Nell’ambito del Maggio dei Libri, progetto promosso da Cepell (Centro per il Libro e la lettura) e sostenuto dall’Amministrazione Comunale, il Presidio del Libro di Corato propone “Rime dei desideri”, un inno ai desideri dei bambini attraverso la lettura e la scrittura di rime.
Una lettura corale di rime per gridare al mondo la voglia di pace, di giustizia, di un ambiente pulito, di crescere felici, come ogni bambino dovrebbe.
Rime che danno voce ai desideri e ai sogni di tutti i bambini: da quelli più grandi come la pace, la solidarietà tra i popoli, il desiderio di verde, ai più piccoli e personali, ma non per questo meno sentiti.
Un modo per coinvolgere dal un punto di vista bambino il nostro mondo, in modo semplice e con lo sguardo pulito, con tutti quei sogni e desideri che potrebbero renderlo migliore.
Il laboratorio di lettura si concluderà con la realizzazione di un manifesto in rima per un futuro e per un mondo migliore.
Laboratorio di lettura rivolto a bambini dai 6 ai 10 anni
Lunedì 22 maggio: Piazza Vittorio Emanuele
dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Sabato 27 maggio: Villa Comunale
dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Lunedì 29 maggio: Fondazione Luigi e Maria de Benedittis
dalle ore 17.00 alle ore 19.00
In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno presso la Fondazione Luigi e Maria de Benedittis in via Imbriani, 35
Incontri gratuiti a numero limitato.
Prenotazione obbligatoria:
presidiolibrocorato@libero.it
L’iniziativa è promossa dalla Regione Puglia. Assessorato all’industria turistica e culturale in collaborazione con l’associazione Presidi del Libro.
Sospiri
“Vorrei, direi, farei…”
Che maniere raffinate
ha il condizionale.
Mai che usi parole sguaiate,
non alza la voce per niente,
e seduto in poltrona
sospira gentilmente:
“Me ne andrei nell’Arizona,
che ve ne pare?
O forse potrei
fermarmi a Lisbona…”.
“Vorrei, vorrei…
Volerei sulla Luna
in cerca di fortuna.
E voi ci verreste?
Sarebbe carino,
dondolarsi sulla falce
facendo uno spuntino…”.
“Vorrei, vorrei…
Sapete che farei?
Ascolterei un disco.
No, meglio, suonerei
il pianoforte a coda.
Dite che è giù di moda?
Pazienza,
ne farò senza.
Del resto non so suonare…”.
“Suonerei se sapessi.
Volerei se potessi.
Mangerei dei pasticcini
se ne avessi.
C’è sempre un se:
chissà perchè
questa sciocca congiunzione
ce l’ha tanto con me”
Gianni Rodari