“Un maldestro tentativo di mettere le mani in tasca ai coratini?”
A chiederselo è il movimento politico Città Nuova che in una nota denuncia una serie di anomalie presenti nelle cartelle che in questi giorni stanno ricevendo i cittadini. Sono diversi gli interrogativi che il movimento si pone, uno su tutti cosa pensa il Sindaco in qualità di capo dell’Amministrazione nonché di assessore al bilancio di questa aggressione ai contribuenti coratini e soprattutto se ne è a conoscenza.
“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di avvisi di accertamento TARI per gli anni 2017-2021, sulle utenze domestiche e non domestiche.
In diversi casi si tratta di mancati allineamenti delle base dati catastali o di conformazione al regolamento comunale vigente (peraltro richiamato negli atti stessi), che prevede l’esenzione del tributo in caso di immobili residenziali o assimilati, privi di qualsiasi utenza e di fatto non utilizzabili.
La cosa più eclatante è che viene notificato un singolo avviso di accertamento per 5 annualità, con l’assenza di qualsiasi contraddittorio preventivo con il contribuente, il quale, quindi, si vede recapitare avvisi di accertamento per alcune migliaia di euro, per presunte omesse dichiarazioni, con la conseguente irrogazione di sanzioni pari al 100% del tributo.
Nessuna possibilità di rateazione viene citata negli atti, peraltro prevista dal Regolamento Comunale Generale delle Entrate e richiamato negli stessi avvisi di accertamento; nessun riferimento alla possibilità di presentare una istanza di sospensione oppure di accertamento con adesione. Solo una fredda e perentoria richiesta di pagamento in unica soluzione o, in alternativa per il contribuente la presentazione diretta di un ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado, competente per territorio, entro 60 giorni dal ricevimento dell’atto.
Quanti contribuenti avranno il tempo e la possibilità di andare a verificare la propria posizione con la SixT o eventualmente fare ricorso alla Giustizia Tributaria? Quanti atti potranno essere impugnati anche per singoli errori ma che incidono sulle 5 annualità, vanificando l’atto nel suo complesso? Che carico di lavoro dovranno smaltire i dipendenti SixT in questi due mesi? Quanto danno sarà arrecato ai contribuenti e al bilancio comunale, per una inefficace e maldestra azione di recupero tributario?.
E poi, queste somme iscritte a ruolo, saranno accertate nel bilancio di previsione del 2023 con quali conseguenze? Il Sindaco, come Capo dell’Amministrazione e in qualità di assessore al bilancio, cosa pensa di questa aggressione ai contribuenti coratini? Soprattutto, ne è a conoscenza? Si è confrontato con l’Amministratore unico della SIxT, col funzionario responsabile dei tributi e con sua “maggioranza” traballante? Sa che alcuni di questi atti mostrano profili di illegittimità, perché NON informano i contribuenti di tutte le possibilità previste dal regolamento comunale? Comprende, infine, che in questo particolare momento sono quantomeno inopportuni, se così massivi?“
In conclusione si legge nella nota: “Siamo a denunziare un vero e proprio abuso ai danni dei contribuenti: esporremo tutto ciò alla Procura Regionale della Corte dei Conti, contestiamo all’Amministrazione di non avere il controllo sui propri Uffici e sulle Società partecipate.“
Aggiungiamo noi che sulla questione ci riserviamo di approfondire.