Home Attualità La riflessione di un cittadino sulla vicenda Luna Park 

La riflessione di un cittadino sulla vicenda Luna Park 

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La nota giunta in redazione:

Festa patronale senza luna park” titolano i maggiori giornali locali, dando così il via libera al subbuglio popolare scaturito da un’assoluta intolleranza ad una simile privazione.
Ebbene sì, durante la ricorrenza che omaggia il santo patrono, la città di Corato dovrà fare a meno del “divertimento”’ se così lo si vuole definire, a causa di una precaria sicurezza fornita ai lavoratori, i quali, per l’appunto, hanno rammentato all’amministrazione le incresciose situazioni verificatesi lo scorso anno.
È fondamentale, infatti, tenere bene a mente che un anno fa, nei pressi di Via Sant’Elia, un camion di un giostraio fu colpito da svariati colpi d’arma da fuoco; su tal epilogo indagò anche la Polizia Stradale per ricostruire le dinamiche ed approfondire. L’assenza di quest’anno è, quindi, figlia dell’ intimidazione passata, probabilmente riconducibile ad un’estorsione, ma il popolino preferisce individuare le mancanze, seppur innegabili, dello Stato piuttosto che riversarsi con forza contro singoli e organizzazioni della malavita cittadina. Il che risulta davvero imbarazzante e lascia riflettere molto sull’andamento generale di una società allo sbaraglio, la quale piuttosto che affiancarsi allo stato nella lotta alla microcriminalità, denunciando episodi ricorrenti e di variabile gravità, si rifugia in una deprimente omertà , diventando indirettamente responsabile della propagazione di tali fenomeni.
Viene da pensare che questi cittadini non si riconoscano come complici di un sistema marcio e che preferiscano proseguire il loro cammino con un serrato paraocchi che elude con decisione la visione di una realtà sconcertante, attaccando la “lontana” politica e non riconoscendo alcuna colpa.
Ritengo , per l’appunto, che ciò che non è ancora stato compreso dai miei concittadini, infatti, sia che se non c’è un deciso intervento da parte di tutti per fermare l’epidemia di microcriminalità ci saranno sempre più disagi e di portata sempre maggiore. La comunità coratina sta visibilmente virando sempre di più verso il degrado e la colpa, purtroppo, non è più solo addossabile ai criminali in quanto ci sarebbe piuttosto da riflettere sul “lasciar fare” popolare. Di tutta la vicenda rimane da apprezzare l’opposizione dei giostrai allo scendere a compromessi e il loro saper rifiutare di tornare in una città che si è dimostrata zeppa di inciviltà . C’è solo da augurarsi che questo possa essere un incipit per iniziare ad affrontare ed individuare esempi lampanti di deturpamento sociale e che noi, cittadini di Corato, sempre occupati nel lamentarci e mai nell’ agire, iniziassimo a chiederci “Io, nel mio piccolo, cosa possa fare per migliorare questa realtà?”.
Carmine Greco 

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