Dopo la disastrosa annata dello scorso anno a causa delle gelate gli agricoltori si ritrovano ancora in ginocchio
L’olio d’oliva che l’Italia importa, di gran lunga inferiore in termini di qualità rispetto al nostro, l’olio proveniente da altri paesi dell’area mediterranea a prezzi troppo bassi aggiunti al deprezzamento della grande distribuzione che espone sugli scaffali bottiglie di olio extra vergine a prezzi da fame, sono tra le cause della crisi olivicola che sta investendo la nostra regione.
A riguardo abbiamo chiesto a Tommaso Loiodice, presidente dell’UNAPOL, un punto sulla situazione olivicola del nostro territorio:
Quest’anno nonostante le condizioni favorevoli date da un eccellente qualità dell’olio, da un’ottima produzione in termini quantitativi e dalla produzione dimezzata nelle regioni del centro e nord Italia, quella che per noi doveva essere una grande opportunità di mercato è culminata nell’ennesimo tracollo, la quotazione attuale dell’olio rischia quasi sicuramente di non coprire nemmeno i costi di produzione.
A dare il colpo di grazia anche le condizioni atmosferiche che dopo la siccità durata qualche mese a cui molti agricoltori hanno sopperito con irrigazioni periodiche lievitando i costi di produzione, ieri ci si è messo anche il vento che, con le sue forti raffiche, ha buttato giù dagli alberi moltissime olive.
Difficoltà si evincono anche dal reperimento di mano d’opera qualificata, tanti sono i pensionati e i disoccupati che non vogliono essere assunti.
Per le aziende agricole si prospetta una lunga e disastrosa campagna olivicola che speriamo non venga appesantita da eccessivi controlli, senza voler per questo dire che non occorre essere in regola; ma che non si appesantisca il tutto con eccessiva burocrazia.
La lunga campagna significa far fronte a nuovi costi senza aver incassato nulla dell’anno scorso e con quei pochi euro promessi per la gelata non ancora elargiti a quelle poche aziende che ne avevano diritto e che non sono la totalità degli olivicoltori.
Anche il contributo Agea, salvo pochi casi di richiesta anticipazione è in ritardo sulla tabella di marcia e ha iniziato i pagamenti con il contagocce.
È giunto il momento di iniziare a mettere in campo proposte concrete da parte delle istituzioni preposte per risolvere queste criticità che attanagliano i nostri agricoltori.
Tommaso Loiodice sarà presente venerdì 22 novembre a Roma al tavolo ministeriale dove parteciperà anche il sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe L’Abbate sul tema “crisi olivicola”.
Dopo l’incontro verremo aggiornati sull’esito dallo stesso.