Arriva la marcia indietro di Conte sul divieto di spostamento tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno, come era stato previsto dall’ultimo dpcm, dopo le pressioni di sindaci, opposizioni e parte della maggioranza.
“Deciderà il Parlamento” – fa sapere Conte da Bruxelles, ma, – “Si assumerà la responsabilità di eventuali deroghe” – precisa il premier, e continua – “E’ chiaro che chi vive in una grande città e ha i congiunti prossimi ha la possibilità di muoversi, chi è in paesini più piccoli, può avere qualche difficoltà. Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto. Torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano. Ma grande cautela in qualsiasi eccezione».
Le ipotesi sul tavolo al momento sarebbero due: consentire una deroga a chi vive in comuni con meno di 5mila abitanti, più penalizzati rispetto alle grandi città, o allentare la misura in modo generalizzato a livello provinciale, mentre rimane invariato lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo motivi di salute, necessità o lavoro