Il Comune di Corato e l’Esercito insieme per promuovere una lezione di storia.
Venerdì 3 marzo, alle ore 20:30, il Comando Militare Esercito “PUGLIA” e il Comune di CORATO, organizzano, presso il Teatro Comunale, una lezione spettacolo intitolata “L’inno svelato- storia assai briosa sul canto degli italiani”.
La conferenza spettacolo, scritta dal dottor Michele D’Andrea all’epoca della presidenza Ciampi e rappresentata al Quirinale in occasione del “Progetto giovani”, ha conosciuto più di un centinaio di repliche in tutta Italia.
Una passeggiata a ritroso nel tempo, che con ironia e disincanto, porterà al centro della narrazione il nostro inno, attorno al quale ruotano le curiosità e gli aneddoti che ne hanno accompagnato la nascita, il successo, il significato e l’attuale percezione. Non mancheranno richiami ad altri celebri canti dell’indipendenza italiana e confronti con gli inni degli altri Paesi, ricchi di retroscena, tanto gustosi quanto sorprendenti.
Voluta dal Comandante del CME PUGLIA, Colonnello Arcangelo Moro, e dal Sindaco di Corato, Corrado De Benedittis, in occasione dell’anniversario dell’unificazione d’Italia, la rappresentazione avrà due repliche nella stessa giornata del 3 marzo: un matinée dedicato alle scuole e un serale con ingresso libero e gratuito per i cittadini.
“Ringraziamo il il Comando Militare Esercito “PUGLIA” e il nostro concittadino, Tenente Colonnello Mauro Lastella, per questa ulteriore opportunità che offrono alla città. Abbiamo accolto senza indugio la proposta che ci è stata presentata che ha, in sè, un alto valore di crescita e di formazione per l’intera comunità. Opportunità che viene offerta sia agli studenti e alle studentesse della città, sia altresì all’intera comunità perché conoscere le nostre radici e il nostro patrimonio storico è un modo per essere pienamente cittadini e cittadine consapevoli.” Hanno dichiarato il Sindaco, Corrado De Benedittis e l’Assessore alle Politiche Educative e Culturali, Beniamino Marcone.
L’evento è stato organizzato con la collaborazione di “Granoro” e “Turbo Armec”.