Fino a qualche decennio fa la cremazione del corpo del defunto era una pratica molto lontana dalle nostre abitudini a differenza di altri stati europei, oggi la situazione sembra essere cambiata e col passare del tempo anche da noi sono molti coloro che optano per questa pratica.
Ce ne parla il sig. Francesco Lotito titolare dell’omonima impresa funebre.
Sig. Lotito anche a Corato la richiesta di questo metodo di sepoltura si sta diffondendo, come mai solo ora?
In effetti la cremazione è un metodo di sepoltura diffuso soprattutto nelle regioni del centro-nord, già da diversi anni, oggi anche da noi sta cambiando l’approccio a questo metodo che finora vedeva i suoi limiti dovuti a credenze popolari e a remore di carattere religioso (dal Codice di diritto canonico (can. 1176) “la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cattolica) sfatati da una campagna d’informazione adeguata.
Perché scegliere la cremazione?
Indubbiamente uno dei vantaggi di questa pratica è la riduzione degli spazi che la sepoltura tradizionale non favorisce dando luogo a cimiteri che diventano gigantesche e ingombranti strutture. Ci sono periodi in cui i posti assegnatari dei loculi, vista l’incidenza delle morti, possono essere carenti e non sempre è possibile ricorrere alle confraternite, qualora la persona avesse già dei contratti stipulati in precedenza, o alle cappelle private.
I metodi di sepoltura tradizionale cosa comportano?
Innanzitutto diciamo che due sono le opzioni che i familiari dei defunti possono applicare considerando il metodo di sepoltura tradizionale:
La classica sepoltura sottoterra nella fossa comunale che ha una durata decennale.
La tumulazione all’interno dei loculi che ha una durata ventennale.
Entrambe le pratiche comportano una spesa per l’acquisto iniziale dello spazio al momento della sepoltura a cui allo scadere del tempo vanno ad aggiungersi un’altra serie di costi nel momento dell’esumazione ( nel caso di sepoltura sottoterra) o dell’estumulazione (nel caso di sepoltura nei loculi).
Vi spiego cosa accade.
Intanto occorre precisare che la riesumazione dei resti mortali viene effettuata dal personale del cimitero a fronte di una spesa, successivamente è necessario trovare un’ubicazione per i resti e qualora la salma sia ancora intatta va rimessa sottoterra per altri cinque anni al fine di una decomposizione più rapida, dopodiché la materia presente all’interno del sarcofago va messa in un’apposita cassettina di zinco in una celletta comunale o privata; ogni singolo passaggio descritto comporta degli oneri a carico dei familiari oltre ai lunghi tempi che intercorrono tra i vari momenti.
Quindi alla luce di quanto ha descritto la cremazione ha dei vantaggi economici, è così?
Certo c’è un abbattimento dei costi non indifferente legati unicamente alla pratica della cremazione che esclude tutti i passaggi suddetti. In ogni caso per chi non avesse optato per la cremazione sin da subito la stessa può essere praticata, in un momento successivo, per i resti mortali,sempre per non incorrere nei passaggi, tempi e oneri che ne conseguono.
Quali sono, se ci sono, gli altri vantaggi che possono indurre a tale scelta?
Intanto ribadisco che il costo che prevede la cremazione può essere inferiore rispetto ai tradizionali metodi di sepoltura, in più non prevedendo in futuro l’esumazione o l’estumulazione non si vanno ad accollare ai parenti ulteriori spese ma, soprattutto, un aspetto molto importante questo, si evita un rinnovo del dolore ai parenti che dovranno necessariamente seguire e assistere a queste pratiche in futuro.
Riepilogando possiamo affermare che la cremazione esclude di lasciare in eredità ai familiari un’incombenza sia onerosa che dolorosa.
Chi manifesta la volontà alla cremazione?
Per procedere alla cremazione di una salma occorre l’attestazione della volontà del defunto di farsi cremare attraverso un testamento registrato dal notaio o un testamento olografo (scritto di proprio pugno) consegnato ad un parente.
In caso di assenza di un testamento del defunto la decisione spetta al coniuge vivente, se quest’ultimo non ci fosse perché mancato precedentemente, la decisione spetta al figlio e nel caso di più figli alla maggioranza tra gli stessi.
In mancanza di figli spetta al parente più prossimo entro il sesto grado.
È l’impresa funebre che si occupa delle pratiche burocratiche?
Certo c’è un incaricato dell’impresa che accompagna il familiare presso il comune di appartenenza che rilascia la documentazione necessaria dopo che la manifestazione del desiderio del defunto di essere cremato, o chi per lui, viene presentata all’ufficiale di stato civile.
In caso di morte fuori dal comune di residenza ci si rivolge al comune dove è avvenuto il decesso.
Dove avviene la cremazione?
Nel nostro territorio i poli crematori più vicini sono situati nei comuni di Foggia e Bari, qui dopo la cremazione del feretro le ceneri, separate dalle parti inorganiche (chiodi della bara per esempio, ect), vengono riposte in un’urna cineraria sigillata riportante i dati anagrafici del defunto, che viene consegnata a un parente.
Dove vengono messe le ceneri?
L’urna può essere trasportata sia dall’impresa funebre che dal parente stesso; le ceneri possono essere conservate nelle cellette cinerarie o nei loculi presso i cimiteri.
Possono anche essere conservate in casa, attraverso l’affidamento ai familiari. La consegna deve essere assolutamente verbalizzata con la garanzia di una corretta collocazione e tenuta dell’urna.
Le ceneri possono essere persino essere trasferite in una destinazione diversa da quella di appartenenza al defunto, (ad esempio in caso di uno stretto parente che vive fuori e vuole tenerle con sé), il familiare può trasportarle, sempre con previa autorizzazione delle autorità competenti, senza ricorrere all’intervento da parte dell’impresa funebre che comporterebbe un altro costo.
Signor Lotito anche da noi si può attuare la dispersione delle ceneri?
Assolutamente sì, anche a riguardo può esserci un testamento del defunto circa il luogo e la persona scelti per la dispersione che va sempre autorizzata dall’ufficiale di stato civile del comune nel quale è avvenuto il decesso oppure scelgono i parenti.
Le ceneri possono essere disperse in un corso d’acqua (mare , fiume, lago), nell’aria, in un terreno di proprietà del defunto o di un terzo (con il consenso del proprietario) secondo le norme del regolamento cimiteriale regionale.
Molti scelgono la cremazione, in particolar quei familiari che vivendo in altre città e non potendo far visita abitualmente nel cimitero di residenza del defunto (un figlio che vive fuori per esempio) in questo modo riescono ad avere vicino i propri cari.