Di Vincenzo Petrone (libero pensatore)
Ricordiamo i fatti:
a) dovuti alla iniziativa dei cittadini
Fin dall’inizio del mese di settembre del 2023 venuti a conoscenza dell’esistenza di un progetto Eco-Estramurale nell’ambito dei finanziamenti P.N.R.R. ed esaminato il Piano di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) i cittadini si sono resi protagonisti di varie manifestazioni volte a garantire una corretta progettazione e quindi esecuzione del rifacimento di questa importante ed essenziale arteria coratina. Si ricordano:
• vari articoli su questa testata come segue: in data 06/09/2023 ( https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-analisi-superficiale-di-unopera-pubblica-da-15-milioni-di-euro-prima-parte/ ) – 14/09/2023 ( https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-analisi-superficiale-di-unopera-pubblica-da-15-milioni-di-euro-seconda-parte/) – 23/09/2023 ( https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-la-partecipazione-della-citta-parte-terza/) – 04/10/2023 (https://ilquartopotere.it/approfondimento/ecoestramurale-ciclabili-al-centro-della-carreggiata-perche-sono-soluzioni-da-evitare/) – 30/10/2023 (https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-riscontro-alle-mancate-risposte-del-sindaco-allinterrogazione-della-consigliera-dintrono/) – 12/12/2023 ( https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-continuano-le-perplessita-parte-5/) – 03-02-2024 (https://ilquartopotere.it/approfondimento/eco-estramurale-appendice-allincontro-del-28-01-2024-presso-il-cinema-alfieri-parte-sesta/) tutti a cura del sottoscritto). Sempre sulla stessa testata un articolo di Carmine Patruno (https://ilquartopotere.it/approfondimento/ombre-e-dubbi-sul-progetto-dellestramurale-di-corato/)
• la manifestazione, con relatore il sottoscritto, c/o il cinema Alfieri (28-01-2024) con
l’affluenza di circa 400 persone e l’interessamento delle testate locali;
• le minoranze che chiedono la convocazione delle Commissioni Consiliari finita in malo modo (15-02-2024);
• l’intervento sempre del sottoscritto su Spazio TV la stessa sera della riunione delle
Commissioni Consiliari;
• la petizione popolare firmata da circa 3000 persone e la relativa illustrazione in Consiglio Comunale a cura del 1^firmatario sig. Amorese (06-05-2024);
• la Consulta per lo sviluppo economico e del lavoro, con relatore il sottoscritto, che in
assemblea aperta al pubblico e con l’intervento degli assessori al ramo e del Responsabile Unico del Progetto (RUP) ha chiesto l’indizione di un tavolo tecnico in cui rivedere il progetto denunciando le tantissime problematiche caratterizzanti lo stesso, il non rispetto delle norme, l’estrema pericolosità di certe scelte progettuali e proponendo soluzioni altenative;
• minoranze consiliari che hanno prodotto una mozione in consiglio comunale in cui ancora una volta si evidenziavano le carenze progettuali ed il non rispetto del Codice della Strada e del relativo Regolamento.
Tutte queste manifestazione sono state vilipese e comunque ignorate dall’Amministrazione e quindi i cittadini, che hanno a cuore la propria città, sono stati costretti a segnalare al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) il mancato rispetto delle norme.
Lo stesso Ministero dopo l’esame della segnalazione cittadina condividendo le carenze progettuali decunciate si è così espresso: “Si invita codesta amministrazione a valutare gli aspetti sopra esposti, affinché quanto venga realizzato rispetti le previsioni normative, al fine di garantire la sicurezza della circolazione di tutti gli utenti”
Inoltre la stessa nota vienetrasmessa alla Direzione generale per le strade e la sicurezza delle infrastrutture stradali e alla Direzione generale per il trasporto pubblico locale per eventuale seguito di rispettiva competenza.
Quindi ci si deve aspettare altri provvedimenti!
b) dovuti all’Amministrazione
Tralasciando tutti i tempi morti (circa 14 mesi 22/04/2022 ÷ 27/06/2023) in cui è stata assente e che sarebbe inutile ricordare, l’Ente appaltante in virtù di un P.F.T.E. (insufficiente da tutti i punti di vista come dimostrato nei vari articoli su questa testata ricordati in precedenza) ha indetto l’appalto per la realizzazione dell’intervento Eco-Estramurale e l’appalto è avvenuto con la procedura Accordo Quadro e Appalto INTEGRATO .
I relativi lavori sono stati consegnati all’impresa in data 11-04-2024 c.a. in conformità del PFTE e quindi del relativo progetto esecutivo prodotto dalla stessa impresa.
Ovviamente tutto l’operato dell’Ammistrazione è stato completamente sordo a qualunque suggerimento ed opportunità offerti dalla città in tutte le sue componenti come richiamate in precedenza.
Ma a questo punto sorgono una serie di domande:cosa succede ora alla luce dell’invito del M.I.T. circa il mancato rispetto normativo?
Per aiutare a capire cerchiamo di esplicitare meglio i dubbi, le perplessità e le domande conseguenti partendo dalla tipologia d’appalto.
Accordo quadro e Appalto INTEGRATO, le responsabilità:
Tralasciando l’Amministrazione, ricordiamo le figure coinvolte in questa procedura:
a. L’appaltatore nell’ambito dell’Appalto Integrato, quest’ultimo è responsabile della
realizzazione dell’opera e della progettazione esecutiva attraverso i tecnici dallo stesso appaltore nominati;
b. Il progettista incaricato della progettazione esecutiva (consegnata il 03-01-2024) è
responsabile delle insufficienze e carenze progettuali (diligentia quam in concreto).
Nel nostro caso lo stesso è stato forse condizionato da un PFTE molto carente che avrebbe dovuto comprendere progetto preliminare e progetto definitivo oltre che il computo metrico estimativo in parte, ma anche in toto, completamenteassenti.
Di conseguenza non è chiaro fino a che punto nel progetto esecutivo ci si poteva discostare dal PFTE senza l’ampio consenso dell’Amministrazione che invece si è sempre rifiutata ed ha difeso a spada tratta il PFTE dimostrando molta arroganza rispetto alle critiche dei cittadini circa il mancato rispetto del Codice della Strada oltre che delle buone tecniche progettuali. Queste attenuanti ovviamente non salvano il progettista dell’esecutivo dalle sue responsabilità;
c. il dirigente ai LL.PP. che ha nominato il RUP ed ha approvato il progetto esecutivo (27-03-2024) e quindi ha responsabilità anche alla luce dell’intervento in Consiglio Comunale in cui ha tranquillizzato tutti circa la bontà del progetto e ha stigmatizzato il tentativo di mettere in dubbio la professionalità di quei tecnici comunali che hanno provveduto alla validazione del progetto e si è pubblicamente impegnato a dare riscontro puntuale ai punti critici della mozione delle opposizioni.
A questo impegno, fino ad ora mancato, il Dirigente in riscontro alla petizione popolare ha asserito che “nelle note della stessa petizione con riferimento a quanto ivi evidenziato non v’è supporto normativo”.
A questo ha controdedotto il sottoscritto con propria nota reperibile sulla mia pagina Facebook e su diversi altri gruppi, in cui ho evidenziato con richiamo delle norme a tutte le manchevolezze del progetto;
d. Il RUP (Responsabile Unico del Progetto) ricordiamo che ha come compito precipuo l’esame del progetto e la sua “VALIDAZIONE” cosa avvenuta in data 26-03-2024 e nel cui ambito si legge: “Dato atto che si è proceduto a constatare: ….. ….. k) la conformità del progetto alla normativa vigente; …..; … ; .” e quindi si dà la validazione.
In realtà, nel caso dell’Eco-estramurale, il RUP in qualità di tecnico competente e di
fiducia dell’ente appaltante prima della validazione doveva evidenziare le carenze
progettuali e quindi non validare il progetto.
e. Il D.L., nominato dall’Ente appaltante e che oggi è a perfetta conoscenza delle carenze progettuali quali responsabilità ha e come può operare?
Ricordiamo che in genere per il DL occorre fare un distinguo:
• il direttore dei lavori è stato espressamente incaricato dal committente a svolgere anche un’ulteriore attività: quella di verificare la fattibilità e l’esattezza tecnica del progetto.
In tal caso egli è responsabile per non aver riscontrato l’errore di progettazione;
• nel caso in cui NON è espressamente incaricato dal committente di verificare l’esattezza tecnica del progetto suo compito è vigilare affinché l’opera sia realizzata secondo le regole tecniche dell’arte e sia conforme al progetto edilizio.
Nel caso specifico però ci chiediamo in quale delle due condizioni si trova il D.L. che essendo all’inizio della realizzazione dell’opera è a perfetta conoscenza delle carenze progettuali e delle note del MIT?
Ovviamente insieme a queste figure, anzi con più pesanti responsabilità v’è l’Amministrazione in quanto proprietaria dell’arteria stradale e che lo stesso MIT nella sua nota ricorda: “Resta fermo, con tutta evidenza, che nell’esercizio dei poteri e nello svolgimento dei compiti attribuiti agli enti proprietari delle strade è fatto obbligo di rispettare la normativa tecnica di riferimento.”
Le responsabilità dell’Amministrazione sono inequivocabili se consideriamo che, dopo i tanti e diversi scontri con la città, in occasione dell’inizio ai lavori si sono per l’ennesima volta declamate prerogative che secondo la stessa Amministrazione caratterizzano l’intervento:
• trasformazione di una delle principali arterie della città in un moderno boulevard urbano, destinato a diventare un nuovo simbolo del rinnovamento di Corato.
• l’articolazione del progetto Ecoestramurale avviene attorno a tre assi principali: eleganza e accessibilità, attrattività e inclusività, vivibilità e ecologia.
• l’opera oltre a trasformare fisicamente l’ambiente urbano mira a creare uno spazio che facilità la mobilità per tutti, arricchisce la città dal punto di vista estetico e funzionale e promuove un’interazione armoniosa tra uomo e ambiente.
Il tutto in coerenza con il convincimento del Sindaco che in Consiglio Comunale in occasione della petizione popolare si espresso dicendo che a garanzia della bontà dell’opera vi erano i nomi degli studi tecnici che si sono interessati al progetto. «Il primo passaggio è stato il progetto di fattibilità tecnico economico, realizzato dallo studio di architettura Falbo di Bari. Il secondo passaggio è stato quello del progetto esecutivo realizzato dalla Lsb architetti di Torino, di cui fanno parte professionisti coratini. Terzo passaggio dell’ufficio tecnico che ha validato il progetto e quindi il
quarto passaggio, della direzione dei lavori, che va ad uno studio che su Corato ha già lavorato in passato per opere importanti, lo studio Finepro che però non è coinvolto nella progettazione».
In realtà forse a questi studi l’Amministrazione dovrebbe chiedere i danni.
Tutte queste figure tecniche dovrebbero anche definire i loro rapporti nei confronti dell’ente appaltante e viceversa nel caso in cui lo stesso Ente ha decisamente voluto attuare il progetto secondo gli indirizzi dati fin dall’inizio della progettazione e tenuti fermi tutto lungo l’arco di tempo trascorso e nelle fasi successive
Senza dimenticare che in fase di rendicontazione del P.N.R.R. potrebbero sorgere dei
problemi.
Tutto ciò detto spiega l’interrogativo posto all’inizio delle presenti note e che è stato
ottenuto copiando il titolo della trasmissione dell’emittente locale “StarTV96” a cui si chiede venia.
N.B.: Per ultimo si evidenzia che l’adeguamento normativo del progetto non deve essere limitato ai punti evidenziati dal MIT ma deve essere esteso a tutto il progetto atteso che gli stessi rilievi sono dichiarati a titolo esemplificativo e non esaustivo.