Diritti Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/category/diritti/ Le notizie sotto un'altra luce Sat, 03 Jun 2023 06:10:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ilquartopotere.it/wp-content/uploads/2018/12/cropped-icona_512-32x32.png Diritti Archivi - Il Quarto Potere https://ilquartopotere.it/category/diritti/ 32 32 Anpi-Scuola: un anno scolastico di gioie e soddisfazioni con i più piccoli https://ilquartopotere.it/diritti/anpi-scuola-un-anno-scolastico-di-gioie-e-soddisfazioni-con-i-piu-piccoli/ https://ilquartopotere.it/diritti/anpi-scuola-un-anno-scolastico-di-gioie-e-soddisfazioni-con-i-piu-piccoli/#respond Sat, 03 Jun 2023 06:09:21 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=26131 L’Italia dei diritti: dalla dittatura alla Costituzione. Diritto al lavoro, diritto allo studio, diritto ad essere liberi e partecipi. Il 30 maggio, gli ultimi laboratori realizzati con due classi quinte della Scuola Primaria F.Cifarelli hanno concluso il progetto L’Italia dei diritti: dalla dittatura alla Costituzione. Diritto al lavoro, diritto allo studio, diritto ad essere liberi […]

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L’Italia dei diritti: dalla dittatura alla Costituzione. Diritto al lavoro, diritto allo studio, diritto ad essere liberi e partecipi.

Il 30 maggio, gli ultimi laboratori realizzati con due classi quinte della Scuola Primaria F.Cifarelli hanno concluso il progetto L’Italia dei diritti: dalla dittatura alla Costituzione. Diritto al lavoro, diritto allo studio, diritto ad essere liberi e partecipi che la sezione ANPI “Maria Diaferia” di Corato ha realizzato con il Comprensivo F. Cifarelli – L. Santarella e con le classi quarte della Scuola Primaria N.Fornelli.
I docenti del gruppo ANPI-Scuola, insieme ai docenti delle classi coinvolte, hanno guidato alunni e studenti lungo il percorso che, partendo dalla riconquistata libertà democratica sancita dal 25 aprile 1945, giunge alla Costituente e quindi al cammino che porta alla stesura della Costituzione “più bella del mondo”.
Gli incontri hanno avuto come focus i principi fondamentali della Carta costituzionale: il diritto ad essere liberi e partecipi, il diritto allo studio, alla salute, al gioco, al lavoro, ad essere uguali senza distinzione alcuna.
In relazione al diritto al lavoro ed alla celebrazione del Primo maggio, oltre ai laboratori svolti in classe, sono state organizzate visite guidate alla mostra sull’Emigrazione italiana, in particolare coratina, a Grenoble, allestita nel chiostro del Comune.
Gli incontri, svoltisi tutti in orario curricolare, hanno coinvolto le classi quinte sez. A e sez. B del Cifarelli, la prima E e la seconda G della Santarella e tutte le classi quarte del Fornelli.
Le ore trascorse insieme hanno visto gli studenti non solo attenti ma anche partecipi alle attività vissute da protagonisti come il gioco della staffetta “partigiana”, il Gioco dell’oca (avvio marcia su Roma del 1922, arrivo il 2 giugno 1946), giochi di ruolo, lettura e interpretazione di documenti fotografici e di testi poetici. Non sono mancate letture di testimonianze di uomini e donne, protagonisti di quei giorni, nonché di migranti o di loro discendenti.
Hanno così preso corpo e volto i Padri e le Madri costituenti, alcuni dei tanti giovani partigiani, le meravigliose code che hanno segnato le prime votazioni a suffragio universale, le difficili strade seguite da chi ha lasciato la sua terra in cerca di un futuro dignitoso.
Per noi dell’ANPI sono state ore bellissime, dense e ricche dei sorrisi dei ragazzi, della loro curiosità, del loro voler approfondire quei saperi intorno ai quali già le loro docenti avevano lavorato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il Comune adotta la “La carta dei diritti della Bambina” https://ilquartopotere.it/diritti/il-comune-adotta-la-la-carta-dei-diritti-della-bambina/ https://ilquartopotere.it/diritti/il-comune-adotta-la-la-carta-dei-diritti-della-bambina/#respond Thu, 02 Jun 2022 05:55:23 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=18724 Nell’ultimo  Consiglio comunale celebratosi il 31 maggio, si è approvata all’unanimità l’adozione, da parte del Comune di Corato della “Nuova Carta dei diritti della bambina”, accogliendo la richiesta della Presidente della F.I.D.A.P.A (federazione Italiana Donne Arte Professioni Affari), sezione di Corato. La carta, nella sua formulazione originaria, fu presentata ed approvata a Reykjavik nel 1997 […]

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Nell’ultimo  Consiglio comunale celebratosi il 31 maggio, si è approvata all’unanimità l’adozione, da parte del Comune di Corato della “Nuova Carta dei diritti della bambina”, accogliendo la richiesta della Presidente della F.I.D.A.P.A (federazione Italiana Donne Arte Professioni Affari), sezione di Corato.

La carta, nella sua formulazione originaria, fu presentata ed approvata a Reykjavik nel 1997 durante il IX congresso della Federazione Europea della BPW (Business Professional Women) ed è ispirata alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989 e rappresenta uno strumento che fornisce una lettura “di genere” dei diritti sanciti dalla Convenzione Onu dei diritti della infanzia da cui estrapolare principi direttamente finalizzati alla tutela delle bambine e delle ragazze che, nel panorama dell’infanzia rappresentano un obiettivo di discriminazione ancor più grave e necessitano pertanto di forme specifiche di protezione e va letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti della donna fin dalla nascita;
A vent’anni da una prima formulazione (1979) la carta è stata aggiornata in considerazione delle leggi sopravvenute in tutto il mondo e del fatto che i principi in essa contenuti oggi devono essere considerati dei diritti veri e propri giustamente rappresentati nella vita economica, civile e politica delle donne.
“Questo progetto, che consiste nel far approvare i nove punti della “Carta dei diritti della bambina” alle amministrazioni comunali, è partito come progetto distrettuale ed è poi diventato un progetto nazionale. – Dichiara la presidente della F.I.D.A.P.A. sezione di Corato, Francesca Di Ciommo – L’obiettivo è quello di fare in modo che le Amministrazioni, le Associazioni e le Scuole possano portare avanti progetti divulgativi per far conoscere i nove punti della carta. Noi, come sezione della F.I.D.A.P.A. di Corato, nel biennio 2021 – 2023 in cui sono presidente, abbiamo proposto all’Amministrazione Comunale l’adozione di questa carta. Ringrazio, quindi, l’Amministrazione Comunale, il Sindaco De Benedittis, l’Assessore alla Cultura, Beniamino Marcone e siamo onorate e contente di aver portato a casa questo risultato.”
Il presidente della Commissione Cultura, Eliseo Tambone, assente per motivi di salute, ha fatto pervenire in Consiglio una sua missiva in cui ha dichiarato: ” Il riconoscimento e la tutela dei diritti della persona sono il fondamento degli stati liberal-democratici. Che cosa accade quando i diritti cominciano a venir meno? se, come accade oggi, i diritti vengono considerati quasi un lusso incompatibile con la crisi economica, pandemica, russo-ucraina?
Accade che, inevitabilmente,anche lo Stato democratico entra in crisi!
Ecco, quando in tempo di crisi i diritti vengono considerati come un lusso che non possiamo permetterci,vuol dire che sono un lusso anche la politica e la democrazia! E quando la politica democratica entra in crisi a decidere è il mercato che, però, non tutela primariamente i diritti della persona, ma quelli del profitto!
Così avviene che il mercato, oltrepassando i limiti della sua legittimità, si annette tutto l’ambito economico e l’ambito della competenza politica annullando, uno dopo l’altro, i diritti del lavoro, della salute e dell’istruzione. Queste (non)politiche cosiddette neoliberiste sono negli ultimi anni condivise da partiti di destra e di centro sinistra, pensiamo, per esempio, ai disegni di legge sulla “Autonomia regionale differenziata” e sulla “Concorrenza e il Mercato”: quest’ultimo, per esempio, porterà a privatizzare anche l’acqua potabile!
A noi spetta il compito di rimettere i diritti fondamentali della persona al centro della nostra attenzione. A partire dai diritti dei più piccoli, dei più fragili. A partire dai diritti delle bambine. Perciò accogliamo la proposta di adozione della “Carta dei diritti della bambina”, da parte della FIDAPA, con gioia e speranza che si rinnovi una nuova età dei diritti.”

Di seguito, i 9 punti della “Carta dei Diritti della Bambina”

“Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità;
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico,
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste;
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali;
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole;
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile;
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo;
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età;
Art. 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
La bambina, si legge nei principi di riferimento, deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione.”

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“Lettera di libertà” di Michele Rosito https://ilquartopotere.it/diritti/lettera-di-liberta-di-michele-rosito/ https://ilquartopotere.it/diritti/lettera-di-liberta-di-michele-rosito/#respond Wed, 30 Jun 2021 23:37:13 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=12424 A cura di Gaetano Bucci Qualche anno fa fu coniato il termine “democratura”, termine derivante dalla unione delle parole democrazia e dittatura. Tale termine serve per designare il paradosso perverso del nostro tempo in cui le democrazie non sono altro che dittature mascherate e imbellettate. Non solo, poiché uno dei primi valori garantiti dalle democrazie, […]

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A cura di Gaetano Bucci

Qualche anno fa fu coniato il termine “democratura”, termine derivante dalla unione delle parole democrazia e dittatura. Tale termine serve per designare il paradosso perverso del nostro tempo in cui le democrazie non sono altro che dittature mascherate e imbellettate. Non solo, poiché uno dei primi valori garantiti dalle democrazie, che spesso nascono dopo le esperienze di regimi autoritari o anacronismi storici, è quello della libertà, sarebbe una contraddizione una società democratica priva del valore essenziale della libertà. Libertà di e libertà da, questo dovrebbe essere il vero senso della nostra civiltà nella sua compiutezza storica. A questo ci riferiamo continuamente e spesso ce ne vantiamo. Invece…

Invece tocca continuamente verificare che l’uomo rimane “lupo del suo simile”, che dei tre grandi valori dell’età moderna, e cioè libertà, uguaglianza e fraternità, poco è di fatto garantito. Soprattutto il primo valore, quello della libertà, che è messo in capo alle costituzioni di grandi stati occidentali come gli USA e l’Italia, viene sempre più vilipeso, oltraggiato e addirittura negato.
Negato, non tanto a parole ma nei fatti. E ciò per due semplici motivi. Il primo è che i sistemi economici e politici, riducendo di molto i livelli di uguaglianza e di pari opportunità tra i cittadini, di fatto finiscono per comprimere gli spazi di libertà. Il secondo motivo è dato dal fatto che, essendo le nostre libertà mediate sempre di più dalla tecnologia ed essendo questa controllata da pochi, si finisce col dipendere e addirittura essere sottomessi e controllati proprio dai padroni di quei mezzi.
Insomma, oggi le libertà sono limitate non da sistemi oppressivi diretti, da agenzie segrete di spionaggio, da eserciti di poliziotti o da minacciosi sistemi repressivi quanto da apparenti innocui mezzi di comunicazione, siano essi con finalità di commercio, di burocrazia oppure di scambio sociale. La dittatura moderna è in pratica dietro le procedure burocratiche, dietro le grandi centrali di acquisto come Amazon, oppure dietro le immense reti dei cosiddetti “social media”, in primis Facebook.
Facebook non solo conosce tutto di noi, ma è anche il luogo virtuale in cui poi in realtà realizziamo il nostro essere sociali. Esso è anche la nostra casa, con la particolarità, però, che dobbiamo abitarla secondo regole rigidamente ed anche arbitrariamente imposteci. Infatti, sconclusionati algoritmi e professionisti del controllo planetario delle idee, attraverso il linguaggio lentamente ma inesorabilmente, modellano le nostre idee, la nostra cultura e la nostra civiltà. Insomma le nostre libertà espressive finiscono in una “marmellata planetaria” in cui si perde più ogni nostra identità e ogni vera libertà, individuale o collettiva.

Ora avviene che proprio ieri un amico di Corato che vive all’estero e che in città abbiamo apprezzato come cittadino esemplare e valente vigile urbano, il sig. Michele Rosito, sia stato “punito” da Facebook col divieto per un giorno di scrivere commenti sulla rete a causa del fatto che una sua frase del tutto legittima e giustificata non rientrasse in quel sistema del “politicamente corretto” di cui abbiamo detto.
Con determinazione e garbo Michele Rosito ha inviato una sua lettera a Facebook che qui riporto per intero, facendola seguire dal mio commento alla stessa.
Sarebbe opportuno che da questa “lettera di libertà”, orgogliosamente rivendicata, si riflettesse anche a Corato, e magari prendere spunto per un dibattito pubblico oppure per un discorso aperto ai giovani e agli studenti.

LETTERA APERTA
ALLA COMMISSIONE ANTIVIOLENZA DI FACEBOOK.
<<Ieri ho ricevuto la vostra notifica che per 24 ore non avrei potuto mettere like o commentare i post dei miei amici. Nel breve formulario che mi avete concesso a mia discolpa, ho ribadito che non ritenevo giusta la decisione e mi avete risposto che per l’emergenza Covid la commissione era stata ridotta, che comunque avrebbe ripreso in esame il mio caso e mi avrebbe fatto sapere. La sospensione è durata comunque 24 ore e vi ringrazio. Ora provo a spiegarmi meglio, visto che posso finalmente esprimermi.
Ho visionato un post di un mio amico, che faceva vedere un filmato della polizia statunitense, dove alcune persone di colore strattonavano ripetutamente i due agenti, per impedir loro di fermare o arrestare un loro amico. Uno dei due poliziotti, dopo essere stato ripetutamente spinto e sicuramente verbalmente provocato, dà un pugno al volto dell’energumeno e lo mette ko. Poi si è avvicinato a quello che era da controllare.
Io ho commentato dicendo: “L’uomo di colore si stava opponendo ad un arresto e il poliziotto ha fatto benissimo”. Apriti cielo! Mi è arrivata la notifica perché avevo violato gli standard di Facebook e che stavo istigando alla violenza. Chi avrei istigato? I poliziotti americani, che tanto ormai il pugno glie lo avevano dato? O le Forze dell’ordine italiane, che già sono con le mani legate?
A mio parere il problema dovevate risolverlo a monte, non consentendo al mio amico di pubblicare quel video. Inoltre vorrei conoscere i nomi dei componenti di questa eccellente commissione di censori, visto che Facebook di me conosce ogni dettaglio: foto, indirizzo, telefono, data di nascita, titolo di studio, stato civile ecc.ecc. Volete sapere che numero di scarpe porto? Il 46. Domani compirò 70 anni e non avete perso occasione per massacrarmi… le idee, con il voler abbinare il mio compleanno con delle donazioni da voi proposte.
Non sono d’accordo! È chiaro, o vi devo fare un disegno a colori? E che vi sia chiara un’altra cosa. La mia libertà di pensiero e di parola non è censurabile. La prossima volta sospendetemi per un mese o per un anno. Sto su Facebook per colloquiare con i miei amici e liberamente dibattere sulle nostre idee e sulle vicende delle nostre vite. Se ciò non vi aggrada, posso farne tranquillamente a meno. Chiamo i miei amici al telefono e dico quello che penso, ma voi non avete nessun diritto di mettere il bavaglio ai diritti sanciti dalla Costituzione Italiana e dai diritti internazionali dell’uomo. È chiaro anche questo, o vi faccio un altro disegno a colori?
Uso sempre un linguaggio corretto e non offendo nessuno, ma non posso acconsentire che mi si faccia dei soprusi. In questa occasione ho scoperto anche che avete in memoria anche un altro mio commento del 18 aprile scorso a voi non gradito. Pensavo che il Casellario Giudiziario fosse di esclusiva competenza delle Procure della Repubblica, ma devo aggiornarmi. Distinti saluti. Michele Rosito>>.

Al nostro concittadino Michele Rosito ho inviato il seguente messaggio:
“Michele Rosito, complimenti. Fossi ancora in servizio come insegnante proporrei questa tua lettera a Facebook come un chiaro e fulgido esempio di coscienza civile militante. Un esempio di libertà tratto dalla nostra quotidiana realtà che spesso vale più di quella narrata nei libri. Spero di aver modo di riprendere qualche passaggio di questo eccezionale documento. Grazie. Con stima sincera”.

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(Video) “Con la speranza che tutto torni come prima”: Giornata mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo” https://ilquartopotere.it/diritti/video-con-la-speranza-che-tutto-torni-come-prima-giornata-mondiale-sulla-consapevolezza-dellautismo/ https://ilquartopotere.it/diritti/video-con-la-speranza-che-tutto-torni-come-prima-giornata-mondiale-sulla-consapevolezza-dellautismo/#comments Thu, 01 Apr 2021 22:10:23 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=11087 Oggi ricorre la Giornata mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo, che come tante altre giornate, celebrano e ricordano temi che affliggono la nostra società su cui riflettere. Ben vengano, ma non basta se poi rimangono tali: “giornate” e basta – dice una delle tante mamme di bambini autistici – perché per noi il 2 aprile è tutti […]

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Oggi ricorre la Giornata mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo, che come tante altre giornate, celebrano e ricordano temi che affliggono la nostra società su cui riflettere.
Ben vengano, ma non basta se poi rimangono tali: “giornate” e basta – dice una delle tante mamme di bambini autistici – perché per noi il 2 aprile è tutti i giorni, la quotidianità vissuta con i nostri figli ce lo ricorda come ce lo ricordano le difficoltà che spesso noi genitori viviamo, orfani degli strumenti necessari per rivendicare i diritti e la dignità dei nostri figli il più delle volte invisibili persino alle istituzioni.
Noi viviamo i giorni prima del 2 aprile e quelli dopo, sempre, e vorremmo che a viverli fossero tutti per non dimenticare che gli autistici, oltre ad essere nostri figli, sono anche figli della società.

E sono figli sicuramente delle educatrici, aggiungiamo noi, che pure hanno un ruolo importante nella vita di questi ragazzi, diverse le ore a scuola che trascorrono insieme tanto da coglierne le emozioni e i pensieri più nascosti che le colleghe Antonella Mazzilli e Antonella Vlonga, hanno provato a trasferire in queste righe.

Bambino “pesce”.

È cosi che molti chiamano me e quelli che come me si rifugiano nei loro pensieri. Se fossi un pesce nuoterei di sicuro in un mare blu, blu limpidissimo. Eh già… perché questo accade in fondo al mare: tanti pesci di tutti i tipi dai colori piu ‘ belli e strani che nuotano liberamente e felici!

Vorrei che questo accadesse anche sulla Terra ferma, vorrei che tutti si rendessero conto che noi, ”pesciolini blu”, abbiamo un cuore immenso ed una mente indescrivibile, una mente grande, ma a volte offuscata dai pregiudizi degli altri. Noi bimbi “pesciolini blu” gioiamo e parliamo con gli occhi, con gli stessi occhi con cui guardiamo un mondo che non sempre ci comprende. Anzi! A volte ci sentiam dire: “Ah..è un bimbo autistico…”

Sanno realmente cosa sia l’autismo? Pensano che noi pesciolini blu non proviamo emozioni? Credo di no, credo che sia necessario che tutti si impegnino a entrare nel nostro mondo, un mondo bello nel quale non esiste malizia, cattiveria e atti arrivisti.

Vorrei che in questa giornata così importante tutti indossassero o appendessero qualcosa di blu sui propri balconi o che magari tutti insieme facessero volare alle 17.00 un palloncino blu dal proprio balcone.
Quest’anno in cui tutti siamo in casa sarebbe ancora più bello,ci aiuterebbe a sentirci tutti più vicini.
Forza Corato, che tutto si colori di blu oggi!
Blu come il mare, blu come il cielo, l’immenso cielo della speranza.

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Monta la rabbia dei commercianti e degli artigiani di Corato contro le restrizioni in zona rossa: “La pazienza ha un limite” https://ilquartopotere.it/diritti/monta-la-rabbia-dei-commercianti-e-degli-artigiani-di-corato-contro-le-restrizioni-in-zona-rossa-la-pazienza-ha-un-limite/ https://ilquartopotere.it/diritti/monta-la-rabbia-dei-commercianti-e-degli-artigiani-di-corato-contro-le-restrizioni-in-zona-rossa-la-pazienza-ha-un-limite/#respond Mon, 29 Mar 2021 15:43:15 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=11002 Serrande abbassate, in zona rossa, per diverse attività commerciali così come per centri estetici, parrucchieri, barbieri mentre palestre, centri sportivi e scuole di ballo costretti alla chiusura già ad ottobre scorso. Monta così la rabbia dei titolari contro le restrizioni imposte dal governo e da questa mattina, a Corato, affisso agli ingressi chiusi degli esercizi […]

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Serrande abbassate, in zona rossa, per diverse attività commerciali così come per centri estetici, parrucchieri, barbieri mentre palestre, centri sportivi e scuole di ballo costretti alla chiusura già ad ottobre scorso. Monta così la rabbia dei titolari contro le restrizioni imposte dal governo e da questa mattina, a Corato, affisso agli ingressi chiusi degli esercizi commerciali, un cartello che racchiude il loro sconforto perché: “Abbandonati e uccisi dallo Stato” e poi il grido alle istituzioni come si legge nella nota:

State mettendo noi, come tutti i commercianti e artigiani, nelle condizioni di dover scegliere tra la salute e la nostra dignità nel dover adempiere a tutti i nostri obblighi. Che sia chiaro a tutti, la pazienza è ai minimi storici.
Siamo stanchi e stufi di dover vedere differenti trattamenti tra singole attività, di vedere la gente ugualmente in giro e noi costretti in casa a dover dare giustificazioni a banche, fornitori, proprietari di locali, commercialisti, enel, eni, acquedotto, inps, inail, tari, irpef, strozzini e chi più ne ha più ne metta!
La cosa peggiore di tutta questa situazione è accorgersi, dopo 20 anni di lavoro, di avere un’attività “non essenziale”, di essere parte di quelle categorie demonizzate come untrici e relegate a pochi, insomma quelli che possono anche chiudere, tanto senza il parrucchiere non si muore, giusto?
Vorremmo tanto capire chi ha deciso se andare dalla tua parrucchiera di fiducia ,sia meno utile di un cacciavite, o un pacchetto di sigarette sia più utile di una pentola, perché qui non si deve vedere la “moralità” delle attività, ma il fatto che tutto ciò è LAVORO, ed è LAVORO PER TUTTI, indipendentemente se sei un lavoratore privato, pubblico, autonomo o una P.IVA, indipendentemente se hai una palestra, un negozio, un supermercato o una ferramenta!
O qui stiamo tutti chiusi, oppure stiamo tutti aperti, perché altrimenti ci stiamo solo prendendo in giro!
I soldi che ci avete stanziato, quel fumo negli occhi che da un anno ci state buttando, credendo di alleviare le nostre sofferenze, non servono a niente se non a fomentare rabbia e frustrazione.
Il 7 Aprile o riaprite le nostre serrande, oppure dovremo farlo autonomamente”.

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Facciamo chiarezza con R-Umore: “Se il taglio non è censura!” https://ilquartopotere.it/diritti/facciamo-chiarezza-con-r-umore-se-il-taglio-non-e-censura/ https://ilquartopotere.it/diritti/facciamo-chiarezza-con-r-umore-se-il-taglio-non-e-censura/#respond Tue, 23 Mar 2021 02:59:54 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=10857 R-Umore, il format di approfondimento politico e non solo, nato dalla collaborazione tra la testata giornalistica “Il Quartopotere.it” e Video Italia on Air, diventato un appuntamento fisso settimanale di informazione molto apprezzato e seguito in città, è stato al centro dell’attenzione negli ultimi giorni per via di un taglio, fatto nella replica della puntata trasmessa […]

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R-Umore, il format di approfondimento politico e non solo, nato dalla collaborazione tra la testata giornalistica “Il Quartopotere.it” e Video Italia on Air, diventato un appuntamento fisso settimanale di informazione molto apprezzato e seguito in città, è stato al centro dell’attenzione negli ultimi giorni per via di un taglio, fatto nella replica della puntata trasmessa in diretta il 16 marzo scorso, dai connotati di una vera e propria censura.

Argomento della puntata è stato la situazione pandemica a Corato, egregiamente affrontato dagli ospiti in studio: la dottoressa Annalisa Pomarico e il presidente della Commissione Salute Corato, Salvatore Mascoli. Ospite avrebbe dovuto essere anche il comandante della Polizia Locale, il dott. Loiodice, non autorizzato dall’amministrazione a partecipare in trasmissione, per chissà quali ragioni, che sicuramente avrebbe completato una serie di informazioni utili ai nostri amici e amiche a casa circa l’argomento trattato, di grande attualità.

Evidentemente scomodo, tanto da essere tagliato-censurato, è stato il passaggio in prossimità di chiusura della puntata, in cui, senza polemica alcuna del sottoscritto, si invitava l’amministrazione, nella figura del sindaco e dell’addetto all’ufficio stampa, la dott.ssa Ferrante, a rispondere alle chiamate o quantomeno ai messaggi, documentati, in cui si chiedeva l’intervento in studio del comandante.

Chiaro che questa mia richiesta e l’aver evidenziato la mancanza di risposte formali da parte dell’amministrazione sono state cose non gradite alla stessa visto che, all’indomani della diretta, ho personalmente ricevuto la telefonata da parte della dott.ssa Ferrante, palesemente adirata per averla citata, ma che, per quanto lecito possa essere stato il suo dissenso, fino a prova contraria, il suo nome è stato riportato, dal sottoscritto, semplicemente per il ruolo che ricopre all’interno di questa amministrazione e con cui la redazione si interfaccia, come nel caso specifico.

Cosa è successo? Cosa ha spinto la direzione editoriale dell’emittente a tagliare-censurare questa parte, a mia insaputa?

Per carità l’amministrazione sarà, evidentemente, super impegnata, il sindaco, sempre per impegni, non ha dato risposta, ma almeno da parte dell’organo preposto all’ufficio stampa destinatario della richiesta, una doverosa risposta doveva essere data; potrebbe essersi trattato di un disguido da parte loro, come ho  ipotizzato in trasmissione, ma questa è la verità dei fatti, tutti documentabili.

Allora dov’è la polemica del sottoscritto?

Non è più lecito chiedere rispetto per il proprio lavoro? Non è più lecito porre attenzione su mancanze, ribadisco documentabili e non inventate, affinché, nel rispetto reciproco, possa esserci una collaborazione tra stampa e amministrazione per una corretta informazione nei confronti dei cittadini? Dov’è finita la tanto decantata democrazia?

Alla luce di questo increscioso episodio, che lede la mia dignità professionale, con rammarico sospendo la mia conduzione, contraddistinta dall’assoluta imparzialità nei confronti degli ospiti, del format R-Umore, ideato e nato con l’esclusivo intento di fare un servizio di LIBERA e pubblica informazione.

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(VIDEO) Quanto è difficile a Corato essere disabile, Giuseppe: “Strade rotte, impossibile girare in carrozzella” https://ilquartopotere.it/diritti/quanto-e-difficile-a-corato-essere-disabile-giuseppe-strade-rotte-impossibile-girare-in-carrozzella/ https://ilquartopotere.it/diritti/quanto-e-difficile-a-corato-essere-disabile-giuseppe-strade-rotte-impossibile-girare-in-carrozzella/#respond Wed, 02 Dec 2020 23:01:12 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=9095 Parole semplici, quelle di Giuseppe, sono giunte in una lettera alla nostra redazione che, senza girarci troppo intorno, arrivano dritte al nocciolo perché, chi vive sulla propria pelle un disagio e non trova supporto nelle infrastrutture, vuole farsi sentire. “C’è ancora troppo poco per noi in questa città” – scrive Giuseppe. Probabilmente, aggiungiamo noi, non […]

L'articolo (VIDEO) Quanto è difficile a Corato essere disabile, Giuseppe: “Strade rotte, impossibile girare in carrozzella” proviene da Il Quarto Potere.

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Parole semplici, quelle di Giuseppe, sono giunte in una lettera alla nostra redazione che, senza girarci troppo intorno, arrivano dritte al nocciolo perché, chi vive sulla propria pelle un disagio e non trova supporto nelle infrastrutture, vuole farsi sentire.

“C’è ancora troppo poco per noi in questa città” – scrive Giuseppe. Probabilmente, aggiungiamo noi, non solo nella nostra città, ma lui qui vive ed è qui che si aspetta delle risposte concrete.

Oggi ricorre la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità che, come tante altre giornate, celebrano e ricordano temi che affliggono la nostra società su cui riflettere. Ben vengano, ma non basta se poi rimangono tali: “giornate” e basta. Occorre agire pensando a soluzioni che facciano bene. Certo bisogna fare i conti con la burocrazia, ma questo ostacolo, con coraggio, bisogna varcarlo, per consegnare ai cittadini e alle minoranze, spesso orfane degli strumenti necessari per rivendicare i propri diritti, la dignità. Le istituzioni devono farsi carico di questo. È un dovere a cui non ci si può sottrarre quando si scende in campo.

L’appello di Giuseppe è essenziale: poche cose, ma fondamentali per la vita normale di un disabile che deve affrontare una quotidianità per lui più complessa e che ancora riesce ad assaporare il piacere delle piccole cose come il falò di Santa Lucia. Quel fuoco non è solo fuoco per Giuseppe, ma luce, speranza che le cose possano finalmente cambiare.

                                                                 La lettera

“Corato è da sempre una vergogna, le strade sono rotte, vanno aggiustate. Ai comuni cittadini chiedo, a nome di tutti i portatori di handicap: “Non parcheggiate le vostre macchine sulle strisce gialle o davanti agli scivoli: “Abbiate rispetto”.

Purtroppo, per noi, questo momento è ancora più difficile. Da quando c’è il coronavirus le associazioni sono chiuse. Già in tempi normali non avevamo molte possibilità di svago in particolar modo in estate, mancano strutture adeguate.

In questo periodo quindi non posso uscire, non so dove devo andare. Esco un poco la domenica, ma è difficile andare in giro con la sedia a rotelle perché le strade fanno schifo, c’è ancora troppo poco per noi in questa città. Servono più luoghi e più materiale per i ragazzi disabili.

Quest’anno non ci sarà neanche il falò di Santa Lucia che a me piace molto perché c’è il virus.

Caro sindaco e tutta la giunta comunale spero facciate qualcosa per noi e mi raccomando sistemate tutte le barriere.

È molto DIFFICILE per noi.
Scusate per qualche errore.
Vi saluto Giuseppe.

Grazie.”

 

 

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(VIDEO) R-Umore: disabilità e diritti https://ilquartopotere.it/diritti/video-r-umore-disabilita-e-diritti/ https://ilquartopotere.it/diritti/video-r-umore-disabilita-e-diritti/#respond Wed, 02 Dec 2020 19:13:04 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=9093 Nuovo appuntamento con R-Umore che questa settimana ha trattato il tema della disabilità, in occasione, anche, della Giornata Internazionale delle persone con Disabilità che si celebra il 3 dicembre. Ospiti in studio Lorenzo Bucci (presidente ass. Vivianus), Patrizia Papagno entrambi genitori di ragazzi autistici e Domenico Valente, giovane coratino, testimonianza diretta della convivenza con la […]

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Nuovo appuntamento con R-Umore che questa settimana ha trattato il tema della disabilità, in occasione, anche, della Giornata Internazionale delle persone con Disabilità che si celebra il 3 dicembre.

Ospiti in studio Lorenzo Bucci (presidente ass. Vivianus), Patrizia Papagno entrambi genitori di ragazzi autistici e Domenico Valente, giovane coratino, testimonianza diretta della convivenza con la disabilità.

Tante le criticità evidenziate da chi, vivendo quotidianamente questo mondo, si confronta con una società che ancora deficita nel garantire pieno supporto sia al disabile che alle famiglie che, spesso, non trovano conforto anche nella propria città.

Un viaggio in un mondo sconosciuto a chi non è coinvolto in prima persona, ampliamente sviscerato dagli ospiti, che merita decisamente attenzione da parte delle istituzioni, in primis, e più sensibilità da parte dei comuni cittadini.

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La senatrice Piarulli: “Misure ancora più severe contro molestie e violenze sessuali nelle forze armate” https://ilquartopotere.it/diritti/la-senatrice-piarulli-misure-ancora-piu-severe-contro-molestie-e-violenze-sessuali-nelle-forze-armate/ https://ilquartopotere.it/diritti/la-senatrice-piarulli-misure-ancora-piu-severe-contro-molestie-e-violenze-sessuali-nelle-forze-armate/#respond Wed, 25 Nov 2020 09:32:57 +0000 https://ilquartopotere.it/?p=8990 Dalle recenti iniziative a beneficio dalla tutela sindacale all’interno delle Forze armate alla prevenzione degli abusi sessuali sempre nell’ambito degli stessi organismi, prosegue l’impegno della senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, del Movimento 5 stelle, soprattutto in occasione della giornata del 25 novembre, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, con il forte auspicio che […]

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Dalle recenti iniziative a beneficio dalla tutela sindacale all’interno delle Forze armate alla prevenzione degli abusi sessuali sempre nell’ambito degli stessi organismi, prosegue l’impegno della senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, del Movimento 5 stelle, soprattutto in occasione della giornata del 25 novembre, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, con il forte auspicio che determini misure sempre più efficaci nel contrasto ai soprusi sessuali anche nell’ambito militare.

Risale a un anno e mezzo fa la mozione del Movimento cinque stelle con cui si proponevamo «norme di aggiornamento dei codici penali militari, di pace e di guerra, affrontando il caso della commissione, nell’ambito delle forze armate, di reati sessuali da parte di loro appartenenti.

«L’ingresso del personale femminile nelle forze armate, Arma dei Carabinieri compresa, nonché nella Guardia di finanza – ricorda Piarulli – ha costituito un evento che, nella coscienza comune, è stato, e forse viene ancora avvertito, come la conquista da parte della donna di una nuova frontiera di una società, fino a ieri, fortemente declinata al maschile»

Oltre i numeri, però, non mancano riferimenti ad atteggiamenti e condotte devianti, fra le quali rientrano le molestie sessuali. Proprio su questo terreno, «nonostante i tangibili progressi da quando le donne sono entrate nelle forze armate – fa notare Piarulli -, nell’ordinamento militare non esiste il reato di molestie sessuali. Nel caso specifico, il reato di violenza sessuale o molestie è perseguibile dal codice penale ordinario, ed il fatto di essere un militare comporta semplicemente una circostanza aggravante, non essendo una fattispecie autonoma nel codice militare vigente».

Per questi motivi «si rende necessario rafforzare gli strumenti giuridici di contrasto alle molestie ed alla violenza sessuale nel comparto militare, nella consapevolezza che le discriminazioni e le devianze comportamentali potenzialmente che sfociano in azioni violente possono non solo impedire un impiego ottimale delle risorse umane, ma anche minare la coesione e l’efficacia degli assetti operativi nei contesti in cui esse sono chiamate ad operare».

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