Italexit è indubbiamente l’unico partito che, sia a livello nazionale (battagliando in Parlamento con i suoi rappresentanti, il Senatore Gianluigi Paragone in primis), che a livello locale (tramite manifestazioni, petizioni, banchetti…), si è dimostrata affianco ai cittadini, in un periodo di estrema criticità, in cui gli Italiani vengono da oltre 2 anni di vessazioni e privazioni di libertà e diritti civili fondamentali (in teoria) costituzionalmente garantiti, prima con le restrizioni di lockdown, coprifuoco, DAD e impossibilità di lavorare; e successivamente con la discriminazione sociale operata tramite lo strumento (antiscientifico) del Green Pass, l’obbligo vaccinale, le sospensioni per i dissenzienti, l’impossibilità di prendere un mezzo pubblico e per i ragazzi di fare sport, gli insegnanti demansionati e relegati negli scantinati…
Come se non bastasse, su famiglie e piccole e medie imprese, incombe sempre più lo spettro del caro bollette di luce ed energia (con il costo ad oggi all’incirca triplicato) dettato da politiche scellerate operate da Mario Draghi con l’avvallo di tutti i partiti finora al Governo, e frutto di politiche sanzionatorie operate dai paesi membri della Nato nei confronti di chi fino ad oggi ci riforniva di gas a prezzo di mercato (la Russia), che una politica miope non riesce a riconoscere come assolutamente insensate, oltre che evidentemente suicide e controproducenti.
In questo scenario apocalittico creato dall’agenda Draghi che si prospetta per gli Italiani, il colpo di grazia sarà presumibilmente dato dai finanziamenti del PNRR, che (contrariamente a quanto si voglia far credere) in realtà all’atto pratico altro non è che una vera e propria macelleria sociale, trattandosi di fatto di “spiccioli” con cui sarà posibile fare poco e nulla per il paese, per giunta in cambio di riforme estremamente recessive, quali: taglio delle pensioni, velocizzazione delle esecuzioni immobiliari, ulteriori privatizzazioni, ecc… che implicano commissariamento dell’Italia alla UE (dal momento che non rispettare i vincoli del piano stabiliti da Bruxelles significa perdere i finanziamenti!).
Dopo tante battaglie e comizi in piazza organizzati negli ultimi 2 anni, senza far mai mancare il nostro supporto alle fasce più in difficoltà della popolazione, é arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, con la campagna elettorale le urne, che rappresentano l’unico reale strumento per ribaltare lo status quo vigente (checché ne dicano coloro che fanno diffondere voci sull’astensionismo come forma di protesta). La cittadinanza tutta, pertanto, è invitata a partecipare per scoprire nel dettaglio le strategie vincenti che proponiamo per risolvere i problemi oggi più scottanti e più sentiti dagli Italiani. Accorrete numerosi, vi aspettiamo!