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Circo a Corato: Guardie per l’Ambiente – Al Commissario Prefettizio – stop agli spettacoli

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L’Associazione ambientalista ha chiesto l’immediata sospensione degli spettacoli circensi a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, in attuazione del decreto governativo che vieta “gli spettacoli di qualsiasi natura che comportano affollamento di persone”

Con un esposto inoltrato via pec al Commissario di Corato, le Guardie per l’Ambiente hanno chiesto l’immediata sospensione degli spettacoli circensi a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, in attuazione del decreto governativo che vieta “le manifestazioni e gli spettacoli di qualsiasi natura che comportano affollamento di persone”.

Attualmente, infatti, risulta che attenderà a breve (dal 12 al 15/03 p.v.) nell’area mercatale di via Santa Maria un circo equestre che ha chiesto ed ottenuto dal Comune l’autorizzazione a svolgere l’attività di spettacoli circensi; la suddetta impresa pubblicizza due spettacoli giornalieri (pomeridiano e serale), particolarmente rivolti ai bambini.

Nel documento inoltrato al Commissario prefettizio, le Guardie per l’Ambiente fanno notare che “la suddetta impresa circense rientra nella categoria degli spettacoli viaggianti, per cui è insito nell’attività itinerante lo spostamento continuo in vari comuni e regioni; trattasi di attività caratterizzata da costante mobilità con continui spostamenti ed attendamenti anche a distanze consistenti, sebbene di breve durata; nello specifico, risulterebbe che tale circo abbia attraversato varie località nelle province di Agrigento e Catania”.

E’ evidente che gli spettacoli pubblici presso una struttura itinerante che continuamente si sposta in varie zone del Paese impongono all’Autorità comunale di realizzare “una compiuta azione di prevenzione – si legge nella nota delle Guardie per l’Ambiente – ed idonee precauzioni per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività, volti ad assicurare l’immediata e tempestiva salvaguardia di interessi pubblici, quali la tutela della salute della collettività”.

Considerato che il Governo ha dichiarato, per sei mesi, lo “stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, le

Guardie per l’Ambiente hanno dunque chiesto l’applicazione dell’art. 1 del Decreto del Presidente del Consiglio del 4 marzo scorso, che sospende “le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone” e quelle del recentissimo DPCM del 9 marzo 2020.

Con l’occasione, le Guardie per l’Ambiente rinnovano la propria ferma contrarietà agli spettacoli con uso di animali, anche in relazione alla valenza culturale e pedagogica di tali manifestazioni: secondo il parere di autorevoli psicologi dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, “

Il circo con gli animali è uno spettacolo molto diseducativo per i bambini i quali percepiscono in esso un messaggio di prepotenza perpetrata dagli umani nei confronti degli individui più deboli”.

Secondo la dott.ssa Camilla Pagani, psicologa e ricercatrice presso il CNR, gli animali nel circo sono costretti ad apprendere comportamenti molto complessi, inutili, grotteschi e per loro innaturali che umiliano la loro dignità e la loro intelligenza.

Per i bambini può costituire un modello di apprendimento sociale molto pericoloso, e può plasmare il rapporto che essi avranno sia nei confronti degli animali che nei confronti delle persone, giungendo alla conclusione che la sopraffazione dei più forti nei riguardi del più debole sia un comportamento accettabile e che, quindi, sia lecito imitarlo contribuendo a determinare quel fenomeno – ampiamente studiato dagli psicologi sociali – che è l’assuefazione alla violenza.

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