È un grido d’aiuto che arriva da un papà in rappresentanza di tutti quei genitori di ragazzi autistici che non può cadere nell’indifferenza e non c’è da aggiungere molto al suo appello perché ogni parola aggiunta da chi può solo provare ad immaginare il loro mondo, rischierebbe di sminuirlo perché in sintesi l’appello lo ha racchiuso ma dice tanto.
Chiunque possa far qualcosa per aiutare queste famiglie lo faccia, non è tempo di slogan, si faccia e basta, anche in silenzio perché potrebbe far bene semplicemente alla propria anima.
Riportiamo l’appello qui di seguito:
“Sig. commissario prefettizio lo so che in un momento così difficile per la Nazione ci si dimentica delle famiglie che ogni giorno vivono una situazione difficile e che combattono per dare un minimo di futuro per i propri figli affetti da spettro autistico.
Per noi già era difficile vivere nella normalità, figuriamoci ora. Tutti i nostri sforzi fatti in passato sembrano essere svaniti nel nulla visto che si sono bloccate tutte le terapie, sia pubbliche che private.
Quello che chiedo a nome di tutti noi genitori di figli autistici di far uscire i nostri figli in sicurezza a far una semplice passeggiata all’aria aperta lontano da tutti, anche in aperta natura.
Lei non sa che significa vivere con un figlio autistico intrappolato in quattro mura senza potergli spiegare il motivo di tutto ciò.
Ecco mentre in altre città si fa di tutto per dare un minimo di dignità alle persone, da noi non si fa nulla tanto mica è toccato a noi avere un figlio speciale, e non mi venite a dire anch’io ho dei figli che sono chiusi da 20 giorni in casa: allora vuol dire che non avete capito un bel niente di tutto ciò.
La villa comunale in questo momento potrebbe essere utilizzata dalle famiglie con queste problematiche, dopo un’accurata disinfestazione, usandola anche a turni, con l’aiuto di volontari.”
Luigi sciscioli