiamo chiesto a Emanuella e Adriana Porro, due professioniste del mondo dei viaggi che lavorano in un’agenzia storica della città di Andria, “Mimosa Viaggi”.

 1) Qual è stato l’impatto del Coronavirus sul turismo locale? 

E’ stato devastante. Il turismo locale è caratterizzato da un’offerta turistica destagionalizzata, bloccata ormai da marzo. Dovremo organizzarci per permettere di far partire la stagione turistica estiva perlomeno e non generare una perdita non solo di capitale, superiore al miliardo, ma anche di risorse umane e aziende che altrimenti potrebbero essere costrette a chiudere a causa di questa pandemia, ma di tutta l’economia. Il settore sta vivendo sicuramente una crisi senza precedenti, ma con il giusto supporto delle istituzioni e con una forte collaborazione degli operatori del settore, uniti al buon senso civico in ciascuno di noi, siamo fiduciosi e riteniamo possa ripartire”.

2) Solitamente questo è il periodo in cui si riscontra un incremento progressivo di prenotazioni in vista della stagione estiva, ormai alle porte. Oggi, invece, spostamenti o addirittura disdette. Come state affrontando questa situazione atipica? 

L’anno è iniziato molto bene, a gennaio e febbraio la gente si è già mobilitata per prenotare le vacanze, un po’ come tutti gli anni con largo anticipo per usufruire delle promozioni vantaggiose garantite dal ‘prenota prima’; poi il blocco e la preoccupazione causate dal Covid19. Al momento lavoriamo in smart working e rispondiamo alle varie richieste dei clienti, c’è chi vuole sapere che ne sarà della sua partenza di agosto e chi invece vuole solo annullare. Affrontiamo il presente e chiediamo a molti di loro di attendere, analizzando caso per caso. Non ci sono delle disposizioni per i mesi che verranno quindi si affronterà il tutto gradualmente”.

3) Per rilanciare il settore, appena l’emergenza sanitaria sarà rientrata almeno in parte, si parla di “turismo di prossimità”. Di cosa si tratta e quali sono i vantaggi che comporterebbe? 

Il turismo di prossimità punterebbe ad aiutare l’economia del nostro Paese. Il turismo legato al nostro territorio o comunque non oltre i confini nazionali. Un modo di viaggiare che ci condurrà verso mete vicine a casa e possibilmente poco affollate. Si punterà sui fantastici borghi cosparsi nel nostro paese, agriturismi, relais, luoghi che possano garantirci tranquillità, spazi aperti e coinvolgimento allo stesso tempo. La possibilità così di riscoprire luoghi bellissimi che ci hanno da sempre circondato e che abbiamo in altri momenti ignorato”.

4) In questo momento, di quale tipo di sostegno ha bisogno la filiera turismo, da parte del Governo? 

Il ministro Dario Franceschini ha chiesto che venga creato un fondo europeo speciale per il turismo e che una quota significativa del ‘Ricovery fund’ sia destinata al settore.  Serviranno aiuti a fondo perduto, agevolazioni fiscali importanti e blocco dei versamenti. Senza un sostegno sarà difficile rialzarsi e molte realtà potrebbero non farcela”.

5) L’Odissea della Diamond Princess, la nave da crociera che a inizio pandemia è rimasta ferma per un mese a causa della diffusione a bordo del Coronavirus, ha inevitabilmente posto un freno al boom esponenziale del comparto crocieristico? 

“Sì, il comparto crocieristico ha subito un freno ma non eccessivo e superiore alle restanti realtà. Non abbiamo riscontrato una distinzione da parte dei clienti di sfiducia in questa filiera a discapito di altre. Crediamo, invece, ci sia piena fiducia nelle compagnie crocieristiche che fino ad oggi hanno dimostrato piena consapevolezza e responsabilità nel preservare la sicurezza dei passeggeri. Si pensi ad una recentissima nota compagnia che ha esteso il suo blocco fino al 10 luglio proprio per salvaguardare i clienti. Si pensi anche alle politiche di estrema flessibilità adottate proprio per mettere il cliente a suo agio nel prendere qualsiasi decisione: di prenotazione, di modifica o cancellazione. Il turismo crocieristico rappresenta una filiera davvero importante e in costante crescita e bisogna sostenerla a interesse di tutti”.

6) Il turismo, tra le altre, possiede la caratteristica della “trasversalità”. Quali sono le ricadute sulla cultura e sul commercio più in generale? 

Per la sua trasversalità il blocco sta provocando un brutto colpo per tutta l’economia. È stato dimostrato che ogni 100 euro spesi nel settore turistico ne generano altri 83 negli altri settori. È importante quindi sviluppare e consolidare il turismo, a interesse di tutta la catena produttiva. Si pensi ai finanziamenti…”.

7) Quanto conta il fattore tempo nel concetto di ripresa, onde evitare il rischio di fallimento delle imprese di settore?

E’ fondamentale. Il turismo ricopre un ruolo importante per tutti. Il viaggio è diventato necessario. Rappresenta un motivo di svago nella nostra vita ormai frenetica, rappresenta un momento di crescita personale, condivisione e unione di coppia o familiare. Dobbiamo necessariamente supportarlo e garantirlo. Per questo sono state istituite iniziative a vantaggio di tutti, dagli organizzatori ai clienti finali, dalle agenzie intermediarie ai lavoratori dei diversi comparti. Tali iniziative garantiscono tariffe agevolate con condizioni di rimborso, anche monetario, prima del viaggio prenotato. Questo sicuramente permetterebbe di gestire già volumi e traffico nella ripresa. È necessario però che le istituzioni supportino tutta la filiera che, nel suo piccolo cerca di sostenersi in questo modo, con degli aiuti concreti che ne garantiscano il sostegno. Agire tempestivamente è quindi determinante. Le associazioni del settore, tour operator, agenzie e tutti gli operatori del comparto si stanno impegnando per fare più pressione possibile sulle istituzioni attraverso il ‘Manifesto per il Turismo Italiano’, con l’obiettivo di far arrivare al governo la crisi profonda e violentissima che noi stiamo attraversando. Il Turismo, oltre al lockdown, ha dovuto sostenere dei costi ingenti per il rimpatrio degli italiani rimasti all’estero e guarda al futuro con estrema preoccupazione perché le incognite sono molte. Mentre altri comparti ripartiranno quasi immediatamente dopo il blocco, noi dovremo attendere perché l’intervallo di tempo tra domanda e offerta, nel nostro campo, è sempre più lungo”.

8) Quali scenari ipotizzate durante la fase di riavvio? 

Durante la fase di riavvio ci ritroveremo a gestire le riprogrammazioni dei viaggi prenotati, le cancellazioni dei viaggi e la prenotazione di viaggi sicuramente concentrati in gran parte su partenze con date lontane. Ipotizziamo un riavvio lento ma siamo fiduciosi nella ripartenza, nella cooperazione del settore e nelle istituzioni”.

9) In seguito alla conversione in legge del Decreto Cura Italia, nel quale è confluito il nuovo articolo 88 bis “Rimborso di titoli di viaggio, di soggiorno e di pacchetti turistici”, cosa viene chiarito?

Questo articolo definisce la risoluzione dei citati contratti per impossibilità sopravvenuta della prestazione, a seguito delle condizioni di impedimento oggettive e soggettive, diritto esteso anche ai vettori. Viene inoltre previsto che per le richieste di rimborso relative ai soggiorni e ai pacchetti, debba essere allegata la documentazione comprovante la legittimazione del richiedente a cui farà seguito il rimborso entro 30 giorni. Per tale rimborso viene legittimata la decisione unilaterale del vettore o operatore turistico della modalità, se monetaria o tramite voucher, che in tal caso avrà una validità di almeno 12 mesi. L’articolo 88 bis stabilisce anche i tempi massimi di gestione dei vari voucher e regolamenta la gestione delle prenotazioni del turismo scolastico. Inoltre, chiarisce qualsiasi dubbio sulle diverse interpretazioni che il decreto legge del 2 marzo 2020 n. 9, aveva generato nelle varie associazioni a tutela dei consumatori e nei legali. La finalità dei voucher è quella di voler proteggere la liquidità delle imprese e di contenere l’importante impatto economico che, a fronte di un azzeramento delle vendite, i rimborsi cash avrebbero prodotto sul comparto”.

10) Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, intende ripartire proprio dal turismo. Credete che sia davvero un tipo di scelta auspicabile?

“È sicuramente una scelta molto auspicabile, perché il turismo é una risorsa essenziale. Il settore turistico genera volumi che garantiscono ulteriori introiti in tutti molti altri settori. È una macchina che di per sé produce oltre un miliardo di fatturato annuo e sostiene centinaia di aziende. La notorietà della Puglia sta crescendo a seguito del duro lavoro di promozione, frutto degli ultimi 15 anni di investimenti di miliardi di euro nel settore. Tali investimenti hanno prodotto notevoli successi nel 2019: è salita sul podio delle regioni con maggiore crescita di incoming dall’estero; è stata menzionata come regione più bella del mondo dal National Geographic; ed è stata scelta dal New York Times tra le 52 migliori destinazioni di viaggio da visitare nel nuovo anno e molto altro ancora. Disponiamo di un patrimonio inestimabile che può garantirci una crescita esponenziale in tutti i settori, se gestiti con consapevolezza, ed è certamente un’opportunità che dovremmo cogliere a vantaggio di tutta l’economia regionale. Se il turismo verrà ridimensionato si perderebbero tali opportunità di crescita economica (che si otterrebbe con l’incoming e quindi dall’estero) e dovremmo farcela con le sole nostre forze, rallentando in maniera importante l’economia e vanificando tutti gli sforzi economici e non che avevano portato la Puglia a tali successi. Emiliano è certamente un uomo lungimirante e consapevole di tali dinamiche”.

Articolo precedenteFase 2 – Cosa ne pensano le attività commerciali (VIDEO)
Articolo successivoI pareri dei parrucchieri ed estetiste verso la fase 2

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.