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Italexit sulla visita di De Benedittis all’ospedale: “Un vero schiaffo a chi è stato negato l’accesso ai reparti”

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Di seguito, un comunicato stampa firmato dalla sezione cittadina del partito “Italexit – per l’Italia con Paragone” che pone alcune osservazioni sulla visita del nostro primo cittadino presso l”ospedale di Corato.
L’ingresso del sindaco Corrado De Benedittis, all’interno del reparto di Ginecologia dell’Ospedale “Umberto I di Corato”, con tanto di foto scattate insieme ai pazienti e al personale medico-sanitari tutti insieme allegramente assembrati, rappresenta un vero e proprio schiaffo nei confronti dei tanti cittadini, i quali negli ultimi 2 anni di “emergenza” pandemica, si sono visti negare la possibilità di accedere all’interno dei reparti ospedalieri per la consueta visita giornaliera per salute e confortare i propri familiari, senza sconti ed eccezioni, neppur in tempi recenti, essendo muniti di mascherina FFP2, tampone con esito negativo, doppia dose di vaccino effettuato, e chi più ne ha più ne metta!

Per chi come noi denuncia ormai da mesi le menzogne e le ipocrisie degli attuali governanti, episodi come questo ormai non fanno quasi più scalpore, se si pensa ad esempio anche al recente episodio di Capodanno che ha coinvolto il sindaco di Bari Decaro, fino a pochi mesi fa pronto a redarguire chiunque mettesse piede fuori dalla propria abitazione, per poi presentarsi in diretta televisiva nazionale sul palco del Petruzzelli, senza mascherina e alcun accorgimento, assistendo dinanzi ai suoi occhi senza batter ciglio ai festeggiamenti e ai trenini degli spettatori presenti in platea, in barba ai tanti dipendenti vari di discoteche e locali, che si vedono per l’ennesima volta negata la possibilità di lavorare per sostentare se stessi e i propri cari.

Non è possibile non riportare alla memoria, dunque, le affermazioni pronunciate al popolo,(anche e soprattutto a chi a detta sua si ritiene “onesto” e “ligio alle regole”), per l’ennesima volta ingannato e raggirato dai politicanti nostrani – a partire dal Presidente del Consiglio per arrivare al sindaco di un comune di 50.000 abitanti circa – che fino a pochi mesi fa ripetevano la necessità di sottoporsi al vaccino, visto come unica possibilità per sconfiggere la pandemia e riconquistare la tanto agognata normalità: è proprio il caso di dirlo, “cornuti e mazziati”, o per usare un’espressione più conforme ai tempi attuali, “vaccinati e tamponati”.

Ma si sa, i tempi si evolvono: fino a poco tempo fa, fomentare ansie e paure pandemiche e fare a gara con chi proponeva misure più stringenti e liberticide atteggiandosi a buon padre di famiglia che aveva a cuore la salute dei propri figli a tal punto da impedire loro di vivere, rappresentava un hobby particolarmente in voga tra i politici nostrani in cerca di consensi.
Oggi, invece, l’atteggiamento chiusurista dinanzi a una cittadinanza ormai vessata psicologicamente non paga più come un tempo e, allora, meglio provare a mostrarsi bello e buono con qualche scatto dinanzi ai propri follower, facendo accesso in luoghi, dove a (quasi) nessun altro è consentito, sia pure per ragioni decisamemte più urgenti e necessarie.
D’altronde, nella vita c’è chi può e c’è chi non può e, per parafrasare il noto a tutti marchese del Grillo:
“… Mi dispiace, ma io so’ io… e voi non siete un c….”.”

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