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Quarto appuntamento per la stagione concertistica del Teatro Comunale di Corato

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Proseguono i concerti dell’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari dedicati a Beethoven. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti consentiti.

Sabato 4 marzo, alle ore 20.00, al Teatro Comunale di Corato, si terrà un nuovo appuntamento con il ciclo “Da Bari all’Europa. Il Sinfonismo Beethovenian” dedicato, questa volta, alla Quinta Sinfonia del grande musicista e compositore tedesco, una delle più grandi e acclamate pagine della storia della musica.
Il concerto è diretto dal maestro svedese Ola Rudner. Premiato al Concorso Internazionale Paganini di Genova, assistente del leggendario Sándor Végh, è stato primo violino di varie orchestre internazionali. dal 2001 al 2003 è stato direttore principale della Tasmanian Symphony Orchestra in Australia e dal 2003 al 2007 direttore Stabile dell’orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Dal 1997 ha diretto tutte le importanti formazioni sinfoniche d’Australia e di Scandinavia e dal 2008 al 2016 è stato direttore Stabile della Württembergische Philharmonie Reutlingen. È stato insignito della medaglia del centenario per il suo lavoro musicale in Australia, e dalla repubblica austriaca ha ricevuto l’onorificenza in argento. Sul palco anche il soprano Maria Cristina Bellantuono, una delle giovani eccellenze artistiche pugliesi, protagoniste di questa stagione dell’ICO di Bari.
Il programma musicale prevede l’“incontro” di due artisti pugliesi Niccolò Piccinni e Niccolò van Westerhout con uno dei pilastri del classicismo universale quale, appunto, Ludwig van Beethoven. Saranno eseguiti i seguenti brani: Sinfonia da Artaserse di Piccinni e alcune liriche di van Westerhout Aprile novo, Dicembre, Frammento, L’ami?, Ti voglio bene, Ovunque tu e Sulla mia guancia, tutte in prima esecuzione assoluta.
I brani sono stati revisionati nella versione originale per pianoforte da Idea Press Musical Edition USA e dal Traetta Opera Festival di Bitonto, in seguito la ICO di Bari ne ha commissionato l’orchestrazione realizzata da Massimo Gianfreda e Alessandro Ciracì.
La seconda parte del concerto è dedicata all’esecuzione della Quinta Sinfonia di Beethoven eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 dopo una gestazione creativa durata quattro anni, dal 1804 al 1808. La sua stesura risale agli anni in cui i sintomi della sordità sono ormai chiaramente manifesti: Beethoven è disperato ma non soccombe, trovando nella musica l’unica ragione che dà un senso alla propria esistenza. Considerata certamente la sua sinfonia più paradigmatica, si caratterizza ad un primo ascolto almeno per due elementi innovativi che la rendono unica e di immediato impatto sul pubblico: uno è l’elemento ritmico che predomina nell’intera opera fino a identificarsi col perentorio tema iniziale, l’altro è costituito dalla coerenza musicale dei quattro movimenti ottenuta proprio grazie all’uso ciclico del ritmo e a richiami tematici, melodici, espressivi fra un tempo e l’altro.
Il fatale e lapidario motivo a quattro note definito dallo stesso Beethoven come «il destino che bussa alla porta», apre il primo movimento Allegro con brio della sinfonia, stagliandosi come una premessa minacciosa, carica di tensione.
La grande popolarità di cui ha goduto e gode la Quinta sinfonia di Beethoven è confermata, tra l’altro, dal largo uso dei suoi temi nella cultura pop, negli spot pubblicitari, nel cinema, nei cartoni animati, nella musica di consumo.
L’ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti consentiti.

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