Assemblea indetta dal coordinamento comunale della Camera del lavoro CGIL di Corato
Mercoledì 17 luglio alle 19, in via Gravina 67 presso i locali dell’associazione sportiva “Nuova Matteotti” un’assemblea aperta per costituire il comitato referendario cittadino contro lo “spacca Italia”
Il coordinamento comunale della Camera del lavoro CGIL di Corato indice un’assemblea cittadina per la costituzione del comitato referendario per l’abolizione della “Legge Calderoli” che introduce la possibilità per le regioni di stipulare accordi con il governo centrale ed acquisire competenze in 23 importantissime materie ora di competenza esclusiva dello Stato.
La cosiddetta “autonomia differenziata”, introdotta con la norma recentemente approvata e suscettibile di introdurre una differenziazione dei diritti costituzionali esigibili a seconda della regione di residenza, costituisce un rischio gravissimo soprattutto per i cittadini delle regioni meridionali, già pesantemente gravate dalla costante riduzione dei fondi di perequazione necessari a garantire la stessa qualità dei servizi delle regioni a maggiore reddito.
Per evitare questo rischio, difendere la costituzione e i diritti dei nostri concittadini, oggi, l’unica possibilità concreta di mobilitazione è rappresentata dal referendum interamente abrogativo Legge 26 giugno 2024, n. 86. Del neo costituito comitato nazionale promotore del referendum abrogativo fanno parte sindacati, realtà associative e partitiche di diversi orientamenti che ha l’arduo compito di raccogliere oltre 500 mila firme da depositare alla corte di Cassazione entro il 30 settembre.
Allo scopo di avviare una campagna capillare di raccolta di sottoscrizioni del referendum abrogativo, il Coordinamento comunale della Camera del lavoro CGIL di Corato indice un’assemblea cittadina per mercoledì 17 luglio alle 19,00 presso i locali dell’associazione sportiva “Nuova Matteotti”, in via Gravina, 67.
Sono invitati a partecipare tutti i cittadini interessati, soggetti organizzati, partitici e associativi, che compongono il comitato referendario nazionale, tutti i rappresentanti istituzionali, Sindaco, assessori, consiglieri comunali e quanti a vario titolo vogliano contribuire al miglior esito possibile della campagna referendaria nel nostro comune che già da tempo si segnala per la propria opposizione ai progetti di
autonomia differenziata.