La Xilella non va in ferie
Misure di contrasto e prevenzione
In un incontro dibattito pubblico, svoltosi nel piazzale antistante il Santuario Madonna delle Grazie presso l’Oasi di Nazareth, venerdì 3 settembre si è discusso della “pandemia vegetale”, la xylella, che sta interessando la nostra Puglia e i suoi preziosi ulivi. Organizzato dalla UNAPOL (Unione Nazionale Produttori Olivicoli), con APOL ( Associazione produttori olivicoli), FOI ( filiera olivicola olearia italiana) e con il patrocinio del Comune di Corato, ha aperto la discussione il perito agrario Tommaso Loiodice, presidente UNAPOL, sempre impegnato nella diffusione della cultura legata alla olivicoltura soprattutto pugliese. Ha iniziato con i ringraziamenti a Francesco Martinelli, che con la realizzazione di un cortometraggio, ha portato all’attenzione il problema della xylella anche ai “non addetti ai lavori”.
Carlo Sacco ha moderato l’incontro che ha visto la presenza di Corrado De Benedittis, sindaco di Corato, il quale ricorda che, con pacatezza e fidandosi della scienza, si può affrontare e risolvere il problema, e di don Antonio Maldera, parroco del Santuario Madonna delle Grazie, il quale, avendo visto la desolazione degli uliveti colpiti nel Salento, auspica che i pugliesi possano continuare a prendersi cura dei propri ulivi, segno di pace e di amore con l’aiuto del Cielo a cui elevare le nostre suppliche.
Ettore Zucaro, presidente del collegio dei periti agrari e dei periti agrari laureati della provincia di Bari, ha riportato la sua esperienza come rilevatore della xilella.
Il dott. Pierfederico La Notte, ricercatore CNR, ha spiegato che le misure di prevenzione e contenimento del batterio della xilella sono oggetto di studi e ricerche, con risultati interessanti e tecnologie avanzate. Si trasmette con le piante e parti di piante e vettori. Dall’ottobre 2013 , in cui si sono visti i primi segni a Gallipoli, si ha avuto modo di constatare che il batterio causa la malattia e il disseccamento. In Puglia il batterio è giunto dal Centro America attraverso i traffici di piante. Esistono tanti ceppi e sottospecie, che colpiscono anche il mandorlo, il ciliegio, il pistacchio e alcune piante ornamentali della flora spontanea. A fare da vettore è la Sputacchina che in primavera vive sull’erba spontanea, come sull’asfodelo delle Murge. 80 normative diverse negli ultimi anni hanno ridelimitato le aree di contenimento e le aree infette: il 40percento della superficie pugliese, quindi 25 milioni di piante di ulivo sono state sinora colpiti, e si è dimostrato che un intervento rapido, come quello nel vivaio di Canosa può portare a rendere il territorio indenne. I focolai si localizzano in corrispondenza delle vie di trasporto, dei mercati ortofrutticoli poiché il vettore viene trasportato passivamente. Quindi bisogna focalizzarsi: 1. Sul contenimento, 2. Sulla prevenzione 3. Sull’imparare a convivere con il batterio. La limitazione dei vettori, il divieto di impianto e l’eradicazione delle specie ospiti, l’intervento preventivo concreto contro la sputacchina che fa da vettore a partire da marzo trasportando il batterio, possono essere misure efficaci al contrasto della xylella. Servono attività di formazione e informazione molto importanti, anche con la collaborazione con gli uffici regionali.
Paolo Leoci, presidente del comitato regionale “ No xylella si’ produttività” ha sottolineato l’importanza dell’olio in una città, la nostra, che dà il nome ad una varietà di oliva assolutamente unica al mondo per i contenuti di polifenoli, per l’importanza nella cosmetica, per la storia importante. Nei 167 kmquadrati del territorio coratino, la varietà coratina resiste alla xilella grazie alla scienza e alla tempestività di agricoltori che difendono paesaggio, storia, ambiente, l’ olivo e l’olio. Bisogna difendere l’olivicoltura poiché la Puglia è olivicoltura: il trattamento di aratura e pulizia del terreno è fondamentale. La monocultivar coratina ha i maggiori polifenoli al mondo ed è la più coltivata in Puglia. L’unica strada è la prevenzione, grazie alla scienza e al Padre Eterno. Tommaso Loiodice ha auspicato che questo sia un punto di partenza per raggiungere le coscienze e informare, invitare gli operatori del settore e non imparando a fare squadra per valorizzare l’olio, sconfiggendo l’individualismo. Bisogna sentirsi comunità, come invita il Sindaco, non solo per salvaguardare l’economia agricola, ma l’intera economia. Per valorizzare il nostro prodotto dobbiamo vincere l’egoismo e l’individualismo e chiedere anche lo stato calamità per la siccità per persiste da mesi. L’assessore allo sviluppo economico, Concetta Bucci, si è augurata che si crei un percorso di formazione e informazione per superare ogni forma di individualismo per una crescita globale, assolutamente fondamentale.