Ad oggi, nulla hanno prodotto le ben tre distinte missive, rispettivamente datate 19.04.2023; 15.06.2023 ed in ultimo 24.11.2023, che l’avvocato Luciano De Luca,
in qualità di procuratore, difensore e domiciliatario di innumerevoli proprietari di appezzamenti di terreni ad uso agricolo, ubicati in agro di Corato, nelle contrade Via Vecchia Bisceglie e Fondo Griffi, ha inoltrato sia al Comune di Corato e sia all’A.S.I.P.U. – IN HOUSE s.r.l..
La vertenza riguarda l’annosa questione legata al canale fognario a cielo aperto, di proprietà del Comune di Corato che come spiega l’avvocato – “per i suoi assistiti resta un problema davvero incombente e serio, sia per le eventuali esondazioni del precitato canale che determinano una invasione di liquami riversati nelle circostanti campagne, pregiudicando la salubrità dell’ambiente e delle colture vegetative, sia per la folta vegetazione arbusta e spontanea, riveniente dal fondale stesso del canale che invade selvaggiamente i terreni e che ostacola l’ordinaria coltivazione delle piante e sia ulteriormente per i pericoli che tutto l’habitat su descritto causa nei vari terreni, determinando il rischio della sicurezza sul lavoro per gli agricoltori avventizzi“.
Tutto ciò, che è stato appunto evidenziato nelle succitate istanze, così come spiega De Luca – “è stato completamente ignorato dai due enti destinatari delle missive e a tutt’oggi nessuna risposta ufficiale è pervenuta né da parte del Prof. Corrado De Benedittis, sindaco della città e né da parte dell’Avv. Renato Bucci, amministratore unico della Soc. A.S.I.P.U. – IN HOUSE s.r.l., sia per una eventuale bonifica dei terreni circostanti e sia per la messa in sicurezza del corso del canale, almeno per la parte di competenza del Comune di Corato”.
“Ma vi è di più” – aggiunge l’avvocato – “In tutto questo periodo, il capo-delegazione dei proprietari terrieri, Sig. Cusanno Cataldo, ha tentato di prendere contatti bonari con i rappresentanti delle Istituzioni sopra menzionate, conducendo di volta in volta, in giro per le campagne di quella zona sia il Sindaco, sia l’Assessore ai Lavori Pubblici, Ing. Vincenzo SINISI, sia l’Amministratore Unico dell’A.S.I.P.U. – IN HOUSE s.r.l., oltre che il Direttore Tecnico di quest’ultimo ente, al fine di far visionare la seria ed improcrastinabile problematica, ma invano. Anzi, piuttosto collezionando solo ed esclusivamente prese per i fondelli”.
La questione è stata persino posta all’attenzione del consiglio comunale del 21 novembre in cui il consigliere di minoranza Vito Bovino se n’è fatto portavoce attraverso un’interrogazione “che però – spiega ancora De Luca – “non ha altrettanto sortito alcun effetto risolutivo, né alcuna risposta ufficiale”
Ricordiamo intanto che in quell’assise, il sindaco ha così replicato all’interrogazione di Bovino – “sono in corso una serie di sopralluoghi che abbiamo fatto, una volta mi sono recato anch’io sul posto, il problema è assolutamente all’attenzione dell’ufficio tecnico e dell’amministrazione che se ne stanno interessando con un’interlocuzione continua con la Regione poiché ci sono differenti competenze, che l’amministrazione ha partecipato ad un bando di 500mila euro di cui si attende l’esito (il nome però in quel momento non lo ricordava né lui e né l’assessora Antonella Varesano a cui chiedeva soccorso), che per la parte di competenza del Comune sono stati fatti alcuni interventi di pulizia del canale e di disostruzione dei vari passaggi intasati dagli accumuli di tronchi, rami ed erba, che altri interventi sono in programma, ma lì dove c’è invece la competenza sovracomunale deve intervenire chi di dovere – sottolineando in conclusione – che il problema del canalone di via Bisceglie comunque non nasce oggi”.
Nei fatti insomma allo stato attuale sembra non ci siano concreti riscontri; verrebbe da chiedersi per esempio a che punto sono le interlocuzioni con la Regione e gli esiti delle stesse, perché se è vero che la questione irrisolta del canalone è un’eredità del passato non si può certo dire che a seguito delle tre missive dell’avvocato De Luca sia cambiato molto con questa amministrazione come ribadito dal consigliere Bovino che nella controreplica al sindaco, con rammarico ha sottolineato – “che a distanza di sette mesi dalla prima istanza si apprende purtroppo che si è ancora alla fase dei sopralluoghi anziché alla risoluzione del problema”.
I proprietari dei terreni vittime di questo serio problema che sembra non vedere alcuna luce all’orizzonte, non intendono stare fermi e sono determinati a procedere anche per altre vie tanto che “negli ultimi giorni alcuni di loro mi stanno esortando ad esporre la vicenda alla Procura della Repubblica territorialmente competente per tutte le ipotesi di reati poste in essere da parte degli organi e degli uffici rimasti volutamente inadempienti ed inerti” – riferisce l’avvocato, mentre altri ancora – dice – “mi stanno convincendo ad esporre la vicenda agli organi di stampa nazionale ed alle emittenti TV al fine di sensibilizzare chi di competenza”.