E quindi a Corato avremo una vera pletora di aspiranti sindaci. Attualmente sono circa una decina coloro che hanno espresso ufficialmente o ufficiosamente la propria disponibilità alla candidatura.
La notizia più eclatante riguarda però il Centrosinistra coratino che ha espresso la bellezza di tre candidati senza neanche riuscire a fare sintesi mediante le primarie, uno strumento democratico di importazione americana, tipico dello schieramento di Centrosinistra, ma che a Corato, questa volta, sarà utilizzato solo dal Centrodestra.
Todos Caballeros, quindi, soprattutto a sinistra.
La celebre frase pronunciata da Carlo V ad Alghero nell’ottobre del 1541 fotografa una situazione ai limiti dell’assurdo.
Un limite che viene tranquillamente superato se si esaminano le motivazioni addotte da coloro che, a differenza di quanto era accaduto in passato in vista di competizioni elettorali di ogni ordine e grado (da ultimo, si sono svolte le primarie per la scelta del segretario nazionale del Pd), hanno rifiutato di sottoporsi al vaglio elettorale primario.
C’è quello che sostiene di essersi candidato per primo e che quindi gli altri avrebbero dovuto semplicemente … inchinarsi al suo passaggio.
C’è quell’altro che lamenta di aver ricevuto dai sostenitori degli altri candidati insulti via social (ma chi non li riceve?).
C’è persino quello che, dopo aver partecipato a decine di incontri di quella coalizione, afferma di non aver mai fatto parte del Centrosinistra! O addirittura che a Corato il Centrosinistra non esiste (in realtà, ora non esiste più, proprio a causa di queste divisioni).
Qualche vecchio militante del PCI o della Camera del Lavoro coratini le avrebbe definite “arature d’erve” secondo la nota, antica espressione contadina volta ad indicare una argomentazione perniciosa.
La verità pare sin troppo evidente: le primarie, due dei tre candidati di Centrosinistra non hanno avuto il coraggio di affrontarle.
La domanda, però, allora, sorge spontanea: se un candidato, non ha il coraggio di misurarsi nelle Primarie, cosa potrà mai combinare nelle Secondarie?
Todos Caballeros, come diceva Carlo V, secondo la leggenda. La storia, però, quella scientificamente documentata, racconta che, in realtà, nessuno, in quell’occasione, riuscì a conseguire la nomina a cavaliere, che rimase, quindi, una mera aspirazione collettiva inappagata.
Più o meno lo stesso destino che sembra profilarsi per i troppi galli del Centrosinistra coratino.
Proprio questa volta che le divisioni del campo avverso sembravano offrire concrete prospettive di successo! Una vera vocazione all’autolesionismo.
A meno che ….
A meno che l’elettorato, in un soprassalto di concretezza e di serietà, concentri spontaneamente i propri consensi su uno solo dei tre candidati, magari decidendo di premiare l’unico che ha sommessamente mantenuto tutti gli impegni ed è sempre disciplinatamente rimasto disponibile a mettersi in gioco anche nelle primarie, così dimostrando quel coraggio indispensabile per intraprendere grandi imprese.