Home Associazioni A.N.P.I. Corato augura Buone Feste a tutta la cittadinanza 

A.N.P.I. Corato augura Buone Feste a tutta la cittadinanza 

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Mai come quest’anno gli auguri per la festività del Natale mi appaiono e mi sembrano inopportuni e, nel pronunciarli, non riesco a non pensare a quanto i valori ideali di questa festività, l’amore verso il prossimo, la solidarietà e l’amicizia stridano con il dolore, le guerre, l’ingiustizia e la sopraffazione di cui sono vittime tanti nostri fratelli in tante parti del mondo.

Tuttavia, proprio per queste ragioni, nonostante il dolore spesso spinga all’isolamento e all’inazione e ci lasci impietriti, come partigiani e antifascisti siamo chiamati ad affermare il diritto di tutti alla vita, alla pace, alla libertà e alla dignità, a far vivere i valori dell’umanità, della nostra Costituzione e della Resistenza.
Cari auguri Partigiani.”

Questo il messaggio della Presidente della Sezione “Maria Diaferia” dell’ANPI, Marina Mastromauro, a iscritti e sostenitori dell’associazione nell’imminenza del Natale e che può essere parimenti esteso alla popolazione cittadina.

Nel frattempo un altro anno è passato nella vita dell’Associazione Partigiani d’Italia di Corato e nella vita individuale e collettiva, con le buone intenzioni, le attività, gli eventi e le speranze purtroppo deluse di pace. Fare un resoconto di fine anno non è affatto semplice e non vuole essere una carrellata liturgica di ricordi ma una serie di spunti per vedere oltre, essere lungimiranti e continuare a sperare in una futura rivoluzione umana culturale quanto politica.

È stato un anno difficile, percorso da una guerra in Europa senza limiti e mediazioni, con scarse possibilità di soluzione politica, con il braccio di ferro tra gli eserciti ucraino e russo e i loro capi Zelensky e Putin, e il cui prezzo viene pagato quotidianamente dalla popolazione civile con morti, feriti e profughi.
Un anno che si conclude con l’insensato e ingiustificato attacco terroristico di Hamas e l’altrettanto insensata e indiscriminata vendetta di Israele sulla popolazione civile di Gaza e con sempre maggiori restrizioni sulla popolazione palestinese della Cisgiordania, il tutto con l’avallo e il supporto acritico dell’Europa, della NATO e degli USA che hanno necessità di vendere armamenti e difendere l’avamposto “democratico” in Medioriente, nonostante le prese di posizione dell’ONU e di Papa Francesco.
Senza dimenticare le minacce di guerre in Estremo Oriente e le guerre disseminate in tutta l’Africa.

Ma anche sul fronte interno nazionale, l’Associazione lamenta una logorante diminuzione degli spazi di confronto democratico dovuti, da una parte, dal ridimensionamento dell’azione e delle prerogative parlamentari – anche a causa della riduzione del numero dei rappresentanti e del non correlato sistema elettorale che ha permesso una maggioranza bulgara e blindata – e, dall’altra, dal tentativo del governo Meloni di stravolgere le norme costituzionali modificandole in senso autoritario con l’inserimento dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri e depauperando la figura di garanzia del Presidente della Repubblica.
Insomma l’”uomo solo” al comando, sogno tanto caro al creatore del manifesto sulla razza del 1938 e fucilatore di partigiani Giorgio Almirante.
A tutto questo si aggiungono, per citare alcuni esempi, il decreto Cutro e la stretta sulle ONG che operano nel Mediterraneo per salvare le vite dei migranti in mare, l’esacerbarsi delle misure repressive contro i manifestanti (i giovani di Ultima Generazione in primis), la riduzione del diritto di sciopero, l’occupazione capillare degli spazi di informazione dello Stato (per intenderci, la RAI) e l’omologazione dell’informazione sulla linea governativa e il bavaglio posto alla stampa di opposizione, i ritardi strumentali sull’attuazione del PNRR, il progetto dell’ondivago Salvini circa la costruzione del ponte sullo Stretto.
In tutto questo la crescita economica è limitata, la povertà assoluta è in aumento e le opportunità di occupazione per i giovani calano e sembra irreversibile e inarrestabile la fuga di cervelli all’estero. Inoltre, a parere dell’ANPI il progetto di autonomia regionale differenziata, così tanto caro alla Lega di Salvini, produrrà solo una maggiore sperequazione fra le regioni del Nord e quelle del Sud a detrimento dei servizi essenziali (scuola e sanità in primis) e verso la privatizzazione forzata delle forniture dei beni comuni grazie al libero mercato.

A 80 anni di distanza dall’inizio della Resistenza (1943), come per l’ANPI Nazionale, l’azione culturale e politica di ANPI a livello cittadino si è svolta tra gli eventi delle ricorrenze tradizionali e istituzionali e gli eventi che ricordano l’Armistizio di Cassibile e la lotta di Liberazione dal nazifascismo. Tra i primi:
Il concorso scolastico dedicato alla Shoah cui hanno preso parte l’Istituto Comprensivo “Cifarelli – Santarella”, la Scuola Primaria “Fornelli”, il Liceo Classico “Oriani” e il Liceo artistico “Federico II Stupor mundi”; sempre inerentemente alla Shoah l’Istituto Professionale “Tandoi” ha ospitato performance teratrali ed incontrodibattito tra studenti ed professor Roberto Tarantino ( ANPI BAT);
L’organizzazione dei laboratori sulle feste civili (Festa della Liberazione, Festa del Lavoro e Festa della Repubblica) con gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie “Cifarelli” e “Fornelli” e delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Santarella”;
L’organizzazione del corteo del 25 Aprile con la deposizione della corona di alloro alla targa che ricorda la Resistenza e l’intitolazione di un ibiscus al partigiano coratino Felice Loiodice, accanto alla pietra d’inciampo dedicata a Domenico Leone;
La partecipazione alla festa del Primo Maggio organizzata dalla CGIL-Camera del Lavoro e alla festa della Repubblica organizzata dall’Amministrazione Comunale.

Tra i secondi eventi si annoverano:
La mostra storico-fotografica sull’emigrazione economica e politica “Corato Grenoble 1921-1987” a metà aprile, riproposta in estate nell’ambito delle manifestazioni di “Sei la mia Città 2023” e arricchita da un pannello dedicato all’esibizione a Grenoble della Banda musicale diretta dal maestro Miglietta;
L’incontro-conferenza di presentazione dei libri sulle partigiane Maria Diaferia e Cordelia La Sorsa e sugli IMI (Internati Militari Italiani) con la testimonianza del figlio di un IMI barlettano, Francesco Caputo, e con l’intervento del Gen. di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota;
Il recital teatro-musica, a cura dell’Associazione “Il Nocciolo” di Andria, dedicato a Fabrizio De Andrè e a Giorgio Gaber;
E’ stata inoltre bandita la seconda annualità del concorso scolastico relativo alla Giornata della Memoria 2024. Quest’anno sono stati proposti come focus approfondimenti e riflessioni su tutte le vittime e su le tipologie di internati nei campi di sterminio e di prigionia nazisti: ebrei, politici, disabili, zingari, testimoni di Geova, IMI.

Non sono mancate le presentazioni di libri e le collaborazioni a eventi riguardanti i temi della pace in Ucraina come in Palestina, della rivalutazione dei quartieri periferici, dell’ambiente, della tutela dei beni comuni, contro il presidenzialismo e contro l’autonomia differenziata, contro la violenza sulle donne e i femminicidi con le associazioni del territorio (Lega Ambiente, Libera, Harambé, Comitato Beni Comuni, Comitato per la Pace, CGIL, Abracadanze, Open Space, CICRES) e con i gruppi spontanei della società civile.
Molte di queste attività sono state svolte in coordinamento e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e della Consulta Comunale Permanente della Cultura.

Inoltre l’Associazione ha partecipato con propri rappresentanti alle manifestazioni per la Pace nazionali e provinciali e alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, alle manifestazioni nazionali contro il disegno governativo di autonomia differenziata e per la tutela del diritto di sciopero. Sempre nell’ambito dell’Educazione alla pace, nel mese di dicembre sono stati realizzati laboratori con le terze classi della Santarella e della De Gasperi (Scuole di istruzione secondaria di primo grado).
Ultimamente è stata presente con un proprio delegato, in rappresentanza del Comitato provinciale, al primo Congresso Nazionale dei giovani iscritti dell’ANPI.

Si è registrato, a metà mandato, un cambio al vertice del Comitato di Sezione che ha visto il passaggio di consegne della presidenza da Giovanni Capurso a Marina Mastromauro, di cui si è già dato risalto.

Quali sono le aspettative per l’ANPI per il prossimo anno e quali le speranze? In questo momento di congiuntura economica e di crisi internazionali, in cui vengono negati i diritti essenziali che tutti reputano naturali e acquisiti e si minacciano attacchi alla Carta Costituzionale, non si può certamente far finta che tutto possa andare bene. Il timore di stravolgimenti, in parte già in atto, vedrà sicuramente impegnata l’Associazione a contrastarli per l’affermazione della democrazia e della libertà.
L’augurio è che si possa presto parlare di cessate il fuoco nelle zone di guerra e di pace diffusa e duratura in ogni parte del mondo e che i disegni di accentramento del potere esecutivo vengano messi in discussione dal popolo, quindi non attuati.

Il governo delle destre vive sull’istinto conservativo del sé e sulle paure per ciò che è diverso: la cultura, la pelle, la religione, le scelte sessuali, il migrante. È dovere dell’ANPI contrastare queste tendenze che derivano dall’odio e dal finto orgoglio nazionalista con la speranza di un risveglio delle coscienze e di un riscatto popolare e democratico. Il futuro è incerto e pieno di insidie e le battaglie che il mondo variegato dell’antifascismo dovrà affrontare saranno il banco di prova della nuova Resistenza” – questo è quanto si legge in un comunicato a nome della sezione ANPI Corato che augura in conclusione – “Buon Anno Nuovo a tutti i concittadini!”

 

 

 

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