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La sede dell’Archeoclub di Corato intitolata a Padre Emilio D’Angelo

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L’associazione Archeoclub d’Italia Aps -Sede Locale di Corato svela la targa di intitolazione alla figura di padre Emilio D’Angelo e accoglie nel suo patrimonio librario l’archivio storico de LO STRADONE, dal 1979 al 2019, donato dall’associazione “Oltre le Radici”.

Domenica 26 febbraio ricorre il ventiduesimo anniversario del ritorno al Cielo di padre Emilio D’Angelo. Per l’occasione, alle ore 11:30, l’Archeoclub d’Italia, svelerà la targa di intitolazione alla sua indimenticabile figura presso la sede operativa, sita in piazza Simon Bolivar n. 19.
In tale circostanza l’associazione “Oltre le Radici” donerà l’archivio storico del giornale Lo Stradone, costituito dai volumi cartacei editi dal 1979 al 2019, che andrà ad arricchire il già ampio e pregevole patrimonio librario della sede locale Archeoclub.
L’intitolazione a padre Emilio D’Angelo fu presa dai soci e dal direttivo della Sezione locale il 26 febbraio di due anni fa, nell’anniversario del ventennale della sua morte.

Qualcuno potrebbe chiedersi quale sia stato il motivo per cui fu scelto di intitolare la sede coratina dell’Archeoclub d’Italia non ad un archeologo o ad uno storico, bensì ad un Sacerdote, Missionario del Sacro Cuore, abruzzese di nascita, coratino di adozione.

Per chi ha conosciuto padre D’Angelo non ci sarebbe bisogno di spiegazioni. Per gli altri può essere riassunto in poche parole. Padre D’Angelo, fondatore del mensile LO STRADONE, da lui diretto con piglio battagliero per 22 anni, era convinto che “senza conoscere il passato non si può capire il presente, né progettare il futuro”.
Cultore della bellezza a 360°, attraverso i suoi articoli, ha lottato per la salvaguardia del patrimonio storico, urbanistico, architettonico, artistico, paesaggistico, ambientale del nostro territorio.
Gli “scempi edilizi” furono il suo cavallo di battaglia. Poche, ma importanti, le battaglie vinte.
Tanto per fare un esempio: se l’anello esterno del corso è stato equiparato a quello interno, evitando che si abbattessero tanti pregevoli palazzotti edificati tra il 1600 ed il 1800 da storiche e benestanti famiglie coratine, lo si deve agli scritti taglienti, lucidi e critici di padre D’Angelo.
Durante il suo rettorato in Chiesa Matrice, notevole fu il suo impegno profuso nel valorizzare i beni custoditi al suo interno.
E’ stato padre D’Angelo: a togliere l’altare che oscurava il coro capitolare ligneo del 1835 e a farlo restaurare con una sua personale donazione; a commissionare il restauro di alcune tele, fra cui quella dell’Assunta che campeggia sull’altare maggiore, sia in prima persona che coinvolgendo diverse famiglie coratine; a provvedere agli scavi all’interno della Chiesa e a portare alla luce una fossa tombale di inizio ‘800 che ospitava i corpi di una trentina di sacerdoti; a ripulire le pietre del presbiterio e del coro, riportandole alla loro antica bellezza; a restaurare le tre porte in metallo affacciate su via Chiesa Matrice, corrose dalla ruggine, e soprattutto a recuperare la preziosissima e corposa Miscellanea “De Mattis”, affidandone il restauro ai frati benedettini di Noci.
Un gesto significativo quello di intitolare a padre D’Angelo la sede coratina dell’Archeoclub d’Italia, come altrettanto significativa è la donazione decisa da soci e direttivo dell’associazione Oltre le Radici, custode, fino ad oggi, dell’archivio storico cartaceo de Lo Stradone dal 1979 al 2019.
Una dimora consona per i numerosi, pregevoli volumi, pronti ad essere consultati presso la sede dell’Archeoclub che porta il nome dell’illustre fondatore del giornale coratino.

Alla cerimonia parteciperanno Corrado De Benedittis, sindaco del Comune di Corato, Michele Iacovelli, presidente della Sede Locale dell’Archeoclub d’Italia Aps “Padre Emilio D’Angelo”, Corrado De Robertis, presidente associazione Oltre le Radici e Vincenzo Cifarelli, socio Netnews srl, attuale editore de Lo Stradone.

La cittadinanza è invitata.

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