A colpi di ruspa, presso l’ex complesso dei “Molini e Pastifici Basile” di proprietà di Molino Casillo, ha preso ufficialmente il via il progetto Agrifood Hub. Nella mattinata di oggi, una “demolizione simbolica” di una parte dell’edificio ha aperto l’evento inaugurale per la posa della prima pietra di quel che sarà il primo centro di formazione specialistica e ricerca per il settore agroalimentare in Puglia.
Il progetto, già da tempo in cantiere, è stato la risposta al bando nazionale per la candidatura al finanziamento PNRR su “interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno, come ha spiegato l’imprenditore Francesco Casillo durante l’evento in cui, dopo un’excursus sulla struttura che comprende un mulino, un pastificio e un edificio ottocentesco rilevati nel tempo dalla sua famiglia “spinta dall’amore per i mulini e dal desiderio di salvaguardare quel pezzo di storia del nostro territorio sottraendolo ad eventuali speculazioni edilizie”, ha poi esposto minuziosamente il percorso del progetto partendo dall’idea fino alla proposta progettuale approvata poi dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. Ha inoltre sottolineato il merito del grande lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di diverse figure professionali in una corsa contro il tempo step by step con il risultato finale dell’approvazione da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
18 milioni di euro il valore richiesto e totalmente finanziato per Agrifood Hub, un progetto che nasce sulla base della collaborazione tra il mondo dell’impresa e quello accademico risultata “vincente”, – “un’esperienza eccitante e positiva” – come l’ha definita l’imprenditore Casillo, in cui “per la prima volta sia la parte privata che quella pubblica, in questo caso l’università, hanno lavorato benissimo insieme, una cooperazione che sta dando e, sicuramente darà degli ottimi risultati. Per me è un motivo di orgoglio” – ha rimarcato Casillo.
Agrifood Hub infatti nasce dal coinvolgimento di diversi partners: il Politecnico di Bari, capofila, il Molino Casillo S.p.A., l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, l’Università del Salento, la Federazione Regionale Coldiretti Puglia, l’Istituto di Istruzione Superiore “A.Oriani-L.Tandoi”, il Comune di Corato e Bonifiche Ferraresi S.p.A..
L’Agrifood Hub, si occuperà di alta formazione specialistica e ricerca nel settore agroalimentare, articolata su quattro accademie: l’Accademia per l’agricoltura sostenibile e di precisione, l’Accademia della tecnica molitoria, l’Accademia della panificazione e della pastificazione e l’Accademia per la tracciabilità e la valorizzazione dell’origine dei cereali. Sarà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, che consentirà una elevata innovazione in tutte le attività inerenti la produzione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi, aperto a diplomati e laureati ma anche ad operatori della produzione e della trasformazione, il tutto sempre nel solco della tradizione territoriale della industria molitoria. Sarà un’opportunità di crescita economica, occupazionale e sociale per il nostro territorio altamente caratterizzato da una grande tradizione agricola a cui però, come ha evidenziato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino – “va dato nuovo senso e valore, bisogna avere la capacità di unire i risultati della ricerca scientifica con la consapevolezza di un mercato in continua evoluzione che va seguito, calando questa realtà nei nostri territori affinché il mondo guardi anche alla Puglia per la formazione nell’ambito dell’agroalimentare. È compito delle università e delle nostre città costruire opportunità sia per i nostri giovani che per quelli oltre confine. Il fatto che ci sia un centro dove affiancare alle attività di ricerca l’opportunità di formare nuove figure professionali in grado di sostenere la trasformazione di un settore così importante per la nostra regione, mi auguro possa portare nuove energie alla nostra Puglia” – ha concluso il Rettore. In tal senso a fare eco a Cupertino, anche l’architetto Beppe Riboli che già nella fase embrionale del progetto ha subito pensato ad un’accademia come un luogo “dove sperimentare, studiare, ricercare, formare le eccellenze nel fare il pane, la pizza, i dolci, portare la qualità e il made in Puglia in giro per il mondo, ma nn solo, aprirsi e condividere queste conoscenze e sperimentazioni, accogliere la città. Mi piace pensare che qui arriveranno studenti da tutto il mondo ad imparare un’arte straordinaria che si fa con le manj, con la testa, ma anche con il cuore”.
Un progetto che ha riscontrato anche l’interesse e un’ampia collaborazione da parte dell’amministrazione comunale, “abbiamo fatto la nostra parte con convinzione, dando assoluta precedenza a questo progetto” – ha infatti dichiarato il Sindaco De Benedittis nel suo intervento, intorno a cui le aspettative sono alte, “il settore dell’agricoltura è in continua evoluzione ed innovazione – ha spiegato Pietro Piccioni, direttore regionale di Coldiretti – occorre essere competitivi nel mondo in un mercato sempre più aggressivo per cui è necessario formare nuovi operatori ma soprattutto formare nuove competenze che accompagnino le imprese sul mercato e questo hub potrebbe avere un ruolo determinante e utile allo scopo”.
Un progetto insomma che ha “travolto ed entusiasmato tutti i partners” ma che adesso deve fare i conti con l’ultimo step, quello dei tempi, il 2026, termine fissato per i lavori, sembra lontano ma per un progetto così grande potrebbe essere dietro l’angolo, quindi ora la palla passa nelle mani dell’Impresa Edile Garibaldi Fragasso, ma nulla da temere perché il titolare, Beppe Fragasso, fiducioso e rincuorato dalla sinergia delle forze in campo, ha affermato: “Nel giro di 400-450 giorni potremmo consegnare questo lavoro”.
Il countdown è partito!