Si è svolta sabato 27 aprile 2024, presso il teatro Fusco di Taranto, città cara ad Alessandro Leogrande, la cerimonia conclusiva del Premio a lui dedicato, ideato e organizzato dall’associazione Presìdi del libro con il sostegno della Regione Puglia.
Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore prematuramente scomparso, ha dedicato gran parte del suo lavoro ad occuparsi di temi civili, ambientali e sociali legati al territorio che lo ha visto nascere, la città di Taranto appunto, per poi estendere lo sguardo dall’Africa ai Balcani, fino ad abbracciare il mondo intero.
L’Associazione Presìdi del Libro, nata a Bari oltre vent’anni fa, attraverso i vari gruppi del territorio vuole tenere acceso un faro su quel mondo che Alessandro ha interpretatoattraverso i cinque titoli di giornalismo narrativo in gara.
Il giornalismo narrativo è infatti uno strumento molto utile, soprattutto per le nuove generazioni, per comprendere la realtà, spesso difficile e contraddittoria, in cui siamo immersi.
Questi i titoli in gara: “Uppa” di Piergiorgio Casotti (Italo Svevo), “Le grandi dimissioni” di Francesca Coin (Einaudi), “Primavera ambientale” di Ferdinando Cotugno (Il Margine), “Un autunno d’agosto” di Agnese Pini (Chiarelettere)“e Mal di Libia” di Nancy Porsia (Bompiani).
L’incontro è stato introdotto dalla lettura da parte di Paolo Panaro di pagine significative de “La Frontiera” di Alessandro Leogrande.
Il giornalista e scrittore Giorgio Zanchini, nell’evidenziare l’esempio di Alessandro Leogrande, il suo impegno civile, il suo spendersi nella realtà quotidiana, il suo cercare sempre oltre l’apparenza, ha intervistato i cinque finalisti i cui libri sono stati letti dai gruppi di lettura dei vari Presidi e dalle scuole che hanno aderito al Progetto Giornalismo.
Grazie ad Agnese Pini una storia personale è divenuta la molla che ha fatto scaturire un discorso universale.
Con Francesca Coin e Ferdinando Cotugno si è fatto riferimento a nuovi paradigmi per interpretare e modificare la realtà;
Piergiorgio Casotti ha sottolineato la meraviglia di una terra, come la Groenlandia, che rappresenta l’alterità al proprio essere e credere.
Nancy Porsia, parlando del coraggio, ha definito molto naturale il suo avvicinamento alla questione libica, in quanto sentirsi europei vuol dire anche sentirsi “mediterranei”.
I vincitori del premio, per la sezione scuole, sono stati, ex equo, Agnese Pini e Nancy Porsia, mentre i gruppi di lettura dei Presìdi del Libro hanno votato per Francesca Coin, autrice de “Le grandi dimissioni”.
Le scuole che hanno aderito al progetto “Raccontami il giornalismo”, dopo aver seguito una masterclass di Annalisa Camilli, hanno prodotto un’inchiesta/ reportage narrativo. Come giuria ha dato il proprio contributo la 3A AFM “Green Management” dell’ITET Tannoia di Corato che si è impegnata nella lettura dei libri finalisti.
Per la sezione “Premio Studenti”, premiate ex aequo “Un autunno d’agosto” di Agnese Pini e “Mal di Libia” di Nancy Porsia.
Per chi volesse leggere i libri del Premio Leogrande, e conoscere i libri di Alessandro Leogrande, può contattare il Presidio del Libro di Corato inviando una mail a presidiolibrocorato@libero.it
“Quella parola indica una linea lunga chilometri e spessa anni. Un solco che attraversa la materia e il tempo, le notti e i giorni, le generazioni e le stesse voci che ne parlano, si inseguono, si accavallano, si contraddicono, si comprimono, si dilatano.
È la frontiera.”
Alessandro Leogrande, La Frontiera, ed. Feltrinelli