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Politica Agricola Comunitaria, se ne parla in un convegno al Tannoia

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La Politica Agricola Comunitaria della Unione Europea, l’agroalimentare made in Italy, il ruolo della ricerca e dell’innovazione nel settore primario, la bio agricoltura, il ricambio generazionale  con l’inserimento di nuove energie professionali preparate negli Istituti Tecnici Superiori (Its), sono i temi che saranno al centro del convegno che si terrà giovedì 23 maggio, alle ore 17.00, nell’auditorium dell’Istituto Tannoia di Corato.

Dopo i saluti istituzionali  della  prof.ssa Nunzia Tarantini, Dirigente dell’Istituto  “Padre A.M. Tannoia” ,  del sindaco di Corato,   prof. Corrado De Benedittis  e di quello di Ruvo,  prof. Pasquale Chieco, interverranno esperti e tecnici del settore. La relazione base sarà svolta dal rag.  Beniamino Nocca, Presidente di CROP, il Consorzio agricolo nato nei mesi scorsi a Corato che spiegherà l’origine, gli obiettivi e le sfide poste al Consorzio. A seguire la senatrice Vita Maria Nocco, della  Commissione Bilancio su “Agricoltura settore primario”. Ricerca e innovazione chiavi per tutelare il Made in Italy”, il  dott. Michele Picaro, consigliere regionale  su “La Politica Agricola Comune da rilanciare in Europa”, il prof. Giuseppe Maggo, ITS Agroalimentare  su “L’agroalimentare, la ricerca, la formazione specializzata e duale: aula e campo”.
Gli ultimi due interventi previsti nel programma del convegno, moderato da Vincenzo Rutigliano,  giornalista di Agrisole-Il Sole 24 Ore, sono quelli del Prof. a contratto, dott. Giuseppe Maruotti, ginecologo, nutrizionista, agricoltore su “La produzione, la sicurezza alimentare, i principi nutrizionali, la salute”, e della dr.ssa Lucia Nettis,  giornalista e ceo della  Associazione Puglia in Rosè di  Bari  su  “Comunicare l’agroalimentare all’estero:sfide e opportunità”.

Questo convegno – spiega il rag. Beniamino Nocca, presidente di Crop, organizzatore dell’incontro – è un’occasione utile per sottolineare le sfide decisive che il settore primario ha davanti a sé. E’ anche utile per comprendere come la cooperazione, che sta alla base della nascita del consorzio, sia decisiva per ottenere  prodotti agricoli omogenei, migliori, economicamente più apprezzabili; per far nascere la filiera, ridurre i costi di gestione, migliorare le  redditività dei consorziati ed assicurare un futuro al settore primario formando le nuove generazioni“.

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