Home Appuntamenti “La Dolce Vita di Pais”, a Corato si inaugura la mostra...

“La Dolce Vita di Pais”, a Corato si inaugura la mostra personale di Rodrigo Pais

La mostra sarà inaugurata domenica 21 dicembre alle 11.00 a Palazzo Gioia di Corato

0
ph. Rodrigo Pais © Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna

Il Comune di Corato e la Biblioteca Imbriani sono lieti di annunciare “La Dolce Vita di Pais”, mostra personale di Rodrigo Pais, il fotografo romano che negli anni Sessanta ha documentato dall’interno i set dei più grandi film del periodo, ripercorrendo una stagione non solo di grande creatività ma anche di rivoluzione sociale e culturale.

A cura di Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di ONO arte, e in collaborazione con Navigare srl, la mostra offre uno spaccato privilegiato dell’Italia del dopoguerra e del periodo d’oro di Cinecittà, attraverso lo sguardo attento e sensibile di Rodrigo Pais, il cui archivio è ora conservato presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna.

Quando Federico Fellini vince la Palma d’oro al festival di Cannes con La dolce vita e Michelangelo Antonioni il Premio della Giuria con L’avventura, si inaugura una stagione cinematografica di grande interesse per l’Italia che Rodrigo Pais (1930 – 2007), fotoreporter con all’attivo numerose collaborazioni illustri (il Corriere della Sera, il Corriere d’informazione, L’Unità e La Stampa), è riuscito a penetrare e svelare.

In mostra non solo un compendio dei film più importanti della cinematografia nazionale che Pais ha fotografato, ma anche e soprattutto le protagoniste al femminile di quel periodo così fecondo: Sophia Loren, Silvana Mangano, Virna Lisa, Claudia Cardinale, Anita Eckberg o Anna Magnani sono solo alcuni dei nomi che sono passati sotto all’obiettivo attento di Pais, che non si è lasciato sfuggire nemmeno dive del calibro di Brigitte Bardot (Il Disprezzo, 1963) o Bette Davis durante le riprese de La noia(1963).

Dai ritratti alle foto di scena, Pais restituisce uno sguardo del tutto personale di una stagione così eccezionale come quella della “dolce vita” romana, confermandosi come uno dei più grandi fotoreporter italiani del secondo dopoguerra.

La Noia (D. Damiani, 1963), L’eclisse (M. Antonioni, 1961), Matrimonio all’Italiana (V. de Sica, 1964), sono alcuni dei film dai quali sono tratti gli scatti in mostra, che riprendono momenti di pausa e di backstage, e ci restituiscono in modo inedito i retroscena delle opere cinematografiche che hanno reso l’Italia famosa a livello internazionale. Pais frequentava gli stessi luoghi di paparazzi e reporter, ma con un approccio diverso. Non era attirato dal clamore, bensì dalla verità delle situazioni. Quando immortalava gli attori, registi e personaggi famosi, Pais non cerca mai il fenomeno, la sensazione, bensì il momento naturale, fatto   anche di sorrisi spontanei, momenti di attesa, istanti di stanchezza, gesti di complicità.

Gli scatti in bianco e nero si alternano a quelli a colori, più posati e calibrati, e fanno parte di un archivio di quasi 400.000 fotografie fra stampe e negativi che Pais stesso ha catalogato secondo il doppio criterio cronologico e per argomenti. Fatti di cronaca, politica, costume e società che da soli bastano a raccontare e scandire la storia del nostro paese dalla metà degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Novanta, quando Pais conclude la sua attività di fotoreporter.

Per questo motivo la mostra dedicherà anche una sezione alla produzione fotogiornalistica di Pais, testimone privilegiato della società in profonda evoluzione di quegli anni, quella del boom economico. Per Rodrigo Pais il fotogiornalismo non era semplice documentazione o cronaca, ma un vero e proprio linguaggio civile. In un’Italia attraversata da profonde trasformazioni politiche, sociali ed economiche, la fotografia diventava per lui uno strumento di osservazione critica e di testimonianza diretta.

«Con l’inaugurazione della mostra ‘La dolce Vita di Pais’, Palazzo Gioia consolida la sua identità anche di spazio espositivo di assoluto rilievo e cuore pulsante della sperimentazione culturale cittadina» afferma l’assessore alla cultura del Comune di Corato, Beniamino Marcone,

«L’evento rappresenta uno dei momenti più prestigiosi di ‘Incanto Natale a Corato’, il ricchissimo cartellone che anima Corato in questo 2025, confermando come la bellezza e l’arte siano motori centrali della nostra festa. Sulla scia del successo dello scorso febbraio, questa iniziativa riafferma la Community Library come un organismo vivo e in costante dialogo con il territorio, capace di trasformarsi in un palcoscenico dinamico anche per i grandi linguaggi della fotografia d’autore. Ospitare il fondo di Rodrigo Pais non è solo un omaggio alla storia del nostro Paese, ma la conferma di un percorso che vede Corato protagonista nel panorama degli spazi espositivi pugliesi, offrendo alla comunità un’occasione unica di incontro e riflessione durante le festività».

La mostra sarà inaugurata domenica 21 dicembre alle 11.00 nel Palazzo Gioia di Corato (Bari) alla presenza del sindaco di Corato, Corrado De Benedittis, dell’assessore alla cultura del Comune di Corato, Beniamino Marcone, e dei curatori Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di ONO arte.

Sarà visitabile fino al 31 gennaio 2026 nei i seguenti orari:

Lunedì-sabato: 10:00-12:30 17:00-20:30

Domenica: 10:00-12:30

Giorni di chiusura: 25 dicembre, 31 dicembre, 1 gennaio

Biglietto intero 5 euro.

Ingresso gratuito per scolaresche accompagnate, over 65, e persone disabili con accompagnatore.

Ingresso libero per tutti la mattina della inaugurazione.

Per info: +39 350 1924901