Home Attualità “L’Epifania, tutte le feste porta via”…ma a Corato di che feste parliamo?

“L’Epifania, tutte le feste porta via”…ma a Corato di che feste parliamo?

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Prendiamo in analisi quelle appena trascorse del Dicembre Coratino, focalizzando l’attenzione sul suo cartellone “DEDICATO”, che nonostante le ingenti risorse economiche impiegate (oltre  170.000mila euro) non ha avuto il successo sperato.

Il programma, spazia tra eventi differenziati proposti e realizzati da una serie di associazioni culturali locali tra le quali spiccano, per numero di manifestazioni più importanti, due associazioni: Pro Loco Quadratum e APS Lavorare Stanca.
Se da un punto di vista organizzativo lo start del cartellone ha come data di inizio il 10 dicembre, gli eventi più pregnanti, quelli che hanno visto partecipazione, sono: La Processione Laica, la Coratina in festa, la Jo a Jo, con la partecipazione dell’artista Eugenio Bennato, il concerto del tenore Aldo Caputo con l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, Cattedrale Vivente, la Matin della Chiazz con la partecipazione dei Neri Per Caso e il concertone del 31 con il “menestrello onnivoro” Vinicio Capossela.
Appositamente si sono volute tralasciare altre manifestazioni minori non per importanza, ma per impatto mediatico.
La mission delle associazioni però, non è stata immune alle critiche sollevate da un pubblico, forse deluso, forse non abituato alle presunte “sperimentazioni, (vista la coincidenza con tradizioni consolidate nel tempo, fortemente sentite), vedasi ad esempio quella della festa della “Immacolata”, contrapposta di fatto a “processione laica” definita inopportuna e dissacrante da molti laici e credenti, nonostante l’assist fornito dall’autrice che si è affannata a spiegarne il senso.
Critiche giunte anche inaspettatamente dai “devoti” – sia di culto religioso che di culto politico – sostenitori dell’attuale Amministrazione.
Non è un mistero infatti che al netto dei volti noti intervenuti per la circostanza, non ci sia stata una grande presenza nemmeno tra i curiosi.
Si desume quindi che stravolgere tradizioni centenarie, ad appannaggio di nuovi “eventi test”, pur di ostentare a tutti i costi “IL CAMBIAMENTO” non sempre riscuote il successo ed il gradimento sperato.
Stesso dicasi in termini di partecipazione per il concerto che ha visto protagonista l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari e del tenore Caputo, coratino doc, che nonostante la gratuità dell’evento non ha registrato il pienone all’interno del Teatro Comunale.
Diversamente è andata per gli appuntamenti quali “la Coratina in festa” dedicato alla promozione dell’olio locale, “la Jo a Jo” della vigilia di Santa Lucia e “la Matin de la Chiazz” oramai orfana dei commercianti di alimentari che un tempo ne caratterizzavano l’evento, questi ultimi due già consolidati da decenni, eccezionalmente arricchiti quest’anno dalla presenza di artisti quali Eugenio Bennato ed i Neri Per Caso che hanno fatto registrare un numero consistente di pubblico, in occasione del 50° anniversario dalla fondazione della Proloco “Quadratum”. Manifestazioni patrocinate dal Comune di Corato ma organizzate in piena autonomia dalla stessa associazione.
Valutando i coefficienti di presenza e gradimento, ben altro riscontro ha ottenuto lo storico concertone di fine anno che nonostante i proclami e le aspettative desiderate, (sia dall’organizzazione che ha addirittura fatto “le pulci” alle strutture ricettive distribuite in Città, quasi a voler annunciare, anticipatamente, una piazza stracolma mai vista finora, sia dalla stessa Amministrazione, considerata la poliedrica partecipazione di un fuoriclasse artistico in controtendenza con la vena nazional-popolare), ha avuto, in termini di partecipazione un risicato pubblico di nicchia, senza considerare alle voci: critica e gradimento, una mole di cittadini scontenti dato lo spettacolo – a loro dire- inadatto all’atmosfera festaiola dell’ultima notte dell’anno.
La critica è democratica e legittima, da qualsiasi parte provenga, e può servire, in alcune situazioni, a migliorare, tuttavia se sfocia in malumore, allora c’è necessità di chiedersi da subito, prendendo le precauzioni del caso, in che modo si sia sbagliato o peggio, a cosa non si sia stati attenti. È questo quanto avvenuto con lo spettacolo “Cattedrale Vivente” a cura di Roberto Corradino, che per via dell’indignazione dei convenuti e per la presa di distanza del Dirigente Scolastico a cui facevano capo le famiglie ed gli alunni coinvolti, ha fatto balzare ai “dis-onori” di tutta la cronaca nazionale, l’incresciosa rappresentazione, forse destinata ad un pubblico inadatto.
A nulla infatti, sono serviti i successivi rimpalli di responsabilità tra organizzatori, autori ed Istituzione Scolastica al fine di arginare il danno mediatico procurato all’intera comunità, la quale, giustamente, si sarebbe aspettata delle scuse e dei “mea culpa” , anche da parte di chi istituzionalmente ricopre la duplice veste di Assessore alla Cultura ed all’Istruzione, nelle cui mani resta comunque la responsabilità politica dell’accaduto, essendo stato l’evento finanziato anche con fondi comunali; non è infatti stato soddisfacente per la comunità cittadina, il comunicato “pilatesco” fatto dal medesimo.
Se per quanto concerne il gradimento, il gusto e la partecipazione agli eventi vi possono essere tesi più o meno contrastanti, facendo un’analisi dal punto di vista economico la prospettiva cambia ed anche di molto. Prendendo in esame le determine e le delibere di spesa di competenza, ci si trova innanzi a cifre esorbitanti, non discostanti da quelle impiegate nel passato ma con risultati sicuramente diversi.
Nello specifico si è proceduto ad affidare a APS Lavorare Stanca
delibera n° 245 del 17/11/2022 di € 30.000 per la realizzazione di spettacoli di “Ecosistema Culturale”
determina n° 2155 del 05/12/2022 di € 97.512 per la realizzazione di spettacoli tra cui quello di fine anno con un artista di “fama internazionale” e delle luminarie per le vie cittadine
ed a Proloco Quadratum con determina n° 2417 del 30/12/2022 la somma di € 45.000 per la realizzazione di quanto di sua competenza ovvero la Coratina in festa, la Jo a Jo, la Matin della Chiazz e la befana, precisando che 16.000 € sono stati autofinanziati da risorse raccolte dalla stessa Proloco con inserzionisti, noleggio stalli e stand enogastronomici ed altro.
Tirando quindi le dovute somme, a fronte di un totale di € 171.512, sino ad ora riportati tra delibere, determine e protocolli di spesa, non pare esserci stato il dicembre “dedicato” alla città col botto tanto paventato, e nemmeno l’atteso “cambiamento” urlato in passato dai palchi e ora ed in Consiglio Comunale dagli attuali amministratori che denunciavano e contestavano lo sperpero di denaro operato dai politici “dell’età dell’oro” che con le stesse somme o forse anche qualcosina di meno, offrivano spettacoli e calendari di diverso livello, quantomeno dal punto di vista della critica e del gradimento.
Il risultato più eclatante che maggiormente si evince – al netto di poche eccezioni – è quello di un flop in piena regola operato da chi si improvvisa!
La saggezza popolare, che mai sbaglia, direbbe: “E‘ cambiata l’orchestra ma lo spartito è sempre quello!”
Scelte artistiche particolari, spettacoli di nicchia per pochi illuminati, affidi diretti e con “importi importanti” ad associazioni, pur avendo a disposizione il tempo per individuare le ditte specializzate sul MEPA, come previsto dalla legge, criteri di rotazione ignorati come il caso della Ditta Povia Grazia alla quale a distanza di pochi mesi, sono stati corrisposti con due diverse determinazioni € 20.740,00 in data 24/02/2022 e successivamente € 4.880 in data 28/12/2022 per servizi grafici.
Di certo, per i coratini non è stato un Natale coi fiocchi, alla luce di quanto esposto. Prendendo in prestito le parole di Renzo Arbore – lui sì “internazionale”- uno dei pochi che ha fatto sognare Corato in passato, riempiendo di folla tutto il centro cittadino, stradine comprese, B&B ed alberghi…“Meditate gente, meditate.”

 

 

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