Di Vincenzo Petrone “libero pensatore”
Ricordiamo che l’asilo nido ha una funzione sociale importantissima e rilevante per la crescita sana dei bambin oltre al fatto che rappresenta la risoluzione di una oggettiva difficoltà che madri e padri di oggi incontrano per riuscire a conciliare i tempi di cura con quelli del lavoro. Quindi ben venga la realizzazione di un nuovo asilo nido.
La normativa vigente offre indicazioni per la realizzazione di questa tipologia di scuola.
Intanto diciamo subito che la scelta ubicazionale di un asilo nido è dettata dal bacino d’utenza e dal raggio d’influenza. Infatti queste determinano l’ambito geografico all’interno del quale si svolgono alcune attività in maniera ottimale. In particolare definiscono l’ambito entro il quale gli utenti – abitanti – sono posti in condizione di accedere ad un servizio – in questo caso l’asilo nido – con le modalità, i tempi e l’accessibilità migliore corrispondente al servizio dato. Si intende cioè la quantità di popolazione che deve (ottimale) o che è (reale) servita da una determinata attrezzatura.
Nel caso dell’asilo nido finanziato che puó arrivare a oltre 70 bambini, si dovrebbe
tranquillamente servire una popolazione di ben oltre i 10.000 abitanti. Ma per l’area scelta dal Comune, ricadente in zona edificabile estensiva rada “Cr” ossia a ville, è parecchio difficile ipotizzare di servire una cosi elevata popolazione proprio a causa della tipologia costruttiva e agli indici di edificabilità, oltre al fatto che i tempi e l’accessibilità alla struttura sono alquanto problematici per via delle distanze da coprire e perché spesso mancano le opere di urbanizzazione. Quindi un asilo nido in questa zona rischia di rimanere sottoutilizzato.
Fatta questa necessaria premessa passiamo ad evidenziare la inopportunità della scelta dell’area in cui dovrebbe sorgere l’asilo oggetto di finanziamento PNRR.
Ricordiamo che la forma e l’orientamento di un edificio dipendono, oltre che dalla volontà progettuale, anche dalle caratteristiche intrinseche ed estrinseche dell’area che dovrebbe possedere i seguenti requisiti (fonte IASM Manuale delle opere di urbanizzazione) :
• avere forma regolare e possibilmente pianeggiante;
• essere ubicata in zona salubre, silenziosa, possibilmente priva di nebbie e non soggetta a venti dominanti; non deve essere situata sottovento a zone da cui possano provenire esalazioni o fumi nocivi o sgradevoli;
• essere dotata di tutte le opere di urbanizzazione primaria;
• essere preferibilmente limitrofa ad aree di verde attrezzato o a strutture ricreative per
l’infanzia;
• essere distante da strade con intenso traffico veicolare e a scorrimento veloce;
• avere terreno con caratteristiche meccaniche che non richiedano particolari fondazioni,
al fine di non incidere eccessivamente sul costo totale dell’opera;
• avere comodi accessi stradali e pedonali; questi ultimi devono essere sempre opportunamente isolati dalle zone carrabili;
• essere lontana da scoli di materie di rifiuto ed acque stagnanti dallequalipossano
provenire esalazioni nocive, e comunque lontana da tutte le attrezzature urbane e non,
che possano arrecare danni o disagi alle attività del nido.
• L’area, necessariamente ubicata in zone prettamente residenziali, dovrà essere
idoneamente collegata a queste da percorsi ed attraversamenti pedonali; gli accessi
non dovranno essere posizionati in prossimità di strade carrabili con intenso traffico.
• Per gli asili nido ubicati in quartieri residenziali autonomi la massima distanza di
percorrenza pedonale non dovrebbe superare i 250-300 mt (C.M. 20 gennaio 1967, n.
425).
Nel caso specifico dell’area individuata dal Comune, allibrata in catasto al fg. 54 p.lla 1136 (v. immagine seguente), questi elementi mancano quasi tutti
Da un punto di vista urbanistico non ci sono problemi in quanto ricadente in zona edificabile Cr per la quale l’Asilo Nido andrebbe a costituire Opera di Urbanizzazione Secondaria. Si presuppone che almeno da un punto di vista proprirtario la stessa area appartenga al Comune in quanto area a standard della limitrofa lottizzazione.
La forma da un punto di vista geometrico è regolare (≈ 70×70 mt.), ma presenta un difficile accesso da una stradina larga circa 4,00 mt che rende ad es. problematico l’incrocio tra due auto con verso opposto di percorrenza, inoltre risulta sottomessa rispetto alla via San Magno.
Si tralasciano il vincolo tratturo di rispetto alla via San Magno ed il vincolo PAI di rischio idrogeologico che è a ridosso della stessa area per il semplice motivo che non si tratta di ostacoli invalicabili.
Ma l’aspetto più importante che rende molto complicata e certamente non ottimale
l’edificabilità sul lotto deriva dalla morfologia del terreno.
Infatti si tratta di un’area sottomessa alla limitrofa strada San Magno di circa 2 mt, ma oltre a questo l’andamento del terreno non è pianeggiante ma è fortemente declinante tanto nel verso lungo la strada quanto perpendicolarmente a questa.
Questo è facilmente rilevabile oltre che da una passeggiata in loco anche con l’utilizzo del software Google Earth che permette di disegnare i profili relativi a dei tracciati di libera scelta:
Per un percoso perpendicolare alla strada san Magno su circa 50 mt. si hanno oltre 4 mt. di dislivello
Per un percorso parallelo alla strada su circa 65 mt si ha un dislivello di circa 7 mt. (v. profilo)
A questo punto dimostrata la scarsa utilità di questa area ai fini della realizzazione di un asilo nido se non con notevole sforzo economico, derivante dalle tante opera di movimento terra richiesti, oltre al non sempre lecito rispetto dei vincoli, si avrebbe comunque un risultato sicuramente poco funzionale dal momento che questo tipo di struttura richiede la planarità dell’area.
Di conseguenza una domanda sorge spontanea: è forse possibile che per realizzare questo asilo non ci sia un’area diversa che non presenta tutti i problemi in precedenza richiamati? (garantisco che esiste ed è in possesso del comune).